Il ventre delle stelle

questa viene dopo il silenzio astratto della lava, in quella meravigliosa tua cartografia, tutta ancora da esplorare per me, dove gridano gli incanti riarsi e dove per il poeta risorge sempre l'araba fenice. nello stesso luogo a quanto pare qui ma potrei prendere una sonora cantonata.

t'invidio la sensualità di certi versi oltre i comprensibili contorcimenti verbali

t'invidio anche questo:

Fu quando la notte si spezzò in vertebra di canto

eheh ma sai che quando verrò a roma dovremo incontrarci e bere qualcosa e parlar di poesia, no?)))))))))))

cazzo mi frega della poesia, sei tu che mi freghi
(non ho opinioni in proposito: per me la poesia o chi per essa inizia e finisce sulla carta: il resto è immaginazione e quant'altro)

saluti e baci

Stettero ore al riverbero di piume,
per cui si persero nell’attesa d’un bacio

Lo chiedevano, più che pretenderlo
Era un succhiarsi via steli dagli occhi,
era un costruirsi maree al ciclico volo di flauti

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Analfabeta Certificato ha scritto:

Il ventre delle stelle s’arrise la notte
Che caddero fiori in blu ginestra
E le strade divennero contatti
Per gli amanti, fin allora chiusi in casa

Fu quando la notte si spezzò in vertebra di canto
Che l’incanto d’un cigno capovolse
L’enormità di una nuvola

Stettero ore al riverbero di piume,
per cui si persero nell’attesa d’un bacio

Lo chiedevano, più che pretenderlo
Era un succhiarsi via steli dagli occhi,
era un costruirsi maree al ciclico volo di flauti

Li sentivano, nella boscaglia, aggirarsi,
li sentivano agitarsi sotto il mantello d’aghi
d’osso sbriciolati

Li sentivano arrivare e fu sospiro veloce,
incandescente,
quando passarono regalandosi innocue forme d’abbandono

Breton (sì Andrè: quello) è uscito fuori dalla fossa
o riemrso cane da tartufo a sniffare le tue semenza ...
Sì, ha già fatto lo striscione di benvenuto, con la lingua
ha riscritto il suo vecchio slogan in colori cangianti e a puntate:
"Trasformare il mondo, ha detto Marx, cambiare la vita, ha detto Rimbaud. Queste due parole d'ordine sono per noi una sola"
Ora gira mezzo Zombie e mezzo menestrello per le strade de Paris
il giorno e la notte, nel pomeriggio dorme per raccogliere altri versi ...
Gira e sbanda e ad ogni boulevard con foglie rattrappite grida
grida il tuo none OH mio buon Analfabeta, dove sei?
Non sa che sei qui a rinverdire l'arte sua e di suoi pari(gini?)
Si perchè questa tua è valutata all'asta specchiante dei mistici della psiche
100.000 franchi poetici e il vocio s'è fatto vento e s'è fatta notte e poi
un trambusto un treno e una corriera ed arrivata al cimitero di Andrè ...
Quando il tuo woodoo-poetante divienne così melò e smanioso:
I surrealisti, lì nelle loro fosse psichedeliche, all'unisono intonano:
Ecco un nostro fratello ecco un nostro figlio ecco un nostro padre
qui si fermano perchè sono stati sempre contro la famiglia convenzionale e tu lo sai!
Però rimane il plauso ancestrale laterale quanto vuoi, anzi bilaterale
perchè una scrittura quanto vale non viene mai carnevale
già è una epifania e tutti i dolori aspira e butta via!
... Ora Breton si congeda e passerà il testimone arguto a Eluard
egli continuerà la tua ricerca e per l'occasione ha scelto di tramutarsi
in allodola melodiosa sperando di volarti su imanentemente!

Alessandro quado scrivi così t'invidio (infatti è solo livore quel che ho scritto sopra!)

...
Net

mentre speculano sulle nostre teste senza neanche vederci senza neanche credere alle nostre esistenze, ti leggo. che caro che sei. davvero