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 13 Febbraio 2009...

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AutoreMessaggio
Massimiliano Procellaria
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Massimiliano Procellaria


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MessaggioTitolo: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime18/2/2009, 22:45

13 Febbraio 2009 tardo pomeriggio, è una delle giornate più fredde dell’inverno e qui la gente già inizia a mal tollerare temperature appena sopra lo zero.
Via Etnea è come al solito piena di luci nelle vetrine, non troppo affollata per via del freddo, i gruppetti di adolescenti, qualche coppia di amiche, universitari che hanno appena abbandonato, qualcuno in anticipo, le lezioni del pomeriggio, qualche signora di mezza età tra i negozi di scarpe.
Il buio nasconde all’estremità Nord della via, un’Etna sontuosa ed innevata.
Da lontano, lo sguardo cade, via via che ci si avvicina, su un giovane uomo, avrà circa trentacinque anni, fermo in piedi davanti ad una elegante drogheria-enoteca.
A vederlo non sembrava, ma è pover’uomo mutilato, al posto della gamba destra è retto da una stampella di metallo;
l’ennesimo mendicante tiene in mano un barattolo di latta con dentro pochi spiccioli, monete da venti, cinquanta centesimi.
E’ un tipo magro col viso scavato, barba incolta, dei lineamenti austeri, con gli zigomi rialzati ed un naso aquilino, occhi incavati, marroni, ha in evidenza le vene del collo.
Porta jeans chiari, sgualciti ed arrotolati dalla caviglia fino al bacino, nella parte destra, e sono adagiati sulla stampella.
Sta lì in quel freddo umido, respira quell’aria tagliente che dopo averla inspirata lascia un sottile bruciore alle narici, però resta impassibile, non trema, mantiene comunque uno sguardo distaccato e vigile.
Qualcuno passa, mette una moneta nel suo barattolo, lui risponde con un lieve cenno della testa; è evidente che non parli italiano.
Qualcun altro passandogli accanto non si sofferma, si dice tra se che questi mendicanti slavi di merda sarebbe stato meglio se fossero crepati sulle mine, anziché venire a rompere i coglioni qui, agli angoli delle nostre strade.
Altri, abbandonando questo pensiero così cinico, si dice che farebbero meglio a restare al loro paese, là avranno almeno un amico, un parente che voglia loro bene e possa prendersi cura di loro, inutile venire qui da soli sapendo di trovarsi ben presto in uno stato di totale sconforto e miseria; forse fanno troppo affidamento sulla bontà di noi italiani, continua a pensare.
Gli cade una moneta dal barattolo, una ragazzina che porta per mano il fratellino si china, gliela restituisce, si scambiano un fugace sorriso.
Lei prosegue.
Poggia il barattolo a terra, tiene a tracolla una vecchia fisarmonica in plastica e legno di colore amaranto e coi tasti ingialliti; chiude gli occhi, inizia a suonare: ne esce una melodia armoniosa, una nenia dove si addormentava Sarajevo.
Un suono materno adesso avvolge quella sera così fredda.
Notte di note che non posso scordare...resta in me Sarajevo; tradita, la tua testa calpestata; polvere tra i miei capelli che ho seguito su queste ali di note…ed è dalle note che tornerai bambina.
La gente continua a passargli vicino, ancora monete, c’e chi lascia anche una sigaretta, qualche lacrima gli scende giù per il viso.
Il proprietario della drogheria cammina sino alla soglia del negozio, resta un attimo a guardare il mendicante, rientra e va al telefono, compone un numero; brevissima telefonata.
Aveva più volte invitato quell’uomo a non fermarsi davanti al suo negozio.
Dopo una ventina di minuti si avvicinano al mendicante due vigili urbani che gli spiegano in inglese che deve andarsene, gli chiedono se ha un regolare permesso di soggiorno ed una licenza per esercitare quell’attività…già, chiedetegli se ha la licenza per sopravvivere, pensa un immigrato lavapiatti passando lì davanti per andare a svuotare i cassonetti del ristorante dove lavora.
Comprende che deve allontanarsi; riposa la fisarmonica ed imbraccia la stampella; qualche secondo per rimettersi in equilibrio e senza guardare in faccia i vigili, si allontana lentamente.
Lo guardano allontanarsi dicendosi che in fondo hanno fatto soltanto il loro dovere e che anche questa volta sono stati pronti ad intervenire a favore di un cittadino che, seppur cinico ed infido, andava assecondato.
Possiamo ritornare a casa, non avremmo voluto cacciare quell’uomo, ma non abbiamo niente da rimproverarci.
Quando la ragazzina lo rivide dopo qualche settimana ad un altro angolo, la sua stampella si era ancor più arrugginita.


