VECCHIO LAMPIONECurvo ferro che la notte allumi
Alto palo di luce fioca del viale:
Ingobbito come un vate incompreso
E scrostato come pelle riarsa a luglio:
Te ne stai lì a sospirare barbagli
E a sbirciare nei capelli dei passanti…
Canna di metallo ricurva dondoli
Al vento d'inverno e ti spengi sovente
Con il primo temporale: vecchio lampione
Solitario con il tuo fascio di bava lucente:
Rischiari e no il desertico marciapiede
Ed invidi i tuoi fratelli di banlieue:
Almeno ad essi un miscuglio d'umanità
Gli riscalda i piedi: fuochi di puttane
Grida di magnaccia e sirene di volanti…
Invece a te che sei ad oriente
O ad occidente del parco centrale
Solo il caso potrebbe ravvivare
Il tuo stato larvale: piatto baluginare…
"Dai centauro ebbro su me schiantati
Non frenare spacca la grave scocca:
Contro la silente routine: vana lumiera
Che anche questa notte mi fa male!"