Chiudo la spiaggia!
Non vendo più grattachecche,
ho regalato la chitarra
e perdute le ultime smorfie.
Mi rimane un sorriso, forse,
ma non ricordo in quale tasca.
Torno a mangiarmi le unghie,
e - per l’occasione – apparecchio
(uno in mensa)
un’immensa solitudine.
Sento crepitare
buste vuote di sospiri,
mentre mulinelli di ipotesi
- negli angoli distrattati -
lasciano polvere di parole scadute
trascinando ombre di inchiostro grattugiato
Chiudo la spiaggia!
Un bacio silenzioso
sotterra parole,
ma semina coerenza.