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Titolo: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 11:30
Una pagina dedicata al mio fratello adottivo, Ray "Running Bear" Allen, amerindiano di ascendenza cherokee, ucciso con una iniezione letale a 76 anni, dopo averne passati 30 nel braccio della morte di san quentin, in california. Orso-che-corre, oltre ad essere la seconda persona più anziana di sempre ad essere uccisa da uno stato americano, era anche molto ammalato: affetto da un diabete che lo aveva reso quasi cieco e lo costringeva a deambulare su una sedia a rotelle, in carcere era stato colpito anche da due infarti. L'ultimo di questi a soli tre mesi prima dell'esecuzione. Lo hanno curato alla perfezione, forse perchè volevano avere loro tutto l'onore.
questa poesia, che ho dedicata a lui, è raccolta nell'antologia "poeti da morire"
Per mio fratello ucciso (a Ray “Running Bear” Allen)
Ho visto i tuoi occhi già uccisi sfiorire su una carrozzina avvolto in spire di catene dai polsi fino ai fianchi e quell’orrido suono di ferraglia e schianti di porte chiuse e chiavi a scavare toppe e manganelli sulle sbarre e grida allucinate e
abisso nell’abisso il tempo è alla rovescia vuoto nel vuoto interminabile ultimo miglio
Ho visto il tuo corpo in frantumi issato su una croce stesa il Cristo Indiano è pronto cinghiato perforato iniettato un boia dal viso di Dio il Cerchio è spezzato la stanza divisa in due
Ho visto le tue mani di fratello tremare come foglie stanche nel brivido prima di cadere e una piuma poggiata sul petto a indicarti la via:
“Ho-ka-ha” (oggi è un buon giorno per morire)
Ci sono dolori troppo grandi per poterli piangere
di te porterò il sorriso …
questa invece è una poesia di Orso-che-corre in pratica un piccolo testamento:
ULTIMI DESIDERI
Quando arriverò alla fine della mia vita e il sole tramonterà su di me non voglio lacrime in una stanza piena di tristezza. Perché piangere per uno spirito che è libero? Senti la mia mancanza per un po' ma non per troppo e non con la testa china. Sii felice per me e indossa un sorriso che finalmente sono fuori dal braccio della morte. Questo è un viaggio che tutti dobbiamo compiere e ognuno deve andare da solo. Tutto è parte del piano del Creatore un passo sulla strada verso casa. E quando sei triste e solo di me conserva solo i buoni ricordi. Pensami ogni tanto sapendo che non sono più nel braccio della morte ma che sto camminando orgoglioso e libero. Pensami ogni tanto ma non col capo chinato. Tieni il mio amore nel tuo cuore senti la mia mancanza, ma lasciami lasciami andare…
Ray Allen “Ya-nu a-di-si” (Orso-che-corre) – Tribù Cherokee Braccio della morte di San Quentin, California
e questa è la versione live del testo che ho letto accompagnato dalla chitarra del grande virtuoso brasiliano Marcos Vinicius
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 11:38
non so che lasciarti scritto sulle poesie perchè sarebbero solo parole sprecate e basta. tu, lui, già avete detto tutto. il video dopo, da casa, ma so già che mi farà venire i brividi e non saranno di freddo.
ringrazio la casualità che mi ha messo sulla tua strada, Marco, e mi ha dato occasione di conoscerti...
Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 13:41
Ci ho provato a seguire il consiglio di Orso che corre, ma sentire queste parole, nel contesto visivo musicale, non può non farmi piangere. Da brivido mammamia....
Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 13:47
Citazione :
Lo hanno curato alla perfezione, forse perchè volevano avere loro tutto l'onore.
................
Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 15:47
Dalla notte dei tempi i tamburi battono il ritmo della terra. Il loro suono non si ferma mai, così come non cessa mai la marea sulle spiagge. Le quattro stagioni passano dolcemente, una dopo l'altra. Gli uccelli arrivano e se ne vanno. L'orso cade in letargo nel suo lungo sonno invernale. Perché non si sa, eppure tutto accade al momento giusto. Fai attenzione ai battiti del tuo cuore al polso: le sue esatte pulsazioni scandiscono il tempo del tamburo della vita. Se perdi questo ritmo ti ammali. Jimalee Burton - Cherokee
Se guardi il mondo da Lakota, esso cambia nome diventa una persona, diventa Madre Terra. Allora vedi gli uomini che la abitano sotto una prospettiva diversa. Vedi i continenti e gli oceani, vedi le forze che la percorrono. E poi guardi alle costellazioni, alle galassie e ti rendi conto che ogni cosa nell'universo ha bisogno l'una dell'altra. Allora sei in grado di capire che anche noi facciamo parte di tutto questo, in un grande, immenso disegno d'amore universale. La nostra comprensione del significato del Cerchio Sacro viene da una prospettiva come questa. BIRGIL STRAIGHT, LAKOTA-SIUOX
.... Hoka hey! Net
Ospite Ospite
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 15:48
Scuote profondamente, graffia le coscienze sia la vicenda in sè, sia la melodia dolente dei tuoi e dei suoi versi. E vorrei che davvero ci si vestisse di civiltà, di etica e di umanità, parola tristemente tradita . M'inchino a queste parole, a questa vita ferocemente interrotta senza pietas in nome di principi morali che di morale non hanno nulla. Un caro saluto.
Ultima modifica di Jalila il 19/3/2009, 15:48 - modificato 1 volta.
Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 15:48
Grazie, Rosario, grazie Jalila: non avevo dubbi che avreste prestato attenzione a questa pubblicazione. Sempre per quel perchè e pervia
Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 15:54
Sposto questa pubblicazione nella poesia, perchè lo è.
marco cinque Junior
Numero di messaggi : 17 Data d'iscrizione : 15.03.09
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 16:12
grazie daniela, avevo pasticciato come al solito...
queste sono le parole con cui orso concluse la sua ultima lettera inviatami pochi giorni prima della fine:
SONO QUI
Non stare a piangere sulla mia cenere. Non sono là. Non sono morto. Io sono mille venti che soffiano. Io sono lo splendore nella neve. Io sono le lacrime che luccicano nei tuoi occhi. Non piangere per me. Non sono morto. Io sono il sole sui tuoi capelli: guardami. Io sono dappertutto. Per favore, non stare a piangere per me. Non sono là. E non dormo…
Ya-nu a-di-si - Running Bear
marco cinque Junior
Numero di messaggi : 17 Data d'iscrizione : 15.03.09
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 16:17
questo docuumento era stato prodotto da una delle classi di bambini che avevano una corrispondenza epistolare con orso-che-corre:
DISCORSO TENUTO DAI BAMBINI DELLA SCUOLA ELEMENTARE ANDREA BALDI DI ROMA PRESSO IL CAMPIDOGLIO, NEL 1999, IN OCCASIONE DI UN INCONTRO INTERNAZIONALE SUI DIRITTI UMANI
Questa è la storia di un indiano d’America accusato di omicidio che ora sta nel braccio della morte. Quest’uomo si chiama Orso-che-corre, Ya-nu a-di-si, al secolo Ray Allen. Quando era un uomo libero viveva con la sua tribù e con l’uomo bianco venuto a colonizzare le terre di Orso e quelle della sua gente. Diversamente da noi, gli indiani riescono a parlare con le piante e gli animali e dato che hanno un rapporto molto stretto con gli elementi della natura li considerano parte della loro famiglia: la terra diventa “Madre”, il sole “Padre”, Dio il “Nonno”; le altre piccole creature, viventi e non, diventano fratelli, sorelle. Il rapporto di Orso-che-corre e della sua gente con l’uomo bianco è stato sempre molto