A. ZANZOTTO
TUTTO RITORNA O QUASI:Del poco che dico fa già parte del tutto:
(ironia dello scibile già digerito tutto dalla bile…)
- lo scavo ha riportato il figlio già padre…
- sotto il monte sta il mare in cui s'è già pescato…
Nel già detto si perde il nuovo immensamente
Ah come sono già vecchio nel rinascere stamane…
Ma se il dire nuovo riverbera il sorpassato
(tu aggiungi spezzoni novelli già stagionati ieri)
- agendo oggi vedo la genesi dell'anteriore
- il vagito rimanda la rauca sillaba finale…
L'ultima nascita è condizionata dalla prima morte
Ah questo ritorno è sempre l'ennesima andata…
Oggi scrivo con l'inchiostro antico ciò che il futuro riscriverà:
(questo foglio bianco è già roso dalla lettura dei posteri…)
- nasce con l'imprimatur atavica il testo futuribile
- muore il nipote già rinnovato dal pianto del nonno
Niente viene dal niente ma tutto ritorna al tutto o quasi…
Ah l'infimo che mi sovviene già svola nell'infinito: