Non c’è più niente da fare

Recensione cinematografica



Senza alcun clamore promozionale, spot televisivi a tempesta, effetti speciali e quant’altro di eclatante siamo ormai abituati a ricevere con forti condizionamenti di scelta dal sistema mediatico, l’8 febbraio, presentato da Federica e Alessandro Cirilli per Teatro Luce, è uscito nelle sale di tutta Italia, quasi sottovoce, il film di Emanuele Barresi “Non c’è più niente da fare”.
Il sottotitolo “La vita è una commedia” riassume il paradigma che meglio esprime il centro pulsante del film. Una commedia brillante, con notevole caratterizzazione contestuale del soggetto e resa complessiva estemporanea con rilievi emotivi non di poco conto.
Una storia abbastanza realistica che narra delle vicende quotidiane di un gruppo di attori dilettanti, che trovano conforto e appagamento alle frustrazioni e alla pochezza della loro vita, ritrovandosi la sera nell’unico spazio teatrale della propria città di provincia. La compagnia teatrale amatoriale “I perseveranti”, prepara la messa in scena della “Cavalleria Rusticana”. Il proprietario del teatro, senza dare alcun preavviso, avvia lo sfratto per cedere i locali ad una più ben redditizia attività bancaria. La compagnia, alla prospettiva di dover rinunciare all’unica attività che soddisfa le proprie esigenze espressive ed esistenziali, rinsalda il gruppo e combatte con tutti i mezzi per scongiurare la realizzazione del progetto.
Fin qui tutto normale, una trama come tante, senonché la novella di Giovanni Verga si trasferisce dai normali canoni della recitazione teatrale alla vita di ogni singolo personaggio, creando sviluppi paralleli ed un intrecciarsi di azioni e reazioni che stimolano le nervature della storia, infine rappresentata con incidenza di dramma, farsa, paradossi e commozione.
Man mano che le scene si alternano e si sviluppano, il film guadagna in interesse, i personaggi acquisiscono personalità e gli attori sostengono i ruoli con disarmante semplicità e coerenza.
L’ottimo Stefano Filippi (nella parte del regista), diventa il punto focale della storia, la sua performance risulta naturale, senza picchi di protagonismo eccessivo e per questo convincente. Cristina Cirilli (Chiara), la donna amata dal regista, si disimpegna con molto carisma, il suo ruolo è accattivante e difficile, l’attrice segue una linea di recitazione consona al personaggio. Rocco Papaleo (l’avvocato), notevole la sua recitazione nel ruolo del marito che tradisce e che viene tradito. Significativa la scena in cui la moglie gli confessa il proprio tradimento, in questa sequenza e in quelle che seguono il Papaleo dà il meglio di sé con risultati sorprendenti. Affascinante ed eterea Alba Rowrwacher nel ruolo di Letizia, ragazza delicata alla ricerca dell’amore, che tenta il suicidio per un eccesso di sensibilità e che alla fine trova il rifugio ai propri slanci sentimentali in Ivan, ben rappresentato da Paolo Ruffini. Una panoramica di personaggi ben contraddistinti: che dire del “cattivo”, della simpatica “costumista” con la mania della superstizione, del “falegname” artista. Ogni attore trova una collocazione importante finalizzata alla storia, ognuno compone una propria nicchia interpretativa. Tutto il cast s’impegna al meglio delle proprie possibilità artistiche, sia individualmente che nell’amalgama di gruppo, il risultato evidenzia la qualità di un film girato con indubbia passione e con simbiosi d’intenti.
Un’ulteriore nota per sottolineare la partecipazione di Raffaele Pisu e Valeria Valeri, grandi protagonisti delle platee teatrali e televisive, che in questo film hanno regalato un tocco di classe, senza invadenza di grandeur e con la semplicità e l’immediatezza dei grandi attori.
La regia di Emanuele Barresi è sicura, di grande professionalità e di rimarchevole attenzione e sensibilità nelle scelte registiche e nel montaggio Il film risulta ricco colpi di scena, con un’alternanza di situazioni comiche e prominenze emotive, con una conduzione lineare e scevra da ogni qualsivoglia esasperazione commerciale.


