E’ mistero il desiderio di te.
Fotogrammi sconnessi di giorni,
come un film surrealista in bianco/nero
scorrono veloci nella corrente
di un tempo che fu intenso
di focacce e gelati stracciatella.
Giro armonico che iniziava
in alto sulla baia e finiva più in su,
col nostro respiro unico, ansito
fratello del vento romanzo di noi.
Naufragano i pensieri in questo
cielo di calce affogato di sole
e l’attesa diventa agonia
di parole che si sfaldano in sillabe,
petali triturati dallo scorrere dei minuti
e delle ore e dei giorni, tra albe e
tramonti simili ai tagli sulle tele
bianche di Fontana.
E’ mistero il desiderio di te.
11 maggio 2009