Oppio di lingua su seta ruvida feat Barbara

Sai, che di suoni e maree il risvolto
del cucino ha infradiciato i meriggi;
nei tuoi miraggi a specchio convesso
la lenta caduta della pioggia contro le finestre
a formare spicchi di mareggiate
e depredami gl'attimi che ti penso
col cuscino a forma d'effige;
e depredami gl'attimi che ti penso
con le dita chiuse nello schiudersi
d'una partitura rosa in notti di pizzo


ed ogni pulviscolo di te mi è necessario
per insegnare ai molti la prudenza nei sogni
mentre le chiese straripano d'acque sante
ad affogare preghiere rimaste sospese
tra voci infilate come perle di legno in spaghi di iuta
Nel limbo dei miei sogni

Nella stagione tenera e matura, il profumo si scioglie nell'acqua,nel buio. Sulle mie dita trovo pulviscoli umidi delle tue labbra.
e l'incenso brucia sacro e caldo, mele affogano di zucchero.
Allora sì, posso alleviare tutte le tue pene in pretese di futuri condivisi ma proprio per questo dissacrati nell'intima confidenza dell'illusione.


Così, potessi farlo;
così, potessi ingravidarti dei miei segni addosso;
respirandoti ragnatela, partendo dalla punta
dell'imene e finendo a scavarti nelle ossa;
raccogliendo la struttura fragile degli esoscheletri
a piuma mi morsico le dita per non pensarti nuda
le ore calde dell'amore dato ai sognatori:
mostrarti vestita o svestita,
qual è la differenza quando i miei passi
si raccolgono sul selciato della tua schiena


e dopo, molto dopo, lasciare il passo
risalire i percorsi biblici delle formiche
ricercare sintassi appropriate sugli equinozi immaginari dei miei denti
sulla tua gola


- ah quanto sarebbe bello
morire col cuore puro del perdente -



E non ci crederai. Davvero.
Non ci crederai quando a prendermi le dita
o la vita saranno le tue stesse mani

Benvenuta, Barbara Kike!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! muahahahahahah