Notte di San Giovanni

Quando tradisco la primavera
alla finestra,
e nell'inesauribile tramonto
che ricama le dune del tuo ventre
oso piano i miei passi,
cedo alle lusinghe
del tondo ombelico,
e resto fermo ad annusare
le chiare vette
dei tuoi ginocchi nel buio.

Ora sono un ricordo
le cime frastagliate
dei tuoi denti,
la bellezza vitrea
dei tuoi occhi
nei miei sogni,
ed è crudele il tempo
della tua assenza
così come quello
in cui cadono le foglie.
Assaporo piano
il retrogusto amaro
della mia abilità
nel rimanere solo
tra le stelle in cielo
e nelle loro ombre.

Nella cupola limpida, poi,
del firmamento
si annida attenta
la tua figura che
mi chiama,
che succhia vasi e tempeste
e naviga nei miei occhi
di bonaccia,
che preme la mia sostanza
che mi annulla e ricostruisce,
che tira le reti
e annienta il senso
del bastone e del pastore,
e di ogni lettera,
di ogni parola e costellazione.

Tutto è offuscato dalla tua assenza
da questa sabbia tra le mani
dagli gli ulivi a fiorire
dalle alghe profumate d'albicocca
e dalla pelle ruvida dei mandorli,
lontana dal bianco vergine
delle chiese.

è tutto quello che per me rappresentano gli elementi della natura
la base di questo round

e ovviamente i sensi dell'Uomo

Anam ha scritto:

è tutto quello che per me rappresentano gli elementi della natura
la base di questo round

Anam ha scritto:

e ovviamente i sensi dell'Uomo

effettivamente è molto densa, Anam. Dopo la prima strofa mi sono quasi stupita che continuasse. È bella ma penso che da ogni piccola sequenza di versi potresti ricavare altrettante poesie... sai quel romanzo di Cortázar (visto che lo citi ) che puoi leggere dal capitolo uno al cap 56 (se non erro) oppure iniziarlo dal cap 73 e alla fine seguire le indicazioni che dà lui e leggere un secondno libro dentro il primo?

Una cosa del genere, che ne dici? Ti va di provarci?

giuro che sono sobria

****
nico

occhei, ...



****
nico

La Mar ha scritto:

Anam ha scritto:

è tutto quello che per me rappresentano gli elementi della natura
la base di questo round

Anam ha scritto:

e ovviamente i sensi dell'Uomo

effettivamente è molto densa, Anam. Dopo la prima strofa mi sono quasi stupita che continuasse. È bella ma penso che da ogni piccola sequenza di versi potresti ricavare altrettante poesie... sai quel romanzo di Cortázar (visto che lo citi ) che puoi leggere dal capitolo uno al cap 56 (se non erro) oppure iniziarlo dal cap 73 e alla fine seguire le indicazioni che dà lui e leggere un secondno libro dentro il primo?

Una cosa del genere, che ne dici? Ti va di provarci?

giuro che sono sobria

****
nico

certo che ci provo!

adesso vado a prendere il libro chè non mi ricordo neanchio

hai una memoria di ferro!
è così il primo libro finisce al capitolo 56, il secondo dal 73 ma a quel punto i capitoli possono essere scambiati

stiamo parlando de "Il gioco del mondo"

questa poesia ha due tempi: uno visto al presente e l'altro immerso nel mondo dei ricordi

Quando tradisco la primavera
alla finestra,
e nell'inesauribile tramonto
che ricama le dune del tuo ventre
oso piano i miei passi,
cedo alle lusinghe
del tondo ombelico,
e resto fermo ad annusare
le chiare vette
dei tuoi ginocchi nel buio.

Nella cupola limpida, poi,
del firmamento
si annida attenta
la tua figura che
mi chiama,
che succhia vasi e tempeste
e naviga nei miei occhi
di bonaccia,
che preme la mia sostanza
che mi annulla e ricostruisce,
che tira le reti
e annienta il senso
del bastone e del pastore,
e di ogni lettera,
di ogni parola e costellazione.



Tutto è offuscato dalla tua assenza
da questa sabbia tra le mani
dagli gli ulivi a fiorire
dalle alghe profumate d'albicocca
e dalla pelle ruvida dei mandorli,
lontana dal bianco vergine
delle chiese.

Ora sono un ricordo
le cime frastagliate
dei tuoi denti,
la bellezza vitrea
dei tuoi occhi
nei miei sogni,
ed è crudele il tempo
della tua assenza
così come quello
in cui cadono le foglie.
Assaporo piano
il retrogusto amaro
della mia abilità
nel rimanere solo
tra le stelle in cielo
e nelle loro ombre.

Anam ha scritto:

stiamo parlando de "Il gioco del mondo"

oh yes!

*****
nico

visto come cambia il senso? diventa pesantemente malinconico

e poi dicono che i corsivi non servono a niente




*****
nico

ecco!

Ho pensato al brodo primordiale, alla pangea, al caos, al nulla che contiene il tutto.
Ho pensato ad un continuo scambio di molecole tra l'Uomo e la Natura, come a ricordare ciò che spesso dimentichiamo: siamo Uno e l'unica cosa che ci differenzia dal resto è la capacità di provare sentimenti e, ancor più, di raccontarli.
Così, come qui.

Forse il maschio cornuto dovrebbe spostarsi da sotto il noce o gli si impigliano le corna

Firmato: una

Quattro elementi, quattro poesie in una sola.

il bianco respinge accecando.

il corpo della natura si vede pure ad occhi chiusi.

così ritorno a quella prima strofa

accetto sempre i complimenti

benvenuta Titti!

grazie