Al ritorno dalla campagna di Russia
uomini piuma con zampe d’elefanti
trascinavano fardelli di piombo
e i morti nella neve,punti d’inchiostro
a pause di bufere
-I corvi,canarini di tenebre
felici gracchiavano abbondanza
di tanti insetti incollati a bianca pece
-Così raro il sole che i cani ignari
li doppiasse ombra,tentavano di scoparsela
-Tornavano sconfitti,non valevano una pallottola,
carni avvolte da stracci,all’amo di pensieri
verso puzzle d’animali in Patria stalla
-Superstiti a cottimo nel viaggio
dispersi a dimenticanze in atto,
eroi dell’inutile,ingombri e sorprese
a cuori in pace,fuori catalogo nella storia
-Tuttora il fiume Don canta la canzone trappola
e in certi punti increspa al cumulo scarto d’ossa,
aspetta ancora si dia nome di valore al suo pasto
considerato avanzi da vincitori e sconfitti
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Da:Avanguardie Irriverenti
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