L’intrigo del vuotoIntrigante il fiore passato di mano in mano
Come contrappunto del polline per le impronte
Avvol/gente persone-avvoltoi lei tu noi: nel vivaio!
Intrigante il cielo sotto la porta del fratello dirimpettaio
Sa di sale e nefandezze: necessitate e riallocate
Come misura di un poi restituito alla sorgente …
Intrigante è questo mestare nervi e saponi liquidi
Il pulito sa d’assaggio mercenario a prezzo buono
Come questa pace guerreggiata a suon di Io non c’entro!
Intrigante un po’ a questa parte è queste porte aperte ad arte:
Il sigillarle poi resta un commuoversi a comando scomodo
Come se si trattasse d’un sonno spacciato per apoteosi …
Intrigante è questo ternario modo di sillabare niente
Ogni tre perfetti uno è sempre gratuito ma d’intuito:
Come se l’annodarsi di ratio e bluff poi divenissero fede …
Aberrante è questo intrigarsi e mai disfarsi o dilatarsi
Come un darsi a morsi per amore bestemmiando
Tanto il collante lo detiene il solito deus ex di turno:
Ma quel che temo di più è un contorcermi perpetuo a vuoto!