Il 23 gennaio si è svolto il secondo incontro dei ragazzi della quarta A e il primo di quelli della B e della C con la Poesia.
Sin dall’inizio, con le Maestre, avevamo stabilito di dare a questi momenti un tono prevalentemente ludico non disgiunto, però da una giusta dose di teoria e di scoperta graduale di testi poetici importanti.
Mi sono convinto che i ragazzi, imparate le regole di qualsiasi gioco sanno giocare alla grande (è come dire ho scoperto l’acqua calda), ma, cosa più importante, ho capito che se riesci a destare il loro interesse nel giusto modo, nessuna cosa per loro è tanto difficile o tanto noiosa dal farli desistere dal saperne di più.
Stiamo lavorando, semplicemente e allegramente secondo questo programma:
a) il gioco della scoperta e l’analisi del significato di alcuni testi poetici
b) il gioco della conoscenza delle principali regole della prosodia e della metrica
c) il gioco delle rime, delle assonanze e del ritmo
I ragazzi hanno cominciato, come dicevo nella nota precedente, spontaneamente a comporre poesie e, nel secondo incontro, le abbiamo lette ad alta voce e commentate insieme.
Nel primo incontro sono stati proposti, inizialmente, testi semplici esplicativi, dalle filastrocche alle poesie di Rodari, di Trilussa e di altri poeti che hanno scritto per i bambini; nella seconda parte, senza un minimo di ritegno abbiamo tentato la lettura e il commento nientemeno che di alcuni versi di Dante e di Torquato Tasso.
Avevo il timore di vedere sbadigli od occhi spenti e invece è accaduto l’esatto contrario.
Con la quarta A ieri sono accadute cose che esito a trascrivere perché potrebbero apparire inverosimili.
Ad esempio, Maddalena, alunna attentissima e molto partecipe, aveva fatto sapere di non poter essere presente al secondo incontro perché doveva andare dal dentista per le nove. Ebbene, alle otto era regolarmente a scuola perché pur di partecipare aveva chiesto e ottenuto che i genitori domandassero al dentista di spostare l’appuntamento fissato da tempo. E se vi pare poco ditemelo.
Al termine della giornata di ieri ho chiesto ai ragazzi della quarta A: ora ditemi cosa vi è piaciuto e cosa vi ha annoiato così cercheremo di far meglio la prossima volta.
Voi non lo crederete, ma Emma può testimoniare che, la quasi unanime risposta in termini di gradimento è stata: La Divina Commedia!
Ma come ragazzi, la Divina Commedia?
Sì leggiamola ancora, hanno insistito, quasi tirandomi per la giacca.
Non me lo sarei mai aspettato e credetemi lo sbalordimento non è stato inferiore all’entusiasmo che mi hanno trasmesso.
Solo due di loro - e questo mi ha altrettanto meravigliato - hanno risposto: la lettura delle nostre poesie.
Uno di loro non ha voluto dare nessuna risposta, ma proviene dall’India, è da poco in Italia ed ha ancora qualche problema di comprensione della nostra lingua.
A proposito di provenienza, ho scoperto che c’è una buona percentuale di bambini giunti da altri Paesi. Per il prossimo incontro mi procurerò dei testi di poeti loro compatrioti che leggeremo e commenteremo insieme. A questo proprio non avevo pensato, ma con l’aiuto di internet e degli amici che ho in Facebook non dovrebbe essere un’impresa di difficile realizzazione.
Perciò, amici miei, se potete fornirmi qualche testo tradotto in italiano di poesie per i bambini scritte da poeti rumeni, moldavi, indiani, arabi, russi e albanesi ve ne sarò davvero grato.
Cos’altro dire?
Beh naturalmente che altri due momenti di grande partecipazione sono stati, appunto, la lettura e il commento delle poesie scritte dagli alunni (tutte pubblicate nel post successivo a questo) e la creazione su due piedi delle filastrocche composte con parole che rimano col loro nome (anche queste saranno pubblicate in un post apposito).
Del seguito vi terrò informati
Arrivederci
Ben