AFFARI DI CUORE - MARIO MALGIERI

Dove è finito Turiddu nostro?

Cavalleria rusticana:

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAah! Hanno ammazzato compare Turiddu! "

L'idea di base c'è. Il titolo lo rispecchia molto creativamente, peraltro, e lo preferisco senz'altro a successive proposte. Agghiaccia apprendere come Giordano, a fronte della tragedia che sta per colpirlo nell'affetto più caro, metta in moto un "rimedio" secondo quella logica che lo ha portato a vivere da criminale intoccabile sia dalla giustizia che dalla pietà.
Ma....a questo punto, espongo i miei ma:
ma il cuore sacrificato è quello di un serial killer (sarebbe stata scelta più credibile un giovane diseredato, uno di quei figli di nessuno che alimentano il commercio, realmente esistente, d'organi);
ma la figlia di Giordano viene totalmente risucchiata da tale cuore che ne altera in toto la sfera sessuale (e la relazione sesso/cuore è poco convincente mentre quella sesso/cervello o crudeltà/cuore lo è molto di più). Mi si obietterà che l'eros è sempre stato posto in relazione con la morte ma io ribadirò che l'eros è una questione più di testa che di cuore e che l'orgasmo forzato ce lo vedo un po' troppo "forzato".
Peccato, avrebbe potuto svilupparsi su altre corde più coerenti all'organo trapiantato, questo invasamento cardiaco, e con altrettanta suspence....
Lo stile è padrone di se stesso, anche se un qualche guizzo un po' più personale non guasterebbe.

Homo mundus minor

Con le lenticchie di Bertolda lo hanno ammazzato.


Turi, allistemune!

non importa se è noir o no, è davvero avvincente

Ri-Ciao pdG... mattinata infernale , ma eccomi, finalmente.

Altro che noir, mi sembra che qui tu ti sei cimentata con l'ancor più difficile tentativo di andar dietro a un'idea da fanta-horror o qualcosa del genere (generi con i quali non ho grande familiarità ).
Mi sembra che te la sia cavata piuttosto bene.
Certo che bisogna concederti delle licenze e lasciar perdere domande del tipo... Ma il cuore non dovrebbe essere solo un muscolo? Non dovrebbe essere solo metaforicamente la sede dei sentimenti e delle passioni?
Detto questo, trovo che lo stile narrativo è molto apprezzabile, e l'utilizzo a piene mani di diversi stratagemmi narrativi non pesa più di tanto (è materiale molto difficile da manovrare!).
Mi riferisco alle “incursioni” oniriche, che sai dosare nel ritmo e nel crescendo, alla misteriosa lettera che il padre tiene nelle mani (e rimanda a un altro piano, a un altro “accadere” che si sviluppa contemporaneo al racconto), all'intercalato resoconto della vicenda “sanitaria” che ha riguardato Giulia.
Insomma, un triplo salto mortale carpiato ben riuscito!

Il cuore solo un muscolo?!?!?!?
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
MI RIFIUTO DI ACCETTARE CHE LO SIA E BASTA!

Pettate che vado a cercare la parolina eh...

Citazione :

Giulia era sudata, rossa in viso, il cuore tumultuava nel petto facendo dolere la cicatrice non ancora del tutto consolidata.

Ecco qua, trovata.
consolidata è la parolina che in questo contesto io, pennivendola, cambierei con altro sinonimo...

tanto lo so che non ti arrabbi

Daniela Micheli ha scritto:

Pettate che vado a cercare la parolina eh...

Pettate da Petting?? WOW, bell'invito! Ma con chi?
Oppure hai messo una T di troppo e ti riferisci a quegli "effetti collaterali" delle lenticchie cui accennava il mariovaldo?

Eheheh PDG, mancava un S, PDG maliziosa!

Sai che mi lascia ad ulteriore rilettura la tua pagina?
La voglia di sapere di che orrendi delitti si macchiarono la donna, il ragazzino etc etc

Turi, a me piace da morire il fanta-horror :-D

Comunque a me l'idea del cuore come custode di ciò che sono le gioie di colui al quale apparteneva prima e ora a Giulia mi piace un casino.
Chi di voi ha visto il film con Travolta e Cage Face Off dove assistiamo a un trapianto di faccia?
Bè, se vi capita guardatelo, a mio parere è un capolavoro del genere, diretto dal grande maestro (per me, naturalmente) John Woo

Oddio, la PDG si è arrabbiata

Lo so, cicatrizzata è cacofonico rispetto a cicatrice...

