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 Se le persone fossero libri

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KrazyKat
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KrazyKat


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MessaggioTitolo: Se le persone fossero libri   Se le persone fossero libri Icon_minitime1/5/2009, 13:49

Se le persone fossero libri, cambierebbe poi così tanto?

I lettori occasionali, continuerebbero a giudicarle dalla copertina, acquistando solo quelli più sgargianti, più ironicamente comunicativi, più colorati, o dal formato che meglio si adatta alla borsa da mare, o alla libreria dell’ingresso.
I lettori buoni, sanno che a volte, per imperscrutabili destini editoriali, a volte copertine banali, dimesse e anche un po’ volgari possono nascondere molte e molte pagine di raggelante bellezza, di profonda intelligenza, di terribile identificazione, di spossante avventura, di confortante critica.

I lettori della domenica si farebbero irretire dalla vetrina del momento, controllando il dettame della fascetta se essa riporti o no migliaia di lettori che si sono dichiarati acquirenti, possibilmente dopo un passaggio televisivo nobilitante.
I lettori veri, considerano un libro per quello che sa darti nel tempo, e non si stupiscono mai abbastanza di quanto una seconda, una terza, una decima lettura li trovi sempre impreparati a scoprire che il libro e loro sono cresciuti assieme, e ora si dicono cose diverse da quelle che erano un tempo vere e, apparentemente, definitive, fissate su carta.

I lettori distratti, acquisterebbero libri sempre bene in ordine, suddivisi per formati, per colori e per collane, in modo da non avere troppo disordine in salotto.
I lettori sensibili, si ritrovano nel tempo ad avere una gran confusione di titoli, di taglie, di pagine che spuntano, di alti e di bassi, di edizioni economiche e di lusso ma a metà prezzo, perché tanto, l’importante è quello che c’è scritto, e alla fine la libreria, specchio del caos, assomiglia loro in molti sensi diversi.

I lettori ordinati, proseguirebbero sempre con lo stesso genere, magari con lo stesso autore, per non avere sorprese.
I lettori cattivi, meticciano, sperimentano, cambiano genere, ripudiano, bestemmiano, tornano sui propri passi, maledicono gli scrittori morti se non hanno finito il romanzo, dopo l’opera prima in genere restano delusi, si innamorano e si lasciano, ma non si dimenticano mai del primo autore.


I lettori attenti, conoscono molti segreti pubblici della vita degli autori.
I lettori ingenui, se ne fregano, e vogliono sapere cosa c’è scritto e perché e percome, e se l’avessero scritto loro, e alla fine il libro è loro, non di chi lo ha mandato in giro per il mondo.


I lettori organizzati, aprono il libro a pagina 1 e lo chiudono a pagina 440, comunque esso sia, perché comunque l’hanno comprato; e quando hanno finito, lo potresti rivendere, dal tanto che è nuovo.
I lettori leggenti, se l’incipit non li soddisfa, già storcono il naso; se a pagina 2 non si arriva in medias res, cominciano a incazzarsi, ed è meglio che entro il secondo capitolo si entri nel vivo, sennò si finisce in soffitta; e i loro libri sono pieni di orecchie, note, moccio, macchie di marmellata, bricioli, foglie, insetti e tracce di tè e caffè, e in genere dopo qualche anno fanno odore di biscotti, chissà perché.


I lettori bravi, giudicano il libro dall’incipit, e se non piace loro, possono anche leggerlo, ma in fondo al cuore lo hanno già mandato al macero.
I lettori molesti, molte volte, nonostante le evidenze contrarie, hanno pazienza con l’autore, e vengono talvolta ricompensati con la scoperta di un mondo di emozioni che terrà loro compagnia per sempre e sempre e sempre ancora.


I lettori impegnati, chiudono il libro quando decidono loro, unilateralmente, e lo riaprono se vogliono, che magari è ancora lì che aspetta.
I lettori innamorati, non riescono a separarsene, e anche quando l’ultima pagina è voltata lo tengono sul comodino, e ripensano finali, e sognano librerie in cui autori ormai defunti hanno nascosto impensabili seguiti.


