Del mio pensarti sguaiato
mi hai vissuto per puro caso
come sa solo fare un saluto
alla partenza di un treno,
così perso,
nelle mani che accarezzano l'aria
se ti avessi cercato
l'avrei fatto nell'iride del mattino
eppure non ci saresti stata
come se non fossi tu il sorriso del mio svegliarmi
quanto tempo vigliacco mi ha impazzito il cuore
era l'angoscia dell'assenza senza saperti viva
ed ora , che tutto tace nell'accusarmi l'affanno a sera,
riprendo i miei abiti freschi di lavanderia
per quanto la mia casa abbia finestre sempre schiuse al mattino
lascio che filtri una chiazza di primavera
perché sia la tua anima il mio letto di sole