Rosalba Signorello ha scritto:

L'idea di base c'è. Il titolo lo rispecchia molto creativamente, peraltro, e lo preferisco senz'altro a successive proposte. Agghiaccia apprendere come Giordano, a fronte della tragedia che sta per colpirlo nell'affetto più caro, metta in moto un "rimedio" secondo quella logica che lo ha portato a vivere da criminale intoccabile sia dalla giustizia che dalla pietà.
Ma....a questo punto, espongo i miei ma:
ma il cuore sacrificato è quello di un serial killer (sarebbe stata scelta più credibile un giovane diseredato, uno di quei figli di nessuno che alimentano il commercio, realmente esistente, d'organi);
ma la figlia di Giordano viene totalmente risucchiata da tale cuore che ne altera in toto la sfera sessuale (e la relazione sesso/cuore è poco convincente mentre quella sesso/cervello o crudeltà/cuore lo è molto di più). Mi si obietterà che l'eros è sempre stato posto in relazione con la morte ma io ribadirò che l'eros è una questione più di testa che di cuore e che l'orgasmo forzato ce lo vedo un po' troppo "forzato".
Peccato, avrebbe potuto svilupparsi su altre corde più coerenti all'organo trapiantato, questo invasamento cardiaco, e con altrettanta suspence....
Lo stile è padrone di se stesso, anche se un qualche guizzo un po' più personale non guasterebbe.

Homo mundus minor

Ed ecco il primo pomodoro che vola... un ortaggio però ben maturo e dal profumo di cortesia e di cultura.
Un serial killer condannato a morte come donatore, al di là degli aspetti etici che penso non interessino ad alcuno, mi pare una scelta plausibile. Oltretutto l'idea non è mia, tempo fa se ne parlava sui giornali del fatto che in Cina pare esista proprio questo traffico, visto che di condanne a morte ne vengono eseguite in quantità industriale.
Dal punto di vista fisiologico/filosofico ti do ragione circa l'accoppiata sesso/cuore. Qui si tratta in realtà di un sesso deviato, che trova la sua espressione totale nella più efferata crudeltà, quindi ricadiamo nel caso crudeltà/cuore. Sull'orgasmo forzato non ho argomenti di discussione: è chiaramente un'invenzione letteraria (con tante scuse alla vera letteratura) e come tale la si può accettare o respingere.
Grazie sinceramente per critiche ed apprezzamenti

Anam ha scritto:

non importa se è noir o no, è davvero avvincente

Dopo il pomodoro la rosa... grazie, "avvincente" è un bellissimo aggettivo come commento a un racconto!

turirubino ha scritto:

Ri-Ciao pdG... mattinata infernale , ma eccomi, finalmente.

Altro che noir, mi sembra che qui tu ti sei cimentata con l'ancor più difficile tentativo di andar dietro a un'idea da fanta-horror o qualcosa del genere (generi con i quali non ho grande familiarità ).
Mi sembra che te la sia cavata piuttosto bene.
Certo che bisogna concederti delle licenze e lasciar perdere domande del tipo... Ma il cuore non dovrebbe essere solo un muscolo? Non dovrebbe essere solo metaforicamente la sede dei sentimenti e delle passioni?
Detto questo, trovo che lo stile narrativo è molto apprezzabile, e l'utilizzo a piene mani di diversi stratagemmi narrativi non pesa più di tanto (è materiale molto difficile da manovrare!).
Mi riferisco alle “incursioni” oniriche, che sai dosare nel ritmo e nel crescendo, alla misteriosa lettera che il padre tiene nelle mani (e rimanda a un altro piano, a un altro “accadere” che si sviluppa contemporaneo al racconto), all'intercalato resoconto della vicenda “sanitaria” che ha riguardato Giulia.
Insomma, un triplo salto mortale carpiato ben riuscito!

Lieta di vedere che non ti hanno sbudellato!
Da un uomo di scienza, e una scienza rivolta proprio alla psiche umana, mi aspettavo queste fondate obiezioni.
Ovviamente non posso rispondere sul piano razionale, solo dire che quando un racconto vira apertamente sul fantastico occorre accettare le premesse irrazionali, posto che nel seguito tutto il resto sia coerente con la "licenza dalla ragione".
Il tuffo carpiato triplo mi è riuscito? Beh, qualche spruzzo nell'entrata in acqua ci è scappato, ma insomma, sono contenta, con te le tre B istituzionali sono state tutte molto generose.
Grazie!

