Guisso alla riscossa! (I LOVE CAPRERA)

Mediterraneo Occidentale. Grandi Navi Veloci per la Sardegna. Voce all’altoparlante.
“Sono le ore zero 6 del mattino, sennò avrei detto le diciotto, bastardi! Ascoltate: qui è il Comandante Guisso che vi parla: mi sono impadronito del traghetto ed ho preso in ostaggio la Figlia del Capitano! E tutto questo perché? Dan Brown vi ha mentito, ma io so dove cercare il Santo Graal! Voi dovete aiutarmi a ritrovarlo! Che Garibaldi fosse un massone come Leonardo non vi dice un càsso? Troverete le apposite camicie rosse all’uscita della vostra cabina. Tutte le auto nel garage sono già state pitturate del medesimo colore, miei garibaldini!”.
Mille turisti meneghini che avevano letto “Il codice Da Vinci” non se lo fecero ripetere due volte, così una lussuosa nave Grimaldi anziché attraccare ad Olbia si accostò all’esile ponte che univa la meravigliosa isola della Maddalena (e sottolineo MADDALENA) a Caprera.
Presto dal leviatanico ventre del ferry-boat vennero sputate 200 jeeps & station-wagons rombanti, con a bordo esattamente mille bauscia, ma altrettanti lumbards dovettero essere abbandonati sotto il sole cocente alla deriva su alcune scialuppe, gommoni e yachts senza acqua, viveri, né bresaola o TG4 di Emilio Fede, poiché si erano categoricamente rifiutati di indossare le mie camicie rosse griffate Giuseppe & Anita G. (preferivano Dolce e Gabbana o il risotto allo zafferano, ‘sti smidollati).
La casa-museo di Garibaldi, assalita dai vendicativi uomini-rana delle risaie leghiste, venne subito messa a soqquadro per cercare qualche prezioso souvenir da asportare. A fatica impedii ai miei marines bresciani gay di profanare la tomba dell’Eroe dei Due Mondi: l’avevano scambiata per quella di Freddie Mercury! A momenti sul famoso sarcofago non cancellavano pure la scritta che Corrado Augias, il famoso nipote della autrice Grassia Deledda aveva scritto con un pennarello visibile solo ai raggi della sua bicicledda: “W L’INTER! Bamba fessacchiotti, il Graal minga l’è kì! Lo troverete presso la fossa di Marsala!”
“Ciumbia, che bella caccia al tesoro!” urlarono in coro i turisti nordisti, abituati ai giochini scemi del Club Mediterranèe ideati da Carlo Cutica e Mike Bongiorno ai tempi della Sfinge (per esempio la virile prova di boungee-jumping al Salto della Vedova, che consiste nel lanciarsi in una tassina da una rupe di 37 metri legati ad una stella filante la notte del 10 agosto: la passione dei bergamaschi e dei pavesini cretini).
Ma solo io ero in grado di risolvere l’enigma che alludeva a Marsala, l’omonima cavalla di Garibaldi, sepolta nel bosco retrostante il bar all’aperto “Red Baron”.
Forza con le pale, scavate intorno al sarcofago dell’antenata equina di Varenne! Non avete visto “L’isola del tesoro” di Stevenson su Rìal Tivì? (figa che cultura! esclamarono loro).
A circa venti metri di profondità, fu ritrovata una polverosa bottiglia di Cannonau del 1870 che, urlando tutti a squarciagola la parola “Aiò”, esplose subito nella calura come un milanese che si fosse dimenticato il doposole sulla Madùnina, espellendo una pergamena che riportava una magica scritta in berlusconiano - sottotitolata dall’incartapecorita Brigliadori per i forzaitalioti più beoti: “Bevi sano, bevi cagliaritano. Così parlò Icnusa la Musa del Relitto”, recitava la mappa…
Ma certo! La pergamena indicava la splendida spiaggetta omonima, ove nel 44 avanti Cristo per una mareggiata si era arenata la trireme dei Martinitts che trasportava quarantamila panettoni Motta (ora però ci potrete raccogliere solo centinaia di uvette passe fossili, ormai).
Risaliti sulle nostre jeeps rosse ci recammo precipitevolissimevolmente da Little Tony & Silvio Berlusconi, i gestori con bandana hawayana del pub di fronte alla omonima battigia del “Relitto”, famosi in tutto il mondo per i loro cocktails esplosivi.
Insomma che coi Mille ci scolammo due birrette a testa, beatamente sdraiati al sole sul litorale e poi facemmo il bagno in quelle ondate cristalline e trasparenti, come declamò il giovane poeta bagnino Francesco Mosè Kossiga (in seguito perito per una biblica congestione al richiudersi delle sue stesse acque).
Il mio tappo della birra però riportava una strana, minuscola scritta leggibile solo al microscopio… Belìn, e adesso dove lo trovo un microscopio nell’arcipelago caprese?, esclamai per la rabbia in dialetto nizzardo, dandomi una vigorosa pacca sulla coscia: fu così che mi ferii a una gamba con l’inseparabile fucile da sub!
Ma nel giro di mezz’ora una pattuglia di volenterosi garibaldini ubriachi, dopo avere allegramente stuprato un gruppo di giapponesine nella boscaglia e incendiato un villaggio di pescatori, tornò indietro con un marines disertore di colore, tale Francis Barak Obama, e un periscopio strappato a un sommergibile nucleare disneyano (i meneghini dissero di averlo barattato con alcune foto di Pamela Veronica Lario che ballava nuda col Capo della tribù e Cesare Maldini alla Festa di Carnevale del Pio Albergo Trivulzio).
Il tappo preannunciava: “Se il segreto vuoi sapere, sulla spiaggia controvento vai a pisciare. Firmato: La misteriosa Janassss.” (a me tutte quelle esse mi facevano già venir voglia di far la pipì)…
Allora radunai sull’isola i miei tre uomini migliori: Nino Bixio e i gemelli trizigoti Pinto e Sante Maria Lichèrio Craxi, tutti abili aerofagi, forti bevitori e campioni di urina: sulla sabbia si formò immediatamente una meravigliosa serpentina gialla tipo pista delle biglie, e contemporaneamente da un cespuglio di rovi in fiamme si udì provenire un’ altra sibillina frase: “La luna ti porterà fortuna presso la Locanda del Mirto. Affrettati: il nostro concorso a premi termina il 31- 8 - 2008”.
Prenotai telefonicamente per circa mille, la sera stessa!
L’osteria in collina forniva una suggestiva visione panoramica dei fuochi d’artificio sul porto, nonchè una formidabile pasta alle cosse con purea di ceci (presto tuttavia l’aria divenne irrespirabile a causa dei rutti dei miei soldati, ormai sfiniti dalle prelibate libagioni sarde).
Mi allontanai dunque a fare quattro passi da solo, rimembrando alcuni romantici versi dell’indimenticata Marisa Sannia: infine, dietro alla staccionata che delimitava un prato, nel buio trovai un povero cucciolo di Labrador abbandonato da qualche bipede bastardo, mezzo asfissiato e accaldato, ma senza medaglietta.
Ciao cane come ti chiami?
“Graal”, abbaiò la bestiola scodinzolando festosamente: vhè che l’avevo finalmente trovato e mi si era già affezionato!!

