IL SILENZIO DI CRISTINA - ALDO REINA

Aldo, ma la parte dialogata (non capisco se ti piace o meno) a me pare molto esplicativa, con pochi paragrafi la PDG ha reso perfettamente lo stato d'animo dei due in quel momento drammatico di scelta.

Giornata di merdassa anche qui a Genova!! Ma tu, Aldo, di dove sei? O ci fai?

ciao a tutti !
sono di corsa ultimamente.
Stampo il brano poi, ritorno
ammazzateo, è tanto !

passato bene la domenica ?

Ciao Dolce Alkimias....
Io al freddo e al gelo, dalle tue parti?

Ma come, Massimo, non sai chi sugnu di Paliermo, ahh???
Siculo di razza nurmanna je sois e discendensa spagnola. Poi ho il profilo latino, la testardaggine greca, la passionalità araba... insomma, più bastardo di così non si può

IN RISPOSTA A NOCT:

eh eh no, qui piove e grandina

C'è un freddo da morire anche qui. Staiu murennu du friddu.

Cosa sono, le previsioni del Colonnello Bergnocca??

ahahahah

Reina ride al mero scopo di riloggarsi col suo nick originario...

Mister Reina, gradirei un suo commento.

@selva
del passaggio in terza persona me ne sono accorto dopo aver finito di scrivere il racconto. Ed ho capito che questo è un mio limite. Le parti più delicate in un racconto riesco a scriverle solo in terza persona. Ho più libertà di movimento. Altrimenti diventano poesia. E non era il caso

Minchia, Aldo, sei meglio di Brachetti!!

permesso? chi fa il caffè?

La perdono Signora Pdg.
Ma il caffè lo fa lei, vero?

c.

Pèrdono, ci vuole l'accento: sennò sembra la cansone di Tissiano Ferro...

Ma se ci perdiamo la Penna... chi ci fa il caffè dopo?

Ciao PDG e buongiorno a tutti.
Ho letto di gusto, e fin dall'inizio mentre leggevo pensavo :
Bene questo e' un racconto che non devo rileggere, e neanche cercare.
E' buona l'idea del trabocchetto, infatti le prime battute mi portavano ad un pezzo diverso da quello che mi è rimasto, lo stesso effetto forse che ha il protagonista, scaraventato in un dubbio madornale passando dalle leggerezze e le finte noie.
Ecco forse qua, il panico non e' perfettamente palpabile, manca l'urlo dell'immediatamente dopo, in quell'attimo e' il silenzio e anche la paura, in questo passaggio mi manca tanto il senso materiale, adesso ha un figlio, le paranoie della coscenza non possoo prevaricare una presenza, neanche se silenziosa fino ad ora.
Poi il resto continua come deve continuare.
Nell'insieme lo trovo spettacolare, per come hai risolto i vari passaggi obbligati, quasi per caso capitano,senza pesare sulla narrazione, che è pulitissima e incisiva, risaltando di immagini solo quelle che servono. Concordo su quelle parole, unici corpi estranei in un omogeneo e adeguao ai personaggi, parlare.
I miei complimenti veri. bravo.

Anche su càpitano ci vuole l'accentassione, sennò sembra Schillmann!

Buongiorno Penna del giorno e buongiorno a tutti.

Letto tutto d'un fiato sino alla fine.Mi piace la scrittura che si sfalsa in piu
piani, rendono il racconto piu vivo e molto interessante.
Nella struttura del racconto, secondo me, il ricordo di quella giornata per agganciarsi all'occasione della vista del quadro, cioè tutta la prima parte, dovrebbe essere accorciata. Il riferimento all'amica pittrice e alla sue spiegazioni sulla sua arte nulla aggiunge al nucleo del racconto.
Bello invece il raccontare della calca, degli odori o dei lezzi, della confusione
per fare da anticamera al quadro che riporta indietro nella memoria come un flash back.
Anche qui un silenzio sulla decisione di una vita che nasce.
Il silenzio può essere davvero tante cose e ognuno di noi l'ha interpretato alla sua maniera.

Mi accorgo che le figure degli uomini ne escono un pò troppo malconci dai nostri racconti, o siamo in troppe donne cattivelle a scrivere o ci piace fare degli uomini delle persone che devono farsi perdonare.

Piaciuto il finale in poche righe.

Minchia, sito di sicùle è questo!! (sorry: sìcule).

eeheheheh Massimo uno di questi giorni ci mettiamo a scrivere in dialetto e allora apriti cielo....

Cara PDG se ignori le considerazioni, sembra tempo sprecato. .
Il tuo racconto è una checca. Ecco.

La penna del giorno ha scritto:

SAVONA, volevo dire... che loccolocco
e mi piace Ivan Fossati.
Massimo, mica è facile imitarti, anzi è impossibile
Sai che faccio? Me ne vado dietro la lavagna, e non pallopiù per tutto il giorno in silenzio

eh no in silenzio no Penna del giorno, se no chi se li prende i dolcetti del giorno?

Màh.... Qui gatto ci chiava!!!

Massimo Guisso ha scritto:

Màh.... Qui gatto ci chiava!!!

Cioè Guisso?'' non dirmi che anche questo è tuo....