Di tana in tana volpi galoppine
coaudiuvate da ciambellano pollame
mettono tacche sui quaderni
-Echi di nomi al conclave accendono sorrisi
e smorfie su volti di pellegrini impazienti
in attesa di beatificazioni
-Sigle di parrocchie di credi promiscui
custodiscono miracoli pronti a sfidarsi,
caciotte e caciocavalli piovuti dal cielo
senza passare per latte animale
e bistecche infinite tagliate
da maiali vivi senza ferirli,menomarli
-Giacche,cravatte,strette di mano
e padelle a scongiuro calcate al deretano,
volano numeri su simboli parabole
falci senza grano a esorcizzare carestie,
martelli orfani d’incudini come a dire
si batte dove capita purchè non rimbalzi alla fronte,
dentiere appesa ad aureole a spiegare
il sorriso parodia al nefasto
è auspicio gradito ai Santi
-Squillano telefonini dei portaborse
danno direttive a oliare il carro balocco
e Lucignolo da due giorni passa puntuale
a mezzanotte,diretto alla fabbrica
dei tamburi di pelle
-Si levano in coro voci vittoriose,
con stupore nessuno ricorda divise avversarie
e tutti a sgomitare ad aver prelazione
d’osannare la sola squadra prescelta
-O si si rifà l’Italia migliore o si muore
era iniziale eroico slogan al voto ma tutti salvi
madre Patria s’è uccisa da sola
onde evitare amorevole eccesso ai figli
di..gran.........P....atriottismo...
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Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com