Volo a fatica sui pensieri,
a terra ho quattro zampe
ed il morale.
Biasimo la luna,
puttana mal pagata
da poeti eccitati
con versi di bava,
costretta a resistere
sul palcòsceno della notte,
per nutrire la speranza
dei figli suoi segreti.
Profumo di orizzonte
nell’aria diffusa.
Dove sei, amico con le ali?
Leali sono gli amici.
Le ali sono arti
E giusto è l’artista
capace di ripetere la vita,
come nell’attimo
di ridere della vita
sic-come quell'attimo
di piangere per la vita
"Com'era quell'attimo?"
distante
distinto
d’istinto
estinto
vinto
sconfitto
derelitto
abbandonato
bandito
finito
stordito
efferato
e ferito
...
ho capito!
Un poeta svilisce versi,
con parole di plastica
inganna menti assetate
E fotte la luna che
allatta stelle scadenti
abbandonata a sè, fessa,
in un cielo di cartapesta,
lacerato da
spigolosi desideri.
E piovono
(dallo squarcio)
pezzi di sogno,
li raccolgo
con ago e filo
per un puzzle
su ombrello di idee:
quando lo apro
mi riparomantico.
C'è poco
per sperare
il culo di una donna,
una parola giusta,
un sorriso di fronte,
una gazzosa “vuoto a rendere”,
la musica dura
e quella sensazione
illusoria che
si può essere gagliardi
per un intero forse.