BASSA MAREA ***

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Bassa marea
Lirica di Vittorio Fioravanti



Vinti orizzonti di laguna
rabbrividirono nell'alba ingombra
di basse nebbie
fra simmetrie assurde di pali
profili d'isole
di pietre logore
e ferme vele di mestizia

Un gabbiano
s'era precipitato urlando
una gondola era accorsa
colma di pianto
e in dissepolti relitti
un pesce contorto d'agonia
sbarrava ancora occhi di stupore

il corpo suo abbandonato
giaceva ora tra le alghe
e le sabbie affiorate
nudo



1960

* * *

poesia poesia,impetuosa e lineare,-io sono sempre più convinto che la poesia deve essere anche prosa e la differenza sta che la prosa racconta seppure in particolari e lungagini l'accaduto preponderante e la metafora s'assoggetta più a spiegare che a renderla voce assoluta d'anima,la poesia invece l'accaduto sintetico fino a solo a imput
ma sempre ben calibrati e legati e l'anima nei particolari,in giro si vedono troppi salti di pali in frasca con vorticare per stupire e pseudoermetismi e matrimoni di aggettivi senza congiunzioni....amen

.. purtroppo anche oggi qui è bassa, molto bassa...

Nitide immagini di chi i mari li ha attraversati davvero...in tutti i sensi
Ciao
Tenore58

Poesia o quadro di un momento?
Labile, qui, il confine

Triste come non poteva che essere. Segue il silenzio, a volte.
Grazie, Vittorio.

clelia

Daniela Micheli ha scritto:

Poesia o quadro di un momento?
Labile, qui, il confine

"Bassa marea" fu da me composta nell'ottobre del 1960,
poco prima d'emigrare in Germania...
E' il grafico distacco dalla Venezia che amavo,
e che non ho smesso mai d'adorare in maniera quasi ossessiva.

Andarmene in quel frangente della mia vita
era separarmi da una parte di me,
la più fragile, la più sensibile.
Era un virtuale suicidio,
l'abbandono d'un corpo nudo
semisommerso nella tristezza della laguna...

Vittorio ***

Le tue liriche sono per me un esempio, a cui comunque tenderei invano, nel caso volessi provare a tagliuzzare e rincollare versi.
P.

maestro, sempre splendente la sua penna
grazie
Daniele

Ringrazio per i numerosi, positivi commenti a questa mia lirica,
scritta quasi mezzo secolo fa!..

Strana sensazione, stupore forse: ...mi sembrano versi composti appena ieri,
giacché in me ancora persistono tracce di quella forma di commozione
in cui mi dibattevo in quegl'incerti momenti.

Vittorio ***

Vittorio Fioravanti ha scritto:

Ringrazio per i numerosi, positivi commenti a questa mia lirica,
scritta quasi mezzo secolo fa!..

Strana sensazione, stupore forse: ...mi sembrano versi composti appena ieri,
giacché in me ancora persistono tracce di quella forma di commozione
in cui mi dibattevo in quegl'incerti momenti.

Vittorio ***

Forse, Vittorio, perchè il corpo invecchia, ma il cuore no, quello è sempre ragazzino

Caro Vittorio
quando un testo è vivo respira sempre e oltre il tempo.

Mi allaccio al commento precedente, quando un testo è vivo è come un figlio che diventa adulto, prima o poi diventa autonomo.