Piove!!!!

Piove,
piove incenso nelle chiese,
piove cenere sui campi di patate,
piove lava nel lapillo
a sfavillio di mani
a stringer pioggia,
piove

Piove,
sui tetti del mondo,
tra le unghie dei gatti,
nel roseto delle zie
attese ad attendere
cosa - che cosa? -,
piove

Piove,
piove,
la gatta non si muove,
mentre accendo la candela
e con la cera scappello l'aria,
formando falli,
piove

Piove,
piove,
piove il cazzo nella tua fica
che lo ciuccio nel thè coi frollini
ed intanto sto al tavolo,
in mutande e canottiera
e puccio la tua fica nel caffè,
poi me lo sorseggio,
poi, oh,
faccio colazione fra le tue cosce
con le fette biscottate
imburrate di sborra
e penso al caffè caldo
nella tua fica
ed io ti spalmo dita nell'utero
e tu, a gambe aperte,
mi lasci scoparti miscela
e liquido che lo raffreddo
sotto la pioggia,
mentre piove,
eppure, da quando ci amavamo,
eppure, ne è passata di acqua sotto i ponti
e di cazzi nella tua fica
e di acqua nel tuo culo è scivolata
come l'ultima carezza sotto gli alberi
e pioveva, persino sugli acquitrini
dentro le foglie
e mi allargavi la visuale dell'amore,
dilatando l'ano, da cui sputavi fuori
stronzi a forma di struzzo,
perle a forma di palle,
cuori a forma d'infarto,
suoni a forma di noi,
ma è nell'addio che l'iride dei temporali
sprofonda a primavera,
che nelle vesti dei luridi tuoni
le saette attraversano il canto dei mari:
quanto piove la colpa dell'esistere in falsa vestigia
che a bionde carni s'anela il perdermi cieco

Ti ho inculata
nel fango
della pioggia,
ti ho inculata
e ti ho schizzato
seme nel tunnel
dell'ano,
ti ho insudiciato
la merda che hai
a grappoli nel corpo,
ti ho inculata
e hai cagato sangue,
ti ho inculata
e hai cagato lacrime,
ti ho inculata
e hai cagato
briciole del toast
che ti ho impucciato
nella figa,
ti ho inculata
mentre pioveva,
ti ho inculata
e sotto di noi
una pozzanghera
e nel sangue,
sotto di noi,
tra i ranuncoli,
cocci di vetro
nei miraggi
di un sussurro,
ti ho sverginata
nel culo
a pezzi,
a calendari,
a ricette
e proprio lì,
nel tuo buco del culo,
proprio lì,
ho intravisto gesù cristo
fuggitivo
per debiti di gioco,
poi, come ultima cosa,
poi, come ultimissima cosa,
mi hai cagato sulle mani
arcobaleni fradici di pioggia

( 24 - 3 - 2009 )

ecco...questa è la tua classica poesia che mi violenta e che quindi, non mi piace. e avrei anche potuto starmene zitta forse, ma ...invece no!lo sai cosa non mi piace? non piace che tu che sei poesia anche quando mi racconti vaghezze erotiche diventi qui volgare...ecco. però poi sei un mostro e quindi, buonaserata

le critiche le accetto tutte:))).

eheh racconto vaghezze erotiche a chi mi vuol ascoltare, ma io non sono solo "mentre ti spogli" o poesie simili. sono anche questo:))))

Torno a vedermi Ponyo sulla scogliera ( troppo bello come cartone, lo conisglio a tutti. E' tenerissimo )

E che critica fare?
Preferisco il sole alla pioggia...

anche io!!! Anche se, in certe occasioni, la pioggia serve. Vive. E fa davvero star bene!!!

a Lodi, forse.
a Modena fa solo dei danni.
poi mi metto a contare le gocce sulla finestra, mi perdo e devo sempre ricominciare, ma ti pare?!?!

Analfabeta Certificato ha scritto:

anche io!!! Anche se, in certe occasioni, la pioggia serve. Vive. E fa davvero star bene!!!

hai ragionissimo!

