CHIACCHERELLA Fiaba della classe IV A I.C. Serravalle Scrivia(lavoro di gruppo)

CHIACCHERELLA


C'era una volta, in un paesino del Basso Piemonte, una bambina speciale.
Possedeva infatti, una dote particolare: già a due anni sapeva parlare 17 lingue diverse.
Parlava benissimo l'italiano(la sua lingua madre) il macedone, il francese, l'inglese,lo spagnolo, il rumeno, il portoghese, l'albanese, l'olandese, il tedesco, l'arabo,l'ungherese, il cinese, lo svedese, il russo, il greco e il finlandese.
Per questo motivo, tutti la chiamavano Chiaccherella.
Quando compì 6 anni, cominciò a frequentare la scuola elementare e divenne in breve tempo amica di tutti, anche dei bambini stranieri appena arrivati, ai quali faceva da interprete così potevano comunicare con gli altri.
Un giorno, appena entrò in classe, notò una novità:la maestra aveva appena fatto entrare una bambina mai vista prima.
Si avvicinò tutta baldanzosa per fare amicizia e per mettere in evidenza la sua capacità(ne andava molto fiera).
La nuova compagna era vestita in modo molto insolito: indossava un bellissimo sari giallo, un orecchino alla narice e aveva i capelli pettinati a treccia, una lunghissima treccia che le arrivava alla vita.
Chiaccherella le sorrise e cominciò a parlare:
-Come ti chiami?
-What's your name?
-Comment tu t'appelle?
Cum te chiamà?
-Ash smitk?
-Kako ce buka?
La bambina la guardava e non capiva e il sorriso di Chiaccherella piano piano si spegneva e si trasformava in una smorfia di scoraggiamento.
Però non voleva arrendersi e continuò a tentare, conosceva 17 lingue , prima o poi avrebbe azzeccato quella giusta!
-Wie heist du?
-Siece emrin?
Al che ci fu una risposta , ma Chiaccherella , spaventata, si rese conto di non capire.
E questo era molto strano per lei.
La maestra prese la parola e annunciò a tutti che la nuova compagna si chiamava Singha e veniva da un paese molto lontano: l'India. Poi chiese a Chiaccherella se poteva fare da interprete e tradurre quello che diceva Singha
Chiaccherella rimase muta e divenne rossa come un peperone.
Non voleva però fare brutta figura, così mentre Singha parlava, lei inventava di sana pianta la traduzione.
La cosa andò avanti per un po' ma poi non seppe più cosa fare, che cosa dire, allora fuggì dalla classe.
La maestra andò a cercarla e la trovò davanti all'aula musica :piangeva e bisbigliava:-Sono una sciocca,l'unica lingua che non so è l'indiano e ho mentito davanti a tutti, anche davanti alla maestra!
La maestra la consolò e le disse:-Non sei una sciocca, hai solo avuto paura che i tuoi amici non avessero più stima di te.
Poi mise Chiaccherella nel banco con Singha.
I primi tempi lei tentò di conquistare l'amicizia dell'indiana, ma la bimba era timida, in più si trovava in un luogo molto diverso da quello dove viveva prima.
Faceva più freddo, non conosceva nessuno, i colori erano differenti( predominavano il grigio e il bianco) e non si vedevano fiori nei giardini. Si sentiva molto triste e sola.
Chiaccherella non lo capì e pensò che fosse solo superba e antipatica , così per vendicarsi mise in giro la voce che Singha puzzava.
Ogni volta che si avvicinava a lei, si tappava il naso con le dita e faceva la faccia schifata.
Singha non capiva perchè tutti la evitavano e la tenevano in disparte.
Un giorno Chiaccherella trovò la compagna in bagno che piangeva disperatamente. Allora capì che stava sbagliando , disse ai compagni che da allora in poi si doveva veramente fare in modo di diventare tutti amici e uniti come una bella famiglia.
Tutti si impegnarono in questo senso e da quando cominciarono a comunicare con il cuore più che con la lingua tutti cominciarono ad intendersi.
Nacquero delle belle amicizie, Singha imparò tante cose e insegnò tante cose nuove ai nuovi amici.
Chiaccherella e Singha rimasero unite anche da grandi, a volte si incontravano al bar e si confidavano tra loro.
Ogni tanto si ritrovavano a pranzo con le loro famiglie..
Singha cucinava murgh masallam e riso al curry, Chiaccherella, lasagne al forno e gnocchi al pesto.
E poi tutte e due insieme preparavano il tiramisù.

Ho corretto solo la forma (al minimo) per il resto è tutta farina del sacco dei bambini.

che bella
immagino i bimbi impegnati
ognuno a proporre un passaggio

bello il messaggio

Grazie Pio

Complimenti agli alunni della IV A e alla loro insegnante.

Dovremmo imparare dalla serietà e dalla compostezza dei bambini.
Singha cucinava murgh masallam e riso al curry, Chiaccherella, lasagne al forno e gnocchi al pesto.
E poi tutte e due insieme preparavano il tiramisù

Che buono!

_____nat

Grazie Natascia!Anche a nome dei bambini ai quali riferirò il tuo messaggio e quello di Pio, ne saranno contenti.
E' una realtà quella dell'immigrazione che noi stiamo vivendo in modo molto evidente,al mio paese c'è un altissimo tasso di persone immigrate da molti Paesi, in ogni classe abbiamo almeno 5 o 6 bambini stranieri.
Sta a noi, bambini , genitori e insegnanti fare in modo che questo fenomeno arricchisca e non penalizzi, a volte non è così tanto facile, ma devo dire che grazie all'intelligenza e alla collaborazione di tutti per ora ci stiamo riuscendo.

Questa è una bellissima favola che potrebbe diventare anche vera. Grazie, Emma e un grazie ai bambini. Un abbraccio. Franca.

I bambini quando sono insieme riescono a ideare cose sorprendenti.

[quote="Emma Bricola"]CHIACCHERELLA


Parlava benissimo l'italiano(la sua lingua madre) il macedone, il francese, l'inglese,lo spagnolo, il rumeno, il portoghese, l'albanese, l'olandese, il tedesco, l'arabo,l'ungherese, il cinese, lo svedese, il russo, il greco e il finlandese.

Bel racconto:in più questa bimba parla anche in portoghese, é brava!
Io lavoro con un ragazzo indiano ed é molto simpatico e laborioso.Anche lui si sforza di capire e farsi capire!
Ci mette tutta la sua volontà...
un bacio Isabel