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| | IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA | |
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+9Nico Mar sorcio Aldo Reina Massimo Guisso Daniela Micheli mammolina Penna Libera Luca Curatoli PDG Lunedì 13 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:19 | |
| Non posso dirtelo LaMar...lo dirò alla fine.
Sui dialoghi sono stato volutamente striminzito. Affrontavo un argomento delicato e per lo spazio a disposizione ho preferito scrivere l'indispensabile. | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:19 | |
| Cento punti in meno invece a Nocturna: "PDG scoltami: sei stata un bijoux " la trovo una frase alquanto lessiosa, inutile, dannosa all'economia del racconto odierno... Una frase fatta trita e ritrita, che nemmeno le obsolete cocottes uccise da Schillmann usavano più durante la II G.M. (che sta per guerra mondiale, e non per Guidi Mara, la parente di Jhonny Dorelli, eroico cantante della prima PDG: Punica Disatrosa Guerra)...
Ultima modifica di il 18/2/2008, 19:24 - modificato 2 volte. | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:20 | |
| Grazie Materdea Respiro meglio | |
| | | Nico Mar Star
Numero di messaggi : 2327 Data d'iscrizione : 25.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:22 | |
| - La penna del giorno ha scritto:
- Non posso dirtelo LaMar...lo dirò alla fine.
Sui dialoghi sono stato volutamente striminzito. Affrontavo un argomento delicato e per lo spazio a disposizione ho preferito scrivere l'indispensabile. no, no... non sono striminziti, anzi... intendevo proprio il contrario: meglio non dire troppo, nei dialoghi. Buona cena a tutti | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:25 | |
| Belin, mica per caso Sophia è silensiosa come una catalitica!! | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:26 | |
| Massimo vieni qui, questo è il posto che ti compete. Va bene che mi hai dato solo 5 euro per sostituirti, ma sono troppi: sono distante anni luce da te Vi ripasso la vera Pdg | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:37 | |
| - Massimo Guisso ha scritto:
- Cento punti in meno invece a Nocturna: "PDG scoltami: sei stata un bijoux " la trovo una frase alquanto lessiosa, inutile, dannosa all'economia del racconto odierno... Una frase fatta trita e ritrita, che nemmeno le obsolete cocottes uccise da Schillmann usavano più durante la II G.M. (che sta per guerra mondiale, e non per Guidi Mara, la parente di Jhonny Dorelli, eroico cantante della prima PDG: Punica Disatrosa Guerra)...
miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Corcordo con Guisso per la prima volta.... Noc è leziosa....leziosiossima....è veloce come una spider....sfuigge, sfugge, sfugge.... Clelia prendila.... Penna del giorno ma perchè parli al maschile??? |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 19:56 | |
| Per nascondermi meglio | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 20:08 | |
| Ma siete belli, belli!!! Pdg è arrivata la doppia carezza? Si, si... è arrivata.
c. |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 20:15 | |
| Volevo dire qualcosa sul dipinto che ci ha permesso di fantasticare.
E' un soggetto molto complesso. Se lo guardi dieci volte, sono dieci le volte che ci trovi qualcosa di nuovo. L'espressione indirizza al dolore, un dolore dignitoso. Gli occhi, per quanto socchiusi, sembrano schiacciati da un peso insopportabile che tuttavia sorreggono, lasciando intravedere una bellezza accecata dal destino. Il gesto avvia al silenzio, ma con una tale grazia (il braccio e le mani sono disegnate con plasticità sculturea) che dà un senso dinamico: come se, da un momento all'altro, quella mano dovesse abbandonarsi lungo il fianco per lasciare posto ad un sorriso amaro, ben più significativo del silenzio. Il corpo, poi, è attraversato dalle fiamme, dal vento, dal sole e dalla notte, gli abbinamenti cromatici sostengono l'interiorità di questa donna, che parla di dramma, di cose e fatti cui è meglio riporre il silenzio. Infine, la sfumatura a metà corpo, rende Sophia la metafora dell'esistenza, recando concetti di grande umanità. | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 20:16 | |
| Grazie c. mi sento già meglio | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 20:30 | |
| - Massimo Guisso ha scritto:
- Cento punti in meno invece a Nocturna: "PDG scoltami: sei stata un bijoux " la trovo una frase alquanto lessiosa, inutile, dannosa all'economia del racconto odierno... Una frase fatta trita e ritrita, che nemmeno le obsolete cocottes uccise da Schillmann usavano più durante la II G.M. (che sta per guerra mondiale, e non per Guidi Mara, la parente di Jhonny Dorelli, eroico cantante della prima PDG: Punica Disatrosa Guerra)...