Daniela Micheli ha scritto:

Oddio, la PDG si è arrabbiata

Non frequento volpi selvatiche o cani randagi, ultimamente. Per cui prendermi la rabbia lo ritengo mooooolto improbabile
Sul "consolidata" in effetti ci ho pensato un po' ma, come hai rilevato anche tu, una cicatrice non completamente cicatrizzata suonava decisamente male. A me non sono venuti in mente altri sinonimi e poi mi sono ricordata del chirurgo che mi operò anni fa (ho una belle cicatrice chirurgica sull'addome) e che mi disse prorio di stare attenta a fare sforzi prima che la cicatrice si consolidasse... quindi voila, se lo ha detto lui potevo dirlo pure io, giusto?

La penna del giorno ha scritto:

turirubino ha scritto:

Ri-Ciao pdG... mattinata infernale , ma eccomi, finalmente.

Altro che noir, mi sembra che qui tu ti sei cimentata con l'ancor più difficile tentativo di andar dietro a un'idea da fanta-horror o qualcosa del genere (generi con i quali non ho grande familiarità ).
Mi sembra che te la sia cavata piuttosto bene.
Certo che bisogna concederti delle licenze e lasciar perdere domande del tipo... Ma il cuore non dovrebbe essere solo un muscolo? Non dovrebbe essere solo metaforicamente la sede dei sentimenti e delle passioni?
.......omissis....
Insomma, un triplo salto mortale carpiato ben riuscito!

Lieta di vedere che non ti hanno sbudellato!
Da un uomo di scienza, e una scienza rivolta proprio alla psiche umana, mi aspettavo queste fondate obiezioni.
Ovviamente non posso rispondere sul piano razionale, solo dire che quando un racconto vira apertamente sul fantastico occorre accettare le premesse irrazionali, posto che nel seguito tutto il resto sia coerente con la "licenza dalla ragione".
Il tuffo carpiato triplo mi è riuscito? Beh, qualche spruzzo nell'entrata in acqua ci è scappato, ma insomma, sono contenta, con te le tre B istituzionali sono state tutte molto generose.
Grazie!

No, cara pdG, non era un'obiezione, al contrario!
Il guaio è che per iscritto le parole non si possono "recitare".
ora ci provo: CERTO (!!) che bisogna concederti ecc...
nel senso "E' chiaro!" che bisogna farlo e non spostarsi sul piano razionale scientifico ecc...
che non c'entra niente col tuo racconto!
Mi ho spiegato meglio?
Rose, tante, senza spine

Bè anche se lo ha detto il chirurgo e ha dato da pensare pure a te, qualche cosa stona! Baci a poi

La penna del giorno ha scritto:

Rosalba Signorello ha scritto:

L'idea di base c'è. Il titolo lo rispecchia molto creativamente, peraltro, e lo preferisco senz'altro a successive proposte. Agghiaccia apprendere come Giordano, a fronte della tragedia che sta per colpirlo nell'affetto più caro, metta in moto un "rimedio" secondo quella logica che lo ha portato a vivere da criminale intoccabile sia dalla giustizia che dalla pietà.
Ma....a questo punto, espongo i miei ma:
ma il cuore sacrificato è quello di un serial killer (sarebbe stata scelta più credibile un giovane diseredato, uno di quei figli di nessuno che alimentano il commercio, realmente esistente, d'organi);
ma la figlia di Giordano viene totalmente risucchiata da tale cuore che ne altera in toto la sfera sessuale (e la relazione sesso/cuore è poco convincente mentre quella sesso/cervello o crudeltà/cuore lo è molto di più). Mi si obietterà che l'eros è sempre stato posto in relazione con la morte ma io ribadirò che l'eros è una questione più di testa che di cuore e che l'orgasmo forzato ce lo vedo un po' troppo "forzato".
Peccato, avrebbe potuto svilupparsi su altre corde più coerenti all'organo trapiantato, questo invasamento cardiaco, e con altrettanta suspence....
Lo stile è padrone di se stesso, anche se un qualche guizzo un po' più personale non guasterebbe.

Homo mundus minor

Ed ecco il primo pomodoro che vola... un ortaggio però ben maturo e dal profumo di cortesia e di cultura.
Un serial killer condannato a morte come donatore, al di là degli aspetti etici che penso non interessino ad alcuno, mi pare una scelta plausibile. Oltretutto l'idea non è mia, tempo fa se ne parlava sui giornali del fatto che in Cina pare esista proprio questo traffico, visto che di condanne a morte ne vengono eseguite in quantità industriale.
Dal punto di vista fisiologico/filosofico ti do ragione circa l'accoppiata sesso/cuore. Qui si tratta in realtà di un sesso deviato, che trova la sua espressione totale nella più efferata crudeltà, quindi ricadiamo nel caso crudeltà/cuore. Sull'orgasmo forzato non ho argomenti di discussione: è chiaramente un'invenzione letteraria (con tante scuse alla vera letteratura) e come tale la si può accettare o respingere.
Grazie sinceramente per critiche ed apprezzamenti

