L'uomo che voleva volare.

L’uomo che voleva volare.





L’uomo che voleva volare si costruì un paio d’ali con l’energia dei suoi sogni e dal tetto della sua fantasia si tuffò nei cieli.

Di lassù poteva finalmente vedere tutto il mondo che voleva, saliva in alto, e verso le cime più alte si divertiva a seguire la propria ombra riflessa sui ghiacciai. Poi, in picchiata scendeva nelle valli e si inebriava del profumo dei pini, veloce e leggero sfiorava i prati e ne coglieva i profumi di mille fiori e di colpo risaliva verso il bianco soffice delle nubi.

A volte l’uomo scendeva fino al mare, felice di sentire gli spruzzi delle piccole onde bagnargli il viso, giocava con i delfini, che allegri e stupiti saltavano fuori dall’acqua quasi volessero seguirlo nel cielo, poi, lui, con un colpo d’ala vigoroso risaliva in alto e rimaneva senza fiato di fronte alla vastità degli oceani, e sereno come un bimbo ritornava verso terra.

Ma l’uomo che voleva volare un giorno decise di scendere e di tornare a camminare fra la gente, scese piano dal cielo, rallentando con le ali ben aperte, e come toccò terra le nascose bene dentro l’armadio dei suoi sogni.

Era tanto che non camminava sulle strade del mondo e si sentiva goffo e impacciato, ma decise di proseguire ed entrò nelle città.

Non vide sguardi felici ne trovò sorrisi e l’aria era pesante e cattiva, non percepì profumi ne buoni odori ma solo miasmi soffocanti.

Vide solo indifferenza e odio, gente falsamente ricca e gente ferocemente povera, l’asfalto era bagnato, credette fosse pioggia, ma sollevando gli occhi si avvide che il cielo non c’era e capì che non era pioggia ma le lacrime di uomini che non sapevano più di essere.

Strisciando faticosamente i piedi uscì dalla città, il sorriso spento e gli occhi velati d’angoscia gli serravano la gola, ma ancora si fece forza e urlando il suo dolore spiegò le ali dei suoi sogni e volò verso il sole.

G.F.[/i]

Ma oggi è la giornata delle sorprese!!!!
Gianpaolo ma CIAOOOOOOOOOOOOOOO



Petta che ti leggo eh...
(come già non sapessi che mi piacerà ciò che leggo)

mentre leggo, ti invito ad aderire a questo manifesto


http://www.inpuntadipenna.org/poesia-senza-schemi-f6/solo-per-chi-e-coinvolto-t5942.htm

Ne conosco parecchi di uomini che volevano volare, che lo hanno fatto ma che poi sono tornati a terra, non si sono più riconosciuti in ciò che avevano lasciato.
Duro il guardarsi attorno, duro giungere a compromessi.
Per vivere?
No, forse solo per sopravvivere.
Un bell'esordio, questo tuo.
E se mi presti un paio d'ali, mi faccio un giretto anche io, lassù.
Se decido poi di non scendere più, vienimi a cercare

Gianpaolo, la sposto in prosa?

Si ok se ritieni stia meglio in prosa mettila li per me sta bene. Comunque questo "pezzo" è vecchio quindi cercherò di inserire di tanto in tanto qualcosa di nuovo (altrimenti mi inpigrisco). Se resti sù a volare è facile che mi incontri eheheh

MI spiace per la tua nostalgia d'alberi, se tu vedessi dove abito ora scoppieresti di invidia. Qui,in montagna dove abito sono circondato dai boschi, i miei cani hanno solo l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda il bagno.

La mia nostalgia d'alberi è il titolo di un libro di poesie di un caro amico ed è, in pratica, la nostalgia di cui tu chiedi di là, quella di un tempo che fu.

Chi ha conosciuto le altezze inevitabil-mente ci ritorna.

Benvenuto Gianpaolo.

Grazie Pinina il tuo commento mi onora e mi confonde

non mi ha lasciato nulla. scontato

forse è da prosa ...non credi?

colpa mia che mi scordai di spostarla

Benvenuto Giampaolo.


______nat

scusa Gianpaolo ho corretto...
devo rifarmi gli occhiali nuovi