Nel sonno e nella veglia incontrollabili
conto i singhiozzi di una stella
C
a
d
o
n
o
dal manto sottile
di un riflesso lunare
dentro ai miei occhi
dove il nulla non è mai silenzio
quando e mentre muore
l’ultimo battito di un sogno
dove la domanda non soffoca
quando e mentre inerme
si compie una risposta
C
o
l
p
o
a un’illusione troppo vera
nel vuoto millimetrico d’abisso
di un vortice d’ombre prima o poi
a bersagli futili
di traguardi frammentati
nel sonno annoiato senza sogni
Se smetto di contare
un grido blando
invoca l’esistenza
Non basta
la poesia del mondo
a salvare l’impeto d’un volo
soffocato tra i veli della notte
in una scia buia
senza scampo