IL CIELO E L'ONORE - MARIO MALGIERI

liesma ha scritto:

onore, parola desueta, misconosciuta
quante cose si fanno per onore
quante nefandezze si compiono per onore
pagina intensa, fluida, la cui lunghezza è un pregio in cui crogiolarsi
pdg permetti? se non permetti pazienza, ma mi viene proprio bene questa citazione...
Questi i cinque pericoli del combattente:
essere troppo pronto a morire,
troppo preoccupato di vivere,
troppo portato dall'ira,
troppo attaccato all'onore,
troppo emotivo.
SUN TZU
bella pagina
l

Che bella questa citazione, liesma, grazie davvero.
E grazie pure per aver apprezzato la lunghezza del racconto: di solito è un deterrente...

Eilà... oggi pochi frizzi e lazzi e qualche discorso serio. Magari non abbiamo riso, ma io mi sono divertita lo stesso e vi dirò, la quantità e il livello dei commenti, data la lunghezza e il tema, mi ha piacevolmente sorpresa.
Resto ancora un poco, poi vado a cena e vi saluto dopo.
Per ora, un grandissimo GRAZIEEEEE!

Un po' lungo, sì, ma bello. Avrei tolto le ultime righe, il discorso sul fatto per cui non ci sia più onore, perché mi è sembrata una chiusa moralistica. E superflua, nel senso che si capiva bene da quello che c'era prima qual è la tesi dell'autore. Un messaggio molto attuale contro al guerra...
Però è scritto bene e con eleganza. Pensavo anch'io che parlare di assassini in modo generico sia sbagliato. Uccidere lo è sempre, in definitiva; ma gran parte dei soldati italiani della prima guerra mondiale era analfabeti mandati al macello, e certo non potevamo aspettarci da loro un'obiezione di coscienza. Non sapevano leggere e scrivere, figuriamoci se sapevano cosa fosse il pacifismo... anche perché sarebbero sfuggiti alla morte per mano nemica, ma sarebbero incorsi nella morte per mano "amica" (tribunali militari).
Le nostre categorie morali d'oggi, dunque, sono poco adattabili a quei soldati analfabeti, che motivano senza nemmeno sapere perché. Ogni epoca va contestualizzata storicamente.
E poi, cosa diremmo dei partigiani? Anche loro erano assassini quando combattevano contro i tedeschi? Secondo me no...

Sera a chi c'è...

Comunicazione di servizio: per questo round ci sarà un racconto anche al sabato che resterà sui vostri schermi fino a domenica.

Comunicazione terminata.

Daniela Micheli ha scritto:

Sera a chi c'è...

Comunicazione di servizio: per questo round ci sarà un racconto anche al sabato che resterà sui vostri schermi fino a domenica.

Comunicazione terminata.

mi appello all'ONU, alla convenzione di Ginevra, al Rotary Club e alle ACLI !
Abbasso gli ingiusti privilegi!

Ahahaha PDG, mi diventi pure permalosa?!?!
TU??????????????????????????????????????????

Giuseppe7405 ha scritto:

Un po' lungo, sì, ma bello. Avrei tolto le ultime righe, il discorso sul fatto per cui non ci sia più onore, perché mi è sembrata una chiusa moralistica. E superflua, nel senso che si capiva bene da quello che c'era prima qual è la tesi dell'autore. Un messaggio molto attuale contro al guerra...
Però è scritto bene e con eleganza. Pensavo anch'io che parlare di assassini in modo generico sia sbagliato. Uccidere lo è sempre, in definitiva; ma gran parte dei soldati italiani della prima guerra mondiale era analfabeti mandati al macello, e certo non potevamo aspettarci da loro un'obiezione di coscienza. Non sapevano leggere e scrivere, figuriamoci se sapevano cosa fosse il pacifismo... anche perché sarebbero sfuggiti alla morte per mano nemica, ma sarebbero incorsi nella morte per mano "amica" (tribunali militari).
Le nostre categorie morali d'oggi, dunque, sono poco adattabili a quei soldati analfabeti, che motivano senza nemmeno sapere perché. Ogni epoca va contestualizzata storicamente.
E poi, cosa diremmo dei partigiani? Anche loro erano assassini quando combattevano contro i tedeschi? Secondo me no...

Grazie per il suggerimento e per l'apprezzamento.
Quanto al resto, è così: in ogni guerra e in particolare in quella "grande", i plotoni d'esecuzione erano sempre pronti per chiunque avesse osato mostrare "vigliaccheria di fronte al nemico", che tale sarebbe stata considerata ogni obiezione di coscienza.

Daniela Micheli ha scritto:

Ahahaha PDG, mi diventi pure permalosa?!?!
TU??????????????????????????????????????????

Permalosa io???????????????????????????????
Ma se sono la persona più accomodante del mondo!
Se lo dici ancora mi offendo!

Sorrido.
Per offendere te credo ci voglia molto impegno e sono troppo stanca per mettermici...
Non provocarmi, PDG, sai quanto adoro le sfide

Credo sia tutto, e altri doveri mi reclamano.
Mi sono divertita anche in questa tornata, e ringrazio tutti, ma proprio tutti i lettori.
Ma un grazie particolare, come sempre, alla Daniela nostra, squisita padrona di casa.

BUONANOTTE A TUTTI E ALLA PROSSIMA!

Grazie a te PDG di esserci stata.
Notte serena e pigliati un bacione, và, che sono generosa stasera

...Purtroppo certi sentimenti non sono contagiosi e fuori dell'ospedale nei giorni seguenti nulla era cambiato, se non le condizioni del tempo....
Buonasera PDG.
Finisco di leggere ora la tua bella storia, decisamente un po' oltre il limite stabilito delle batute, divagazione facilemente perdonabile perchè la lettura è piacevole e scorre bene.
Credevo all'inizio di essere riuscito a riconoscere nella - forse un po' nostalgica - valorizzazione del sentimento dell'onor militare, la tua penna (una caratteristica ben precisa della storia mi aveva indotto a questo pensiero). Adesso, a lettura finita, non sono più tanto sicuro dell'esattezza del mio pronosticare la tua reale identità.
Poco male, del resto, perchè questa sarà svelata come sempre e giustamente alla fine.
Mi sono piaciuti alcune considerazioni, ben incastonate nella trama della storia, sulla natura umana. O meglio, sul comportamento umano, in certi momenti della storia, ritenuto valore imprescindibile, anche se ormai obsoleto e volutamente dimenticato.
Come direbbero in altri luoghi, PDG, ti voto.!
Piero

Ah... dimenticavo! Forte questo omaggio ad Ernest, pur se rigorosamente tenuto al palo come semplice autista al centro di un evento che come pochi altri hanno invaso i libri di storia.

si forse è lunga, ma è talmente profonda e bella, che scorre che è una meraviglia.
guerra, guerra, parola spesso nelle nostre bocche,
non dovrebbe esistere, ma c'è e vive con noi.
la tua pagina è un ricordo passato, ma è talmente presente
che si riesce a vedere e sentire tutto.
complimenti

Nefer