difficile: i colonizzatori europei hanno sempre ragionato in modo diverso poiché, non solo sfruttarono sin dal’inizio la natura, ma hanno cercato di distruggere i Nativi d’America e le loro tradizioni, trattandoli con razzismo e rinchiudendoli in Riserve. Oggi Orso-che-corre è ancora detenuto, dopo più di vent'anni, nel braccio della morte del carcere di San Quentin in California. La sua vita nel carcere è particolarmente dura e difficile. La cella dove vive è molto piccola, buia. Troppo fredda in inverno e caldissima in estate; arredata in modo essenziale (letto, water e lampadina), non è un luogo adatto per un uomo di settant’anni. I cibi che gli vengono forniti tre volte al giorno sono semicrudi e freddi, sicuramente immangiabili. Le medicine, il necessario per l’igiene ed altro materiale per rendere sopportabile la vita dentro al braccio della morte bisogna acquistarlo all’interno del carcere a prezzi altissimi ed Orso non è ricco. Paradossalmente per il nostro amico indiano le visite diventano un vero e proprio supplizio: viene incatenato e subisce la perquisizione corporale per ben quattro volte!! Per lo Stato della California e la direzione del carcere Orso non è più un uomo, ma un numero: B-91240; secondo la giustizia americana è un sistema per annullare la sua personalità, un modo per iniziare a farlo morire. Noi però, pur non essendo giudici ma semplici bambini, siamo convinti che il corpo si può imprigionare ma l’anima, la mente non hanno catene. Infatti Orso, attraverso i suoi amici italiani, è arrivato fino a noi, si è presentato con le sue avventure, la sua cultura piena di riti e di allegre danze. Sappiamo che Orso è molto felice quando gli scriviamo: le nostre lettere e quelle dei suoi amici le mette su un piccolo altarino che si è costruito in quel “buco” di cella; benedice i suoi “fratelli” e prega affinchè il “Nonno”, Dio, li protegga. Noi bambini cerchiamo di tenere accesa quella luce di speranza che Orso-che-corre ha in fondo al cuore e lo ringraziamo perché ci ha offerto l’occasione per conoscere una cultura diversa dalla nostra. Inoltre stiamo iniziando a dare valore diverso alle cose che ci circondano: alla natura, perché è bene rispettarla; agli uomini perché la diversità è un elemento di bellezza e ricchezza per ognuno di noi e non un motivo di esclusione. Sentiamo nelle parole di Orso-che-corre una fede smisurata nella vita e nella libertà; non coinvolge gli altri nel suo dolore. Se proviamo ad “ascoltarlo” da quel tee-pee di cemento attraverso monti, valli, foreste, vedremo ricchi fiumi pieni di acqua pura, sentiremo il canto degli uccelli; saremo liberi con lui tra i fiori e l’erba dei campi… Orso-che-corre ci ha insegnato che se si desidera veramente qualcosa con tanta determinazione si può fare tutto, purchè si mantenga sempre un cuore sincero e si segua la Via Rossa, la via della bellezza, la strada del bene.
I bambini della Scuola Elementare Andrea Baldi di Roma (5a A e 5a B)
Ospite Ospite
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 16:53
Ho visto le tue mani di fratello tremare come foglie stanche nel brivido prima di cadere
questo dolore che dà una brivido alle vene. Tangibile, ma muto....
E' toccante la poesia di Orso_che_corre.
Grazia Albanese Top
Numero di messaggi : 114 Data d'iscrizione : 06.01.08
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 19:19
...e mi mostri le sue impronte. Le calco sull'anima, in una libertà che non muore. Grazie...
grazia
Alessandro Vettorato Top
Numero di messaggi : 614 Data d'iscrizione : 05.02.09
Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen 19/3/2009, 20:45
mi hai fatto piangere. ora. grazie. Per te. Per Lui. Grazie.
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Titolo: Re: RAY "Orso-che-corre" Allen
RAY "Orso-che-corre" Allen
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