Il sorriso del vento
le lacrime che ha taciuto
il freddo che ha sopportato
le mani strette
nell’innocenza muta,
l’incertezza dello sbaglio
il perdono era un dettaglio;
faceva tremare la paura
quando senza nome ti stringevo a me
triste come un autunno
avaro come un tradimento
e la solitudine del non partire
durava appena un eterno momento.
La luce blu delle stelle
il fiato corto sulla pelle,
urlava
quelle voce tra le piaghe delle lenzuola.
Le rondini, il tramonto
a me bastava un foglio
un pezzo di vita rubato alle fiamme
una bocca per un corpo
ed un bosco
pervaso di profumi
che grazie a te, adesso
anch’io conosco.