Ma come, Guisso, non lo sai che io sono mooooooolto peggio che una cocottes?????? La PDG sa il perchè. A giochi fatti i misteri saranno svelati Nuc, viè qua che te... :acartoni513: | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 21:40 | |
| Seguirà il documentario: "L'urlo di Carmela" (sottotitolo: A piedi nudi nel parco. C'era una cicca accesa). | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 23:03 | |
| Volevo lasciare un ultimo saluto, ripongo la penna nell'astuccio e Vi ringrazio per il tempo che avete dedicato al mio racconto.
Ciao | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 23:07 | |
| Grazie a te, PDG. Lascia pure il vestitino che poi passiamo per la lavanderia. A domani. | |
| | | sorcio Star
Numero di messaggi : 2829 Data d'iscrizione : 08.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 18/2/2008, 23:08 | |
| Grazie a te PDG, a quando avrai un nome. ciao | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 19/2/2008, 00:04 | |
| Grazie dell'ospitalità e della simpatia, Pdg. Alla prossima.
clelia |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 19/2/2008, 00:40 | |
| - La penna del giorno ha scritto:
- @Alkimias
Ma no, per così poco. Addirittura nemico Hai dato il tuo giudizio in modo soggettivamente corretto. Per te è emotivamente piatto, giusto, per me è emotivamente passabile... E ti dirò che mi è piaciuto scriverlo e leggerlo
Chiedo venia, se in qualche modo il mio commento ti è giunto telegrafico e magari non circostanziato. Oggi mi sono persa altrove e non sono tornata molto spesso nel tuo post. Io, poi fra l'altro sono un po' fatta così. Magari a volte eccedo in un mare di parole ed altre taglio via in fretta. Ma sono io ampiamente imperfetta e se in qualche maniera hai vissuto la mia opinione come una critica me ne dispiace molto. Non lo era per niente; Ora un bacio e aspetto di vedere chi sei, poi ci beviamo un caffè insieme. Però paghi tu ! bye PDG |
| | | Almitra Newton Star
Numero di messaggi : 3776 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 19/2/2008, 09:51 | |
| Arrivo solo ora, con un giorno di ritardo (vergognoso, ma non per mea culpa), a commentare. So che non è indispensabile che si passi da tutti, ma per dovere di ospitalità... [più tardi leggerò quello di oggi, ché tra poco devo uscire] Non nascondo che ho incontrato un po' di difficoltà a collegare tra loro i vari paragrafi, soprattutto l'ultimo (dove parla il narratore?). Ma io sono 'antica' e amo la scrittura lineare perciò non si faccia caso a me! A più tardi con il racconto di oggi! Al. | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 19/2/2008, 09:52 | |
| Al, ma hai commentato il racconto di oggi o quello di ieri? | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 19/2/2008, 10:29 | |
| Penna ma non è chiaro che ha commentato quello di ieri?? cosa ci trovi di strano?? |
| | | Almitra Newton Star
Numero di messaggi : 3776 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 19/2/2008, 17:00 | |
| - Penna Libera ha scritto:
- Al, ma hai commentato il racconto di oggi o quello di ieri?
Volevo dire che, mentre mi sembra che nei primi due paragrafi sia Carlo, a parlare, nell'ultimo... si parla in terza persona, perciò è il narratore... è questo che mi ha lasciato perplessa. O forse non ho capito? (può essere e me ne scuso). Al. | |
| | | Aldo Reina Top
Numero di messaggi : 411 Data d'iscrizione : 10.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 23/2/2008, 09:38 | |
| Ti chiedo scusa in anticipo Pdg, spero di non irritarti. Rileggendo i commenti mi sono permesso di rivisitare il tuo racconto, sono stato stimolato da un analogo esperimento fatto da Pier su "Attesa", un brano di Gocciadisplendore. Ripeto: è solo un esperimento. Spero che alla fine vorrai esprimermi un parere, qualsiasi, anche il peggiore. Il Silenzio di Cristina