Ritiro il primo "ma" dopo quanto mi illustri.
Sul secondo "ma", mi mantengo. La crudeltà con cui si esprime un eros deviato non è quella crudeltà che ho attribuito ad un cuore deficitario, nell'accostamento fatto cuore/crudeltà nella mia prima risposta. Nel primo caso (eros deviato) la crudeltà è conseguenza di un'appropriazione indebita dell'oggetto del desiderio fino al suo annientamento come entità separata da sé, nel secondo la intendevo come assenza totale di empatia umana e di senso morale. Solo in tale quadro l'orgasmo mi sembrava "forzato", non perché invenzione letteraria (che invece accetto) ma sempre per quell'incoerenza con la sua causa "cardiaca" a cui lo fai risalire. Forse qualcuno potrebbe trovarle similari: io credo che vi sia una profonda differenza di origine tra una crudeltà sessuale e una crudeltà morale.
Questa puntualizzazione ulteriore l'ho fatta non per ribattere, ma perché sei persona di bella apertura mentale, e quindi per stima non ho voluto lasciare non chiarito, in seguito alla tua risposta, quanto intendevo dire.

Homo mundus minor

Buongiorno pdg, buongiorno l’altri.
In Affari di cuore la scrittura ha stile, sobria eleganza, qualità e accessibilità. La trama è coerente con la scelta di pura fantasia che si manifesta dalla metà circa in poi. La storia è condotta bene (a parte, forse, la lunghezza nel preparare il personaggio del padre) e la validità della penna è evidente.
Devo dire anche, però, che a fronte di una “esattezza” complessiva, il racconto non mi ha coinvolto, il che potrebbe doversi alla mia scarsa propensione per il tipo di sviluppo (che non saprei definire: fantasy? insolito?).

Nota tecnica. " cicatrice consolidata " ci può stare ... ve lo dice il chirurgo !!




Sotto esempio di cicatrice difficilmente consolidabile !!

turirubino ha scritto:

...
Mi ho spiegato meglio?
Rose, tante, senza spine

Ti spiegasti come una giacca di lino al termine di una giornata di Luglio!

Grazie per la puntualizzazione, non ebbi capito!

Rosalba Signorello ha scritto:

....

Ritiro il primo "ma" dopo quanto mi illustri.
Sul secondo "ma", mi mantengo. La crudeltà con cui si esprime un eros deviato non è quella crudeltà che ho attribuito ad un cuore deficitario, nell'accostamento fatto cuore/crudeltà nella mia prima risposta. Nel primo caso (eros deviato) la crudeltà è conseguenza di un'appropriazione indebita dell'oggetto del desiderio fino al suo annientamento come entità separata da sé, nel secondo la intendevo come assenza totale di empatia umana e di senso morale. Solo in tale quadro l'orgasmo mi sembrava "forzato", non perché invenzione letteraria (che invece accetto) ma sempre per quell'incoerenza con la sua causa "cardiaca" a cui lo fai risalire. Forse qualcuno potrebbe trovarle similari: io credo che vi sia una profonda differenza di origine tra una crudeltà sessuale e una crudeltà morale.
Questa puntualizzazione ulteriore l'ho fatta non per ribattere, ma perché sei persona di bella apertura mentale, e quindi per stima non ho voluto lasciare non chiarito, in seguito alla tua risposta, quanto intendevo dire.

Homo mundus minor

Apprezzo e ti ringrazio per i complimenti

Gibbì ha scritto:

Buongiorno pdg, buongiorno l’altri.
In Affari di cuore la scrittura ha stile, sobria eleganza, qualità e accessibilità. La trama è coerente con la scelta di pura fantasia che si manifesta dalla metà circa in poi. La storia è condotta bene (a parte, forse, la lunghezza nel preparare il personaggio del padre) e la validità della penna è evidente.
Devo dire anche, però, che a fronte di una “esattezza” complessiva, il racconto non mi ha coinvolto, il che potrebbe doversi alla mia scarsa propensione per il tipo di sviluppo (che non saprei definire: fantasy? insolito?).

Fantasy insolito? Beh, sì, è una buona definizione.
La prima parte in effetti pare un po' laboriosa pure a me, ma non avevo più tempo, l'ho finito in extremis. In un eventuale futuro rimaneggiamento sarà certo nel mio mirino.
Grazie per gli apprezzamenti complessivi e per la sincerità.