Alla faccia della firma, Gaetano!

c'è una canzone di vecchioni che finisce così: IO VORREI contare i tuoi capelli, uno ad uno senza sbagliare, poi alla fine dire che son belli e confondermi e ricominciare!

si potrebbe applicare il tutto alla semplicità delle gocce di pioggia!!!

una volta ho scritto questa cosetta: a proposito di pioggia


( Non conosci il rumore della pioggia sui prati)






Non conosci il rumore della pioggia sui prati?

Quel rumore delicato
Che fa
Tic tic tic
E poi ancora
Tic
Tic
Tic
Tic tic tic
E ancora tic tic tic tic tic

Non conosci il rumore della pioggia sui prati?

È incessante
Ed
È
Meraviglioso



( 15 – 12 – 2006 )

Daniela Micheli ha scritto:

Alla faccia della firma, Gaetano!

non so dove non so perchè non so boh che altro ma stasera ho ripensato a Kerouac
che ci vuoi fare nel beat non ci sono mezze misure

Vero ma lo sai Alessandro che le gocce di pioggia sui vetri rimandano a qualche cosa di triste?
Ti piace Vecchioni?

Anam eh no, mezze misure mai, ché a noi ci piace non farci mai mancare niente

io STRAADORO vecchioni. Visto in concerto, ho tutta la discografia, ha pure il mio libro ( ahahah ) e sa personalmente che lo adoro ( ma questo credo sia un dettaglio fra tanti dettagli adoranti )

Analfabeta Certificato ha scritto:

una volta ho scritto questa cosetta: a proposito di pioggia


( Non conosci il rumore della pioggia sui prati)






Non conosci il rumore della pioggia sui prati?

Quel rumore delicato
Che fa
Tic tic tic
E poi ancora
Tic
Tic
Tic
Tic tic tic
E ancora tic tic tic tic tic

Non conosci il rumore della pioggia sui prati?

È incessante
Ed
È
Meraviglioso



( 15 – 12 – 2006 )

Ohhhhhhhhhh
posso fare Povia?

Analfabeta Certificato ha scritto:

io STRAADORO vecchioni. Visto in concerto, ho tutta la discografia, ha pure il mio libro ( ahahah ) e sa personalmente che lo adoro ( ma questo credo sia un dettaglio fra tanti dettagli adoranti )

Ci ho scritto il karaoke sulla sua Samarcanda
La vuoi?

certo.
ma Povia te lo tieni TU!

Correre, correre, correre ancora
decima chiamata questa notte in città
femore rotto spalla incrinata
pure la milza spappolata sta
siam venuti qui a soccorrer sto rottame
era una chiamata di tre ore fa
non dimentichiamoci del suo polmone
porta tutti i pezzi li montiamo là
oh oh ambulanza, oh oh ambulanza oh oh

hihihihi

la chiusura è piacevole leggere, per iniziare nel migliore dei modi la giornata

Pesante
ma si vede anche così
un buon rapporto anale.
Dimmi,
perchè non l'hai messa
nella zona eros?

A.C.
Si potrebbe dire che piove sul bagnato!
Ma sotto sotto quest'acquazzone "sozzo", chi t'inchiappetti e quel Gabrele d'altri tempi e di altre pinete, beh se è così, sono un tantino d'accordo con te...
(ma La pioggia nel pineto, è una bellissima poesia chissà che non sia un plagio ... del vate nazionale anch'egli noto sporcaccione...)
Al prossimo diluvio

Net

Minchia! E'stato come aprire la porta ed essere investita da una sferzata di acqua e vento: dapprima resti un attimo senza fiato, poi senti che è tutta vita!

la mia era una critica zeppa di elogi...lo so che sei questo e quello...mi piaci di più nelle tue esternazioni piene di dolcezza e petali, ma il problema è solo la mia scarsa attitudine alla violenza! :-) tuttibaci

Valeria, una critica piena di elogi a questa poesia, così com'è postata, perdonami ma...
Insomma, c'è troppo e qualche cosa che stroppia, che fa sì che potrebbe essere tranquillamente divisa in due parti a sé stanti.
Concordo con Salmace circa la scelta dello postare qui questa poesia anzichè in erotica per le immagini che suggerisce ma è l'autore che ha scelto.