Andare in pensione porta male

Andare in pensione porta male
Di solito si pensa che andare in pensione dopo i dovuti anni di attività sia la giusta ricompensa per tutta la fatica fatta negli anni in cui abbiamo lavorato.
Da giovani non ci si pensa , e si cerca di barcamenarsi tra tutte le incombenze quotidiane. Pare di avere un'energia eterna, anche se si soffre spesso il sonno.
Andando avanti con gli anni si acquista la calma ma si sente di più la fatica. Si coltiva però la speranza del giusto riposo e si fanno progetti:-Quando andrò in pensione , potrò andare al mare , potrò frequentare la palestra senza che mi sembri un lavoro, uscire qualche volta in più, dormire la mattina.
Speranze vane, non sarà così. Infatti man mano che si invecchia si dorme sempre meno e si dorme peggio, inoltre si comincia a soffrire di reumatismi, prostata, menopausa. Tutte cose normali per carità ma molto, molto irritanti.
Io ho conosciuto parecchia gente che appena ha smesso di lavorare si è ammalata sul serio . Un mio amico, ad esempio. il secondo suo anno da pensionato si è scoperto un'insufficienza renale per cui da allora i suoi giorni li passa curandosi e sperando di non andare in dialisi .
E meno male che è andato in pensione giovane e tutti lo invidiavano. Il fatto che abbia lavorato 35 anni e sia venuto a contatto con l'amianto è cosa trascurabile , probabilmente se avesse lavorato ancora un po' starebbe bene. E non è l'unico, ne conosco altri:infarti, ulcere, diabete e non nomino il peggio...
Io credo che i nostri amati governanti abbiano pensato a questo quando hanno riorganizzato la legge. Fino a quando la gente lavora sta bene, ergo pensiamo alla loro salute e teniamoli sotto torchio. Io ho cominciato a lavorare a 19 anni, ma non voglio rimanere a casa , in fondo son solo poco più di sei lustri che lavoro quindi vado avanti fino almeno a 65 anni così son sicura che non mi ammalo e crepo direttamente lì, magari durante un collegio docenti.

Anche se volessi, devo lavorare ancora per 12 anni.
Poi potrò anche crepare, anzi, so che sarà così.
Amen.

Sono amara a ragione, Emma: mio padre ebbe il primo infarto esattamente dopo una settimana che era a casa in pensione, il primo di una lunga serie che si concluse con l'esito finale.
Hai scritto delle verità, fino a che ci sentiamo utili nel mondo del lavoro, abbiamo una forza in più che ci dà, bene o male, la forza di andare avanti e non pensare agli anni che si ammucchiano sul groppone.
Dopo resta troppo tempo per pensare.

lo so ho scritto in modo ironico ma molto spesso è vero purtroppo...

Ne scriverei in modo ironico anche io, Emma. Ma inevitabile, nell'ironia, metterci sempre delle verità.