Schiusi petali di risveglio

Fiorita da un palmo
La carezza violò il pianto,
Il sorriso affogato.
Il cupo nel mio volto
Dal tuo tocco dilaniato.
Di dita tra capelli il frusciare.
Di sussurri senza steli il soffiare.
Inerpicate emozioni fremono
Tra collo e bocca.
Lambire arrogante
Di labbra tremule.
E sol pace estasiata
Nel mio capo straziato
Da pensieri avversi
E dal vecchio cuore
Ormai diversi.

che sopresa Holly.
E' così bella, dolce, e così amara.

bella.
non ho altri commenti è proprio bella.
ciao.

grazie, sorprendono me i tuoi elogi...

holly, perchè mai; non saprei.

é una bella poesia, forse non mi andava di sviscerarla più di tanto. Ma la prima parte è quasi tattile.

è stato come riprodurre un quadro visto in una notte senza luna.
pensavo di aver sbagliato colori.

mi sembri ermete trismegisto
invece sei leonardo da vinci
sorrido.


atmosfera noir ?

diciamo: (inizialmente) immagini tanto nitide da parer sfocare il paesaggio alle spalle.

un continuo intravedersi di natura
che vien pervasa da emozioni
fino a quando non si capisce più quale sia la protagonista.

che pittore maldrestro che sono; ci son sfumature tanto intense che non si discerne più quali siano le ombre e quali gli oggetti che le proiettano...

ma dopotutto, quali ombre vediamo in una notte senza luna?

sei Leonardo da Vinci almeno ?

ok.
é un po' anche come entrare nella tua riflessione; bisogna farsi largo tra le liane della foresta.
tra le setole del pennello che dipinge un notturno?
certo che è un notturno. un notturno senzaluna

e chi lo sa. Forse una buona vista vede anche nel buio più profondo..

la fortuna degli artisti è che molte volte ci pensano gli altri a trovare un senso alle loro opere.
ho sentito di pittori cechi. loro non avevano bisogno di occhi per vedere le proprie opere, perchè erano gli stessi spettatori a prestarglieli. quindi non so quanto sia rilevante la buona o cattiva vista del pittore, almeno non quanto la vista dello spettatore o in questo caso del lettore.

una macchia d'inchiostro su di un foglio bianco, ognuno vede ciò che vuole e nonostante ciò quella resta una macchia d'inchiostro. un opera d'arte resta tale, anche se mille occhi vedono mille opere diverse.
ogni persona ha due occhi ma le nostre menti ne hanno altri mille.

e dopo questo logorroico passaggio posso dire che, l'unico modo per sperare di vedere ciò che ha visto il pittore, ciò che ho visto io, è vedere il quadro nel buio dov'è stato dipinto.
ma forse, era meglio dipingere con la luce accesa
anzì, credo che sia ancor meglio spegnere tutto e mettersi a nanna.

Mi riferivo alla buona vista di chi osserva, non del pittore, holly.

certo che sì, penso tu abbia ragione sulle opere artistiche in genere, come sulle poesie.
del tipo - io dipingo, io scrivo ma tu che vedi ciò che ho creato e alla fine è più tuo che mio -
dipende sì tutto dalla vista interiore. (il famoso faretto di alessandria

piccola provocazione; dipingevi in cantina !!! sorrido, holly, scherzo.
sebbene non sia così inverosimile metaforicamente parlando. Io ci ho scritto molte poesia in cantina e lì mi è anche caro quel posto...

sì, andiamo a nanna. Io stamattina per sbaglio mi sono alzata 1 ora prima convintamente che fosse l'orario giusto. da fusione nucleare !! ahahha

bonnuit holly, grazie piacevole conversazione.