http://www.siciliamillennium.it/

http://www.siciliamillennium.it/spettacolo/9feb08_un_film_da_amare.htm

Che dire su una recensione così partecipata? Che spero che questo film non passi, dalle mie parti, in quei cinema d'essay e che non resti in cartellone una sera soltanto, certamente di lunedì, riservando ai vari De Sica (figlio), Boldi, Vanzina u.s.w. ben più ampi spazi, a dispetto della rinascita di un nuovo cinema italiano in grado di riportate l'Italia grande come un tempo, nella cinematografia mondiale, senza americanate di effetti speciali, ma con l'espressività che ci appartiene.
Grazie, Aldo. E te lo dico davvero col cuore. Poi un film che parla di teatro nel cinema... passioni comuni, fatte di lacrime e fatica che a casa tua, così come a casa mia, in certi periodi dell'anno sono in tavola assieme al pane, non potrà che essere, da me, apprezzato assai.
Daniela

Aspettavo questo film del quale avevo già letto, spero di poterlo vedere presto.
Intanto ti ringrazio, Aldo, tornerò a dirti cosa e come.

clelia

grazie per la recensione, spero di poter vedere il film e di poter ammirare cristina cirilli anche in veste di attrice cinematografica, oltre che in quelle di fine lettrice (più volte, in occasione di alcuni raduni letterari, ammirata dalla sua bravura le ho chiesto di leggere i miei versi, apprezzandone le doti "interpretative").

Grazie: semplicemente grazie!

Ciao. Al.

Vi ringrazio per avere avuto la pazienza di leggere la recensione.
Volevo dare un piccolo contributo promozionale e vi consiglio di andarlo a vedere, ne vale la pena.
Mariella, non sapevo che conoscessi Cristina, come non sapevo che partecipasse a raduni letterari... L'ho conosciuta quest'estate (figlia di una nostra comune amica di poesia ) e in questo film l'ho apprezzata come attrice. Bravissima attrice.

Se potessi ricercherei la recensione che ho fatto di questo film un anno fa.
Lo vidi in anteprima, presentato alla distribuzione.
Il titolo allora era i Dilettanti. Ho conosciuto Barresi quella sera.
Mi piacque tantissimo. Chiederei a Massimo Guisso di ricercarla per me su Apostrofo, vorrei regalartela.
Sono felicissima che sia finalmente uscito nelle sale.
Una Livorno da amare, ce la fanno amare
Mara

Ho cercato loggandomi su apostrofo: la maggior parte delle pubblicassioni di tartaruga è stata sostituita con dei 3 puntini; anche facendo cerca con nome "I dilettanti" mi saltano fuori due dossine di risultati che non c'entrano un piffero... SOB!!

Caro Aldo le tue recensioni mettono voglia.
Complimenti.

Peccato!!!Aavevo fatto un duetto com MaxWeb che conosce Barresi. Grazie Massimo, grazie lo stesso

E così... resto anch'io con la curiosità
Mi sarebbe piaciuto leggerti, leggervi...
Comunque, grazie lo stesso

Non ho visto ancora il film... ci sarà occasione dopo la tua promozione...

Incredibile amisci!!! Poco fa, su Sky News24 (che è fra i principali canali del satellitare), nella rubrica TempiDispari, è stato presentato il fèlm!! Un gran bel servissio - fra l'altro bellissima la figlia di Rica... (non ho avvisato in tempo reale perchè qui PER ORA non è che ci siano centinaia di utenti collegati, e non volevo perdermi il servissio)...

a vabbe allora dillo guisso che non ci fai nessun servizio....

ma non ti avevamo dato 100 euro per darci tutte le notizie?

Anche Rocco Siffredi però non schersa un casso!!

E dài con Siffredi!!!! Ora vedo di scaricarlo se lo trovo!!!

Anche Barresi non è male