I lettori come si deve, se dovessero considerare se stessi un libro da scrivere, non avrebbero tempo, e si metterebbero giù di buzzo buono e con metodo, e poi uscirebbero alle stampe con orgoglio e audacia, senza riscritture, senza redazioni, e senza aver mai letto granchè degli altri.


I lettori sciocchi, ingenui, innamorati, molesti, cattivi, sensibili, e, forse anche, buoni, veri e leggenti, come forse ce ne sono ancora, passano una vita a leggere gli altri con pazienza e dedizioni, facendo un sacco di orecchie, sottolineando, prendendo note, disperandosi quando una pagina si strappa ma fregandosene della sovraccoperta e delle presentazioni;
e quando si tratta di scrivere il libro che è poi la loro vita, tendono a tenerlo un po’ nel cassetto, perché è sempre soggetto a revisioni, riscritture, cambi di genere, di protagonisti, di nomi e di luoghi, di idee spesso contrastanti e confuse;
e, in generale, vorrebbero che risultasse pieno di interesse ed emozioni per chi si troverà a leggerli, un domani, in prospettiva, o forse anche oggi stesso.

Se le persone fossero libri, cambierebbe poi così tanto?




Già inviato a me stesso. Proprietà intellettuale mia, perciò, e in seconda battuta, di chiunque voglia pensarci un poco sopra.
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Daniela Micheli
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Daniela Micheli


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MessaggioTitolo: Re: Se le persone fossero libri   Se le persone fossero libri Icon_minitime1/5/2009, 14:12

Se io fossi un libro, Carlo, quale libro sarei?
Cosa spingerebbe un lettore a comprarmi?
E' da ieri che ogni tanto ci penso.
Qualcuno potrebbe rispondermi "un libro giallo, con una copertina bellissima ma un contenuto che non sa né di carne né di pesce e lascia la bocca amara e la rabbia per aver speso i soldi".
Tu potresti rispondermi in altro modo, magari mi risponderesti che sono un semplice menù di un ristorante che contempla una sfilza esagerata di pizze coi nomi altisonanti ma che poi occorre verificarne sul piatto la bontà.
Mi piace molto questa tua pagina e ti ringrazio molto per averla condivisa anche qui sopra.
D'altra parte, come ignorare gli inviti di un libro giallo?
Un bacio, buon primo maggio Carletto Smile
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Daniela Micheli
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Daniela Micheli


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MessaggioTitolo: Re: Se le persone fossero libri   Se le persone fossero libri Icon_minitime1/5/2009, 14:29

Non concordo sulla sezione e la sposto in prosa, rubandoti questa, per me...


Citazione :
e quando si tratta di scrivere il libro che è poi la loro vita, tendono a tenerlo un po’ nel cassetto, perché è sempre soggetto a revisioni, riscritture, cambi di genere, di protagonisti, di nomi e di luoghi, di idee spesso contrastanti e confuse;
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Monica Porta
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MessaggioTitolo: Re: Se le persone fossero libri   Se le persone fossero libri Icon_minitime1/5/2009, 17:31

Mi piace questa:

KrazyKat ha scritto:
I lettori sciocchi, ingenui, innamorati, molesti, cattivi, sensibili, e, forse anche, buoni, veri e leggenti, come forse ce ne sono ancora, passano una vita a leggere gli altri con pazienza e dedizioni, facendo un sacco di orecchie, sottolineando, prendendo note, disperandosi quando una pagina si strappa ma fregandosene della sovraccoperta e delle presentazioni;

Non ci avevo mai pensato ad una classificazione del genere. Interessante.


Monica
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MessaggioTitolo: Re: Se le persone fossero libri   Se le persone fossero libri Icon_minitime1/5/2009, 20:57

Perfettamente imperfetto.

_____nat
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MessaggioTitolo: Re: Se le persone fossero libri   Se le persone fossero libri Icon_minitime5/5/2009, 23:04

Se le persone fossero libri si potrebbero bruciare
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MessaggioTitolo: Re: Se le persone fossero libri   Se le persone fossero libri Icon_minitime

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