L'ultima, per te
E l'averti accanto ancora un giorno
sarebbe la scelta migliore
se non fosse che il tempo non ritorna
e il mio ha scordato la via
potessi allacciargli le scarpe
avrebbe più facile il passo
da quanti anni hai dimenticato la mia testa
capace d'accogliere una carezza
giocata tra i capelli
che ora dormono la meta' del tuo cuscino
forse troppi desideri ci hanno diviso,
i miei erano sempre vuoti
ma ero stanco di me
del mio pensarmi addosso
rimane, nell'incavo del silenzio,
un'orma d'inchiostro
aspetto la notte per svegliarmi,
che strano
resto a guardare un muro bianco
il mio muro,
bianco di risposte a rimbalzare,
leggo le crepe come fossero disegni di noi
Ho camminato di spalle la tua vita,
non volermi male