Io lo seguivo a qualche passo di distanza, ormai conoscevo le abitudini di Antonio, non riusciva a stare fermo un minuto e si destreggiava nella confusione come una sardina in migrazione. Viceversa io ero in piena frenesia d’impaccio, attorniato com’ero dalla calca dei visitatori. Antonio mi aveva telefonato la sera prima chiedendomi di accompagnarlo a Palazzo Omodei Migneco per un mostra di pittura. “Vieni Carlo” mi esortò con un’intonazione da supplica “Valentina presenta alcuni quadri e ci tiene alla tua presenza”. Perplesso accettai, ma non immaginavo che mi avesse invitato proprio per il giorno dell’inaugurazione. Sembrava che tutta la popolazione di Augusta si fosse radunata all’ingresso del palazzo seicentesco. Mi sentivo soffocare nella morsa di tutta quella gente che mi trascinava a passo di formica lungo il corridoio che portava alle sale della galleria. Sentivo un gran caldo e non riuscivo nemmeno ad asciugarmi il sudore che mi colava dal viso. Ero stretto da una parte fra le morbide forme di una donna di almeno cento chili e dall’altra da un vecchio segaligno dalle ossa appuntite, che ad ogni piè sospinto mi affondava nel fianco un gomito acuminato come un coltello. La gente davanti sembrava non camminare, mentre dietro spingevano provocando un’onda d’urto. La grassona, con vorace sfacciataggine, non disdegnava di appoggiarsi languidamente sulla mia spalla, aspergendomi gli insopportabili olezzi dei capelli freschi di tintura. E, come se non bastasse, ogni tanto mi lanciava uno sguardo appassionato supportandolo con sospiri di pesante allusione. Per fortuna la mia mole si slanciava oltre i miasmi della signora in calore, e mi permetteva di attingere quel poco di ossigeno caldo sopra la schiera di teste. Avevo un’ampia panoramica, altrimenti non avrei resistito. Il gran ciarlare mi sbatacchiava il cervello, mi stremava il pensiero che gridava senza speranza “State zitti!”. In quel trambusto, d’un tratto, riuscii a sentire la voce baritonale di Antonio che mi chiamava a squarciagola “Carlo, sono qui”. Agitava il braccio come un indiavolato e ripeteva all’infinito “Sono qui, Carlo.” ”L’ho capito, t’ho visto” cercavo di trasmettergli annuendo con il capo, mentre tutti mi guardavano con dei risolini beffardi “Benedetto Iddio, dammi il tempo di arrivare”.
“Bellissimi quadri, Valentina, complimenti” “Grazie, Carlo. Tenevo al tuo giudizio”. In verità non vedevo un granello di nesso logico nei quadri di Valentina. Lei era tutta presa a spiegare al popolo di visitatori, stazionante nel suo angolo pittorico di nove metri quadrati, che il surrealismo astratto le aveva consentito di esprimere la sua interiorità artistica, e annaspava a spiegare, nella generale incomprensione, come i valori simbolici di occhi e teste, e strani mostri, avessero un preciso significato onirico, e come l’arte del segno, del disegno, dei colori e della figurazione irreale dei soggetti, affrancandola dai canoni estetici classici, la sospingesse verso la fantasia dell’inconscio attraverso una definizione segnica dal carattere allucinatorio. Antonio era sparito e la noia cominciava ad esaltarsi in tutte quelle spiegazioni astruse. Vidi uno spiraglio di luce. Con disposizione furtiva riuscii a disimpegnarmi dalla confusione e stavo per ripercorrere felicemente la via dell’uscita, quando vidi di sottecchi un quadro. Rappresentava una donna di cui conoscevo lo sguardo. Come ipnotizzato, mi avvicinai al dipinto e lo guardai con apprensione. Ero turbato, non poteva essere lei. Lessi la targhetta. “Il silenzio di Sophia” di Pinina Podestà olio su tela 40X60, 1995. Sophia, non era il suo nome. L’anno corrispondeva, 1995, e quel viso era il viso di Cristina. La paura mi prese di colpo, i fantasmi ricominciarono ad emergere. Staccai lo sguardo dal dipinto e scappai via.
*** “Cristina, siamo ancora giovani, non mi sento ancora preparato per…” “Non ti chiedo di sposarmi. Non travisare e non fare il bambino. Ti sto chiedendo di prendere una decisione.” “Non faccio il bambino, solo che non mi aspettavo una gravidanza, mi avevi detto che avevi preso tutte le precauzioni e adesso, adesso, sono confuso.” “E’ successo, Carlo, non so nemmeno io come, ma è successo. E mi accorgo che non mi ami abbastanza. Non mi ami. Sono stata una stupida a non capire che volevi solo divertirti.” “Ti sbagli, come puoi dire una cosa del genere. Io ti amo…” “Non toccarmi, stai mentendo, lo sento.” “Ah, la pensi così? Fai come credi. Siamo lontano da casa, ancora universitari con tante cose da fare per il nostro futuro, quasi non ci conosciamo, tu di Caltanissetta, io di Augusta, siamo persino distanti come mentalità. Come facciamo a dirlo alle nostre famiglie, dobbiamo rinunciare a tutto?” “Solo scuse, queste sono solo scuse. Mi sembra di vederti per la prima volta. Come sei veramente. Vigliacco! Non voglio più niente da te, io non rinuncio al bambino, vai per la tua strada, ti lascio in compagnia del mio silenzio.” “Aspetta, Cristina, fermati, dove vai?” “Ssshhh, solo il silenzio!”
