Roberto Miano Top
Numero di messaggi : 520 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: signor B. 24/10/2008, 09:54 | |
| - Vede signor B, il fatto è che io riconosco il mio delitto. Ogni maledetto secondo che sto contando dalla mia colpa, mi sta punendo nel riconoscerla. E con essa convivo. Ammetto di aver sbagliato. Ma ammetto anche che sono terrorizzato da quello che mi deve succedere.
- Beh se lo poteva aspettare…
- È qui il punto. La mia vittima ha vissuto fino alla fine senza sapere di dover morire. Io ho riconosciuto la mia colpa e ho assimilato l’idea di dover morire, perché ognuno di quei secondi di cui parlavo mi ha raccontato di una giustizia giusta. E io stesso ho individuato la mia pena. Per far si che il tempo cessi di rimproverarmi devo semplicemente far cessare il mio tempo. Però, signor B, è difficile abituarsi all’idea. Io vorrei morire per far tacere il mio senso di colpa. Ma, le confesso, che non voglio morire, non lo voglio con tutto il mio corpo. La paura non è collegata al dover morire, che per ovvii motivi ignoriamo, quanto invece alla volontà istitntiva di vivere. Ci ho riflettuto. Tra il vorrei e il volere istintivo ci passa la personale ignoranza circa il proprio destino.
- Che vuole dire? Intanto per cortesia mi dia il braccio che devo disinfettare...
- Voglio dire, signor B, che lei fa il suo mestiere, esegue una condanna, rappresenta la legge e la legge ha premeditato di farmi pagare la colpa mia con la morte. Non eccepisco il peso. Eccepisco la metodica del “trattamento”.
- Mi perdoni, tenga il braccio rilassato, ma continuo a non capire…
- Voglio dire che sono stato feroce nel comportamento, non nella logica. La giustizia, questa giustizia che mi ha giudicato, è efferata nel metodo. Io ho agito d’istinto ed ho ucciso, ma non ho premeditato. E seppure lo avessi fatto, non ho avvertito la mia vittima dell’ora e del giorno. Non l’ho coccolata come se mi sentissi vagamente in colpa pur esercitando un diritto di rivincita, non ho cercato di blandire la sua disgrazia accarezzandola prima di strozzarla. E soprattutto non le ho offerto la possibilità di scegliere un’ottima ultima cena.
- Credo forse di comprendere. Per cortesia, stenda il braccio…
- E’ freddo, signor B, cos’è?
- Semplice alcool etilico
- E’ freddo, come questa assurdità.
- Quale assurdità, la condanna a morte?
- No, l’assurdità che lei signor B si preoccupa di disinfettarmi il braccio dove l’ago penetrerà. Che timore c’è, che possa poi patire un infezione? E magari, signor B., si preoccuperà anche di togliere l’aria, perché potrei correre il rischio di morire di embolia. Mi scusi se le sembro irrispettoso, ma questa cosa mi fa sorridere e in fondo è il modo migliore per esorcizzare la morte, andarle in contro con i muscoli della faccia rilassati. Anche se vedervi preoccupati che io possa morire incidentalmente per un infezione e non per una vostra intenzione precisa, mi intristisce perché mi fa riflettere che in fondo l’uomo sa essere spietato. Feroce al punto che rende immune la spietatezza dalla colpa utilizzando un paravento di legge. Certi uomini si mettono dietro un vetro con il codice penale in mano e guardano altri morire per giusta condanna. Non giudico la colpa, mi ripeto. Ma giudico quegli uomini. Capisco la rabbia, ma non credo che si riprendano quello che è stato tolto loro. Biasimo la loro anima, la loro coscienza. Il mio uccidere mi ha privato non solo della speranza di vivere, in tutti i sensi che vogliate intendere, mi ha privato della libertà di una coscienza serena. La mia vendetta non ha sedato nulla. Il mio istinto mi ha tradito. E ora la mia coscienza, solo lei, lo sta placando e mi sta redimendo, preparandomi alla morte. Consegno la mia vita per ripagare uno strano giro conto. In sostanza alla fine di tutto, saremo due persone in meno. E non credo che sarà stato pareggiato nulla.
- E’ pronto?
- No che non sono pronto. Lei è pronto a morire? Nessuno è pronto a nascere, figuriamoci a morire. Io ho il terrore ed è per questo che non vedo l’ora che sia tutto finito. Ogni secondo da qui al momento finale è un delirio di sensazioni. Mi perdoni signor B, ma credo di aver il diritto sacrosanto di aver almeno paura. Si, diciamo che ora sarei pronto…
- Due secondi ancora…
- Addio signor B
- Uno
- __________________________________________________________
[silenzio...]
[...musica] * I’m waiting in my cold cell when the bell begins to chime Reflecting on my past life and it doesn’t have much time Cos at 5 o’clock they take me to the gallows pole The sands of time for me are running low * Iron maiden – Hallowed be thy name http://it.youtube.com/watch?v=Z_s4YJWPOUY | |
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Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: signor B. 24/10/2008, 10:06 | |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: signor B. 25/10/2008, 10:01 | |
| Oddio, Rob, quel destinale silenzio di morte mette brividi addosso e dentro
Quella morte sentenziata da una baldracca, imbrogliona, giustizia ch'inietta disinfettato cianuro e che, tra l'altro, NON condanna il condannato ma, ipocritamente, lancia demoniesco messaggio-dittatore ad una società da impagliare col ghiaccio del terrore. C. |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: signor B. 25/10/2008, 10:07 | |
| Bellissimo questo racconto, Rob. Semplicemente. Bellissimo. C. |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: signor B. 25/10/2008, 10:11 | |
| Uhm, non riesco a staccarmi da qui. Proprio non riesco. C'ho l'amaro in bocca perchè, come sempre, in questo mondo di "giusti" si pensa a recidere i rami. Mai a salvar le radici! C. |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: signor B. 25/10/2008, 10:25 | |
| Vado a prendermi un caffelatte con 6 cucchiaini di zucchero:-) C.
Ps Tu, Rob, continua a scrivere e non smettere mai, e non solo perchè sei il più bravo ma perchè col tuo rosario di parole salvi sempre qualcosa qui. Insieme a Costantino Liquori. |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: signor B. 25/10/2008, 11:34 | |
| Rob, Rob... Brivido di gelo è sceso lentamente. Forse è così che pensa un condannato. Forse è così che si urla il proprio dissenso. Sottovoce, come hai fatto tu. Senza distubare quasi. In una pagina che ricorderò a lungo. E condivido quanto detto da C.
Daniela | |
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Luca Curatoli Star
Numero di messaggi : 2173 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: signor B. 25/10/2008, 14:58 | |
| la stessa metodica per tirarti il sangue e che orrore la ragione applicata. in nome di dio poi si anticipa il giorno e l'ora della morte. quel pretendere di disinfettare il dolore è allucinante. bravo | |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: signor B. 25/10/2008, 19:18 | |
| Nessuno è pronto a nascere, figuriamoci a morire.
Sarebbe un bellissimo incipit su cui diramarsi in maniera molteplice.
Piaciuto questo pezzo. |
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