Ultima modifica di ilgalante il 21/2/2009, 00:03 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime19/2/2009, 13:49

Citazione :
La letteratura è sporca; solo i puri ne usciranno puliti
mi colpisce la tua scelta della frase che ti rappresenta
mi incuriosisce
l.
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Massimiliano Procellaria
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime20/2/2009, 00:16

liesma ha scritto:
Citazione :
La letteratura è sporca; solo i puri ne usciranno puliti
mi colpisce la tua scelta della frase che ti rappresenta
mi incuriosisce
l.
ciao..grazie x l'attenzione. PErche credi mi rappresenti? Si in effetti la letteratura la vedo come un modo per scandagliare tutto il marcio che c'e dentro l'uomo per poi uscirne appunto, puri.
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Mario Malgieri
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime20/2/2009, 07:34

Un brano decisamente "di parte", schierato come si dice in politichese. Ma si schiera con molto garbo, quasi dolcemente, senza graffiare troppo e senza alzare la voce.
Passa dal sarcastico di "...chiedetegli se ha la licenza per sopravvivere, " al lirico: "resta in me Sarajevo; tradita, la tua testa calpestata; polvere tra i miei capelli che ho seguito su queste ali di note…ed è dalle note che tornerai bambina." dalla dolce ingenuità della bambina alla cruda acrimonia del pensiero del passante.
In questo alternarsi di linguaggi sta forse la cifra stilistica del brano, che riflette tutte le contraddizioni di questo nostro paese. "Italiani brava gente"? Mah!

P.s. refuso " sono agiati sulla stampella" volevi dire "adagiati" penso.
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime20/2/2009, 13:38

Citazione :
PErche credi mi rappresenti?
psicologia spicciola
usualmente si sceglie una frase, un motto, un detto o per particolari ragioni affettive o perchè ci si riconosce
l.
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime20/2/2009, 22:22

Mario ha ragione, lettore attento e preciso: la voce che racconta è dentro a ciò che racconta e arriva il suo esserci.
Per certi versi mi ricordi la prosa di Anam: un occhio che si guarda attorno e che coglie vari aspetti e ne fa un racconto. In questo la morale la vedo negli occhi della ragazzina, ancora puri da ogni contaminazione che, ahinoi, sta davvero portando a livella troppi occhi.
Ti segnalo un refuso anche io
Citazione :
li voglia bene
magari con voglia loro bene è meglio Very Happy
Un bacio
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Massimiliano Procellaria


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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime21/2/2009, 00:01

grazie x le correzioni intanto.a volte mi distraggo un po mentre scrivo, soprattutto per la fretta di scrivere un pensiero, nella paura di perderlo, e vengono fuori questi eroracci..scusate. Si, puo sembrare schierato, ma nn era nelle mie intenzioni...piuttosto mi premeva mettere in evidenza dal lato umano, il senso di smarrimento, di vuoto e il carico di dolore che si portano dentro tutti coloro che si trovano nelle stesse condizioni del protagonista della storia.


Ultima modifica di ilgalante il 21/2/2009, 00:10 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime21/2/2009, 00:02

grrrrrrrrrrrr togli le x mettici per !!!

io ti picchio, prima o poi

13 Febbraio 2009... 952353
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime21/2/2009, 00:09

mmmh....che admin rompisc.....scherzo scherzo....ok niente X tongue
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MessaggioTitolo: Re: 13 Febbraio 2009...   13 Febbraio 2009... Icon_minitime

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