***
Non riesco a sradicare dalla mente l’ossessione di quella scena. Anche adesso, a distanza di tredici anni, sento dentro il fuoco dell’angoscia, la stessa angoscia che mi ha massacrato per tanti anni, come se il tempo non fosse trascorso. Rievocando quel gesto mi sento un verme, e quegli occhi, cosi penetranti e affranti, marchiano ancora il tradimento e il mio cinismo. Il gesto di Sophia, in quel dipinto, è identico a quello di Cristina, lo stesso gesto che ha paralizzato ogni mia reazione. Il silenzio ai sentimenti, nei sentimenti. In quel gesto rivedo lo struggimento e il dolore dignitoso di Cristina, gli stessi occhi che ricacciavano dentro le lacrime con l’orgoglio dell’innocenza. Il silenzio che ha messo a tacere la mia vita. Cristina mi manca. Mi manca il suo corpo, il suo sorriso, la sua allegria, il suo amore. Mi manca mio figlio. Adesso tutto è avvolto nel silenzio, nei mormorii assillanti del mio deserto interiore, nella stupida e avventata sordità della mia giovinezza. Da quel giorno l’ho cercata disperatamente, il silenzio mi ha svelato che l’amavo, e quando finalmente sono riuscito a sapere, a trovarla, il silenzio si è per sempre chiuso alla speranza di una parola.
E' pomeriggio inoltrato, sono ancora in tempo, m’incammino per Via Roma. Devo rivedere Sophia, quel quadro mi smuove le viscere, è dipinto con i colori accesi delle mie colpe. E' la mia unica speranza, anche se tutto ormai si è compiuto. In quel quadro posso ancora udire la voce della mia Cristina. E nel silenzio immaginare il sussurro lontano di un perdono impossibile.
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 23/2/2008, 12:28 | |
| Riletti entrambi. Qualche correzione qua è là è vero ci voleva... come del resta, con il senno di poi, tutti i brani vorrebbere sempre una - seppur minima - revisione. Decisamente piaciuto tanto il terzo blocco del brano rivisto in prima persona. Continua così a mantenere la naturalezza narrativa che si evince forte e chiara sin dall'inizio del brano. Molto bella e maggiormente esplicativa questa parte aggiunta " Il silenzio che aveva messo a tacere la mia vita. Cristina mi mancava. Mi mancava il suo corpo, il suo sorriso, la sua allegria, il suo amore. Mi mancava mio figlio." E il passaggio liquidato con l'affrettato "Il silenzio che l’aveva oppresso per anni nei mormorii assillanti del suo deserto interiore." si arricchisce decisamente trasformato in "Cristina mi mancava. Mi mancava il suo corpo, il suo sorriso, la sua allegria, il suo amore. Mi mancava mio figlio. Adesso tutto era avvolto nel silenzio, nei mormorii assillanti del mio deserto interiore, nella stupida e avventata sordità della mia giovinezza." Bravo Aldo, Se io fossi la Pdg ti sarei grata di questo lavoro di cesello. Forse sarai citato in tribunale solo perchè hai aggiunto un anno di età al protagonista (la Pdg ha fatto passare dodici anni, non tredici) ma certo arriverete ad un concordato. Piaciuto il tuo lavoro! (Ma appena svelati nomi e titoli ...rimboccati le maniche! ehehe)
Adesso aspetto di leggere il pensiero della Pdg.
clelia |
| | | Aldo Reina Top
Numero di messaggi : 411 Data d'iscrizione : 10.01.08
| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA 23/2/2008, 12:52 | |
| Ho fatto un semplice calcolo aritmetico: 1995 - 2008 Come se la mostra fosse tuttora aperta. Tanto so che l'Autore (se mi va bene) primo o poi m'uccide Grazie per la puntualità dei tuoi appunti, sempre incisivi e attenti, in effetti ho aggiunto piccole cose che tu hai subito notato... Se ci metti una buona parola forse la Pdg si limita soltanto a torturarmi E visto che non ho speranza di sopravvivere, vado ad aggiustare nella bozza sperimentale i predicati verbali. Metto tutto al presente e aumento il pathos... Perdonami Pdg | |
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| Titolo: Re: IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA | |
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