Le grandi pulizie del giovedì

A Pesaro il giovedì e' giorno di chiusura pomeridiana per i negozi d'alimentari.
Per me è giorno di grandi pulizie.
Non sono una casalinga disperata; la mattina esco senza rifare il letto, anche perchè alzarmi e svegliarmi non sono due azioni contemporanee (e nemmeno direttamente proporzionali), e sprimacciare un cuscino dormendo non è niente facile.
Se la sera non mi va di lavare i piatti li lascio a far compagnia al lavandino, ed io riesco ad addormentarmi tranquilla senza troppo angustiarmi, anzi senz' angustiarmi affatto, ma una volta alla settimana la casa ha bisogno di cure particolari, me ne rendo conto e me lo impongo.
Oddio, gli ultimi due giovedì sono saltati per ragioni importantissime e vitali che ora non riesco a ricordare, perciò oggi mi tocca.

Appena tornata dal lavoro mi cambio ed indosso i panni di Mastro Lindo: maglietta extralarge, pantaloni già macchiati di candeggina e ciabatte modello "nonindossateledavantiavostromaritoecosìcheimatri- monifiniscono".
Mi armo convinta, soprattutto rassegnata,di scopa, stracci e bastone e commetto il primo madornale errore: mi collego su youtube per scegliere la musica adatta all'occasione.
Autonomamente il pc apre una playlist di Guccini e comincia a suonare.Tutto da solo, giuro!
Già che ci sono do' un'occhiatina ai messaggi. La prima ora e mezza vola così, finchè la scopa cade, come dotata di vita propria ed attira la mia attenzione. Ah già, le pulizie!
Cominciamo.

A questo punto commetto il secondo e fatidico errore: decido di dedicarmi allo spolvero degli scaffali dei libri. E' tanto che non lo faccio di "fino" e sicuramente se non trovo ragnetti che costruiscono centri commerciali con le loro tele eteree, è solo perchè all'ora di pranzo vanno in pausa pure loro.
Con cura ed attenzione poggio sul tavolo gli intonsi, pur se pluri_letti libri di Jasmine, mia figlia. Non un'orecchia o una macchia rovina la perfezione di quei tomi.
Passo ai miei che raccontano ben altre storie.
Sorrido pensando che sono stati in zaini schiacciati a forza, letti su spiagge che hanno insabbiato le loro pagine, sottolineati, maltrattati, prestati, perduti e ritrovati.
Sono i miei libri e li amo.
Le facce degli autori, così spesso citati in varie occasioni, mi guardano a volte dalle copertine, altre dai retri di alcuni di loro. Mi paiono quelle di vecchi amici.
Tra le righe imparate a memoria fanno capolino foto ingiallite che riaprono improvvisamente cassetti della memoria chiusi da tempo, in ognuno di loro ritrovo un pezzetto di me e se li accatastassi uno su l'altro, questi vecchi libri, potrei raccontare la mia storia.

Mi riscuoto e mi guardo intorno, comincia a fare buio ed è pieno il portacenere che ho messo sul pavimento durante questo viaggio a ritroso nel tempo.
La musica tace ed io non me sono nemmeno accorta.
Non solo non ho nemmeno cominciato a pulire, ma il salotto è invaso da libri aperti ovunque che sembrano guardarmi sorridendo ironici. Altro che Mastro Lindo! Ho aggiunto confusione alla confusione.
Adesso inizio. Devo mettere a posto tutto. Me lo ero ripromessa.
Adesso....che parola categorica.
Prima devo raccontarvi una storia , altrimenti mi scappa di mente.
Pulisco dopo!

Brava!
Ad aver aperto per noi quei libri.
Ad averceli fatti vedere, con le sue orecchie.
Lascia stare mastro lindo, ci sono cose che non hanno prezzo e la polvere... può attendere...

http://www.inpuntadipenna.org/in-punta-di-tutto-f29/un-libro-e-t7917.htm

anche qui ci sono libri...

corro a vedere!

http://www.inpuntadipenna.org/in-punta-di-prosa-f1/memorie-di-una-tossica-t410.htm?

e poi passa qui: questa è la mia distrazione, ahimè...

Sì sì, così si fa.
Le case sono come gli abiti, o le scarpe. Servono per la vita, non come ragione di vita.
Mi piace questo tuo descrivere l'astrazione che ti piomba addosso quando meno te l'aspetti, praticamente sempre.
Siam sognatori, e ci volete lasciare in pace?
Se lo trovi, e nel caso non l'avessi ancora letto, ti suggerisco Firmino, di Sam Savage che potresti anche trovare all'Ipermercato (in edizione economica della Einaudi), un libro che parla di altri libri e non solo.

Io l'ho letto, Firmino. E mi è anche piaciuto tanto tanto tanto tanto...

Forte vero?
ha un sapore, come dire, da vecchia America che chissà se ci sarà più da qualche parte della sconfinata... America.

Sì. Pensa, Piero: un libricino nato come tanti, tantissimi altri ma con una intuizione geniale che lo ha portato a vincere un primo premio nazionale in America e, da lì, nel mondo...

Olà, Anna Maria, ma questo pezzo lo hai scritto tu od io? come vedi sono qua a leggerti e i piatti sono in cucina ad aspettare. Non mi frega niente, aspetto che i sensi di colpa arrivino al livello giusto poi si vedrà. Penso proprio che ci siano priorità nella vita, e fare le faccende non è una di quelle. Il mio vero lavoro è leggere libri, approfittare di tutte le offerte speciali ( se il libro mi interessa) e creare la mia personalissima costellazione di personaggi a cui ho prestato l'anima. Ti riconosco, sorella.

Ma che bella pagina!
Scritta con dolce ironia, si legge con piacere e ci si identifica con un sorriso.

GeF ha scritto:

Forte vero?
ha un sapore, come dire, da vecchia America che chissà se ci sarà più da qualche parte della sconfinata... America.

Sarà il prossimo che leggerò....Grazie!!!

divagazioni laterali ha scritto:

Olà, Anna Maria, ma questo pezzo lo hai scritto tu od io? come vedi sono qua a leggerti e i piatti sono in cucina ad aspettare. Non mi frega niente, aspetto che i sensi di colpa arrivino al livello giusto poi si vedrà. Penso proprio che ci siano priorità nella vita, e fare le faccende non è una di quelle. Il mio vero lavoro è leggere libri, approfittare di tutte le offerte speciali ( se il libro mi interessa) e creare la mia personalissima costellazione di personaggi a cui ho prestato l'anima. Ti riconosco, sorella.

AVE A TE SORELLA! EHEHEH BELLO SAPERE DI NON ESSERE L'UNICA...CASALINGA DISTRATTA!

mariovaldo ha scritto:

Ma che bella pagina!
Scritta con dolce ironia, si legge con piacere e ci si identifica con un sorriso.

arrossisco...grazie di essere entrato un momento a casa mia.