Dedicato a tutti i miei amici & amiche di penna in Sardegna!!

E chi non è della Sardegna: peggio per lui!

Ehi,bello!Garibaldi fu ferito fu ferito ad una gamba in Aspromonte.ESIGO un'altra puntata in Aspromonte!
Non so dove trovo la forza di scrivere...leggere queste tue pagine succhia gli ultimi grammi(21?) di energia...

E adesso tirata come sono dai capelli, devo commentarti in campidanese, logudorese e gallurese.....Pronto, Via....

Sesi scetti stravanau. Sei veramente brillante. (Campidanese)

Sese meda bravu a iscriere.... Sei molto bravo a scrivere ( Logudorese)

Sei abbeddu bravu a 'scrì.... Idem ( Gallurese )


Mi spiace ma non conosco il Tabarchino ( non modificarlo in tabacchino...) varietà di genovese parlato a Carloforte, Calasetta e S.Antioco, ne tanto meno in Catalano parlato ad Alghero.

Grazie.

___gin

Marisa Sannia me la ricordo bene. Mi pare fosse amica di Sandy non mi ricordo cosa...

Sandy Marton o Sandy Sciò, la cantante scalsa??

hai stuprato, schiaffeggiato, preso a calci, insultato, deriso, vomitato, e infine ci hai pisciato sopra, alla mia gente.
ma ti voglio bene, non fa niente.

Mia mamma, Fiorella La Cattolica, è una milanese D.O.C. (per esempio, fa il risotto alla meneghina col midollo, eccetera, ricetta originale).... Io sono nato a Bergamo, ma mi sono trasferito da bambino in Liguria perchè mio padre era di Albenga...

Mitico. Questa me la rileggerò ancora, perchè leggendo avevo troppa voglia di proseguire e seguirti, rigo per rigo, nella genialità.
Ritorno.

clelia

Sandy Sciò esatto.

guarda guisso che a questi deficenti, gli ci vuole uno scossone, fidati, li conosco bene.

Sì, Sorcio: la verità è che ormai per me questa è gente strana: i lombardi (ma, come nei vecchi westerns, non è che ci siano i buoni da una parte ed i cattivi dall'altra, per cui distinguere per i foresti non è facile)... Ma una cosa è certa: mia madre è pàssa!! (sono figlio d'arte, modestamente)...

volevo andarci con in macchina a Caprera ma non avevo il permess...la prossima volta faccio il tuo nome

va bene, va bene...
dove vai in vacanza quest'anno?

... sguiss riflettevo ... dovresti aprire una saga ... "guiss alla ricerca della pietra verde" ... uno sorta di sguiss jones

Una sega del Guisso?? ORRORE!!!!

vedo che siete svegli pure di lunedì mattina, che fenomeni!

Massimo Guisso ha scritto:

Una sega del Guisso?? ORRORE!!!!

s A g a

... io nel mio piccolo digito da addormentato, come Lucio Dalla...

Massimo è qui che si fanno quelle mentali?

Anche mentali... Per Mammolina: mi hai sgamato, sono Sguinsy Jones, il polistrumentista e direttore di orchestra di colore!!

All'emiliane no? Possono però ridere ugualmente anche se non è loro dedicata? Io lo faccio

Ses troppu rogu!!!