Confesso
se l'avessi fatto apposta
a mettere il cuore
davanti alla porta di casa
lasciando che gli spifferi
quelli che da sottecchi
colpiscano la mente
[e resti immobile
incapace di ridere
o piangere]
confondendo parole a stelle
troppo alte
per essere vissute
ecco,
se l'avessi fatto apposta
a guardare fuori da me
con la leggerezza che poco m'aggrada
quell' ebrezza perduta
in poesie di scolastica lettura
e che noia
a tal punto da costringere mia madre
in notti illuminate di neon freddo in cucina
per quel testo che si rifiutava d'essermi memoria
[quanto vorrei tornare indietro
e lasciare che lei avesse più tempo
più tempo per un sorriso]
era trascinato il suo seguirmi
a tal punto che i miei occhi
tracimando
non le davano più ragione
ho pescato nel torbido
[e questo confesso]
cecando l'involontaria via
che conduce al cuore
una parola si fa strada
e un'altra la rafforza
ma adesso vorrei lasciare in sospeso,
come sanno fare scrittori di poche speranze
un ammonticchiare di puntini
che poi il resto lo scrive chi legge
..............................................................