Cara,ma non come prezzo
ma di affettività sincera
vorrei esserti necessario
come il manico alla zappa,
provare stessa gioia d’asino
che a sera stanco rientra in stalla
-Fruscìo di grano in caduta al sacco
le tue parole sussurrate,
tuorlo d’uovo i tuoi occhioni
stupiti dal pollame che copula
e due pomodori alle mascelle,l’imbarazzo
-Spesso in sogno m’appari
furba gallinella sfuggente
che lascia piume tra mani deluse
si perdono nel vento rapace
e io vuota damigiana insultata
da ubriaco squattrinato
-Con sovrumani sforzi
ho rastrellato queste metafore
a dichiararti immenso amore,
mi concedo in accesa speranza
che un giorno appena lontano vicino
possa esserti io secchio
emergente al pozzo a dissetarti
in estate torrida
-Baci,abbracci e poi si vede,
in scongiurato non recapito di missiva
tuo devoto... Puleggia Girolamo
fu mastro Liborio
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Da:Destini E Presagi
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