L'OMBRA - ANNAMARIA GIANNINI

Molto bella: sottilmente erotica, anche nei passaggi più espliciti, intimistica, sofferta, profonda e coinvolgente.
I pezzi seguenti mi sono piaciuti particolarmente:
"...Ricordo il camino acceso che giocava d'ombre sui muri ed ogni pensiero intrappolato nella carne e nel calore e nella pelle che cercava altra pelle..."
e:
"...Ridevamo mentre facevamo l'amore io e te, complici e grati di quella perfetta connessione di anima e sensi, e di quella completà libertà di intenti. Eravamo liberi di chiedere e felici di dare, e riuscivo a guardare i tuoi occhi mentre mi penetravi. Mi sentivo il fodero perfetto per la tua spada e mi stupivo di averti trovato, felice d' aver risposto al tuo richiamo..."

La telefonata della moglie, triste contrappunto a quella parentesi felice e sensuale, riporta alla grigia realtà di un rapporto coniugale che si intuisce scialbo, abitudinario e privo di slanci.

Complimenti Pidiggì, concordo con Martino: "il tuo è uno dei migliori racconti di questa tornata".
A presto e di nuovo congratulazioni!

Chissà perché i racconti più erotici sono quelli che meno lo sono, questo è uno di quelli. Delicatezza e saudade contraddistinguono la narrazione odierna, le sfumature di ordine morale non inficiano assolutamente, perché non è di morale che si tratta ma bensì di dignità.

Apprezzato.

____nat

Eccomi di ritorno...
Splendido pezzo.E non dico altro
Bravissima.

Daniele

L’innesto della frase obbligata è pratico ed efficace.
L’inizio confidenziale mi era piaciuto molto. Poi, il rivolgersi a un lui in particolare, quasi in tono epistolare, m’è piaciuto meno.
Poi la telefonata che rompe felicemente la parte centrale (la più prevedibile) e il finale, di cui mi piace molto tutto, ma mi convince poco quel: non t’amavo ... amico mio. Mi convince poco nel senso che mi pare a metà tra il superfluo e lo stonato. Inizialmente lei sembra fare un resoconto da donna tutto sommato vissuta (da cui il superfluo), e anche un minimo nostalgica (“la strada per il mio cuore...”) di un sentimento( e/o relazione) più profondo. Per questo il non ti amavo ma mi piaceva far l’amore con te mi è sembrata una frase poco indovinata, oltre che un po’ vuota.
Dunque le parti che ho preferito sono quelle più a cuore aperto. La parte più strettamente erotica è garbata, forse non originalissima (però spada/fodero mi piacque), e in parte compromessa dall’epistolarità (è solo una mia idiosincrasia: detesto lettere, diari, memorie e simili).

Mario Malgieri ha scritto:

E' un bellissimo racconto, senza etichette: intimistico, erotico, epistolare... bellissimo e basta.
Credo si senta un poco il tuo tentativo di calcare la penna sul versante del sesso, il racconto vivrebbe benissimo lo stesso anche senza termini espliciti, ma è una "Lei" che scrve a un "Lui" senza intenzione alcuna di inviare quella lettera, scrive a se stessa, e a se stessi si può dire qualunque cosa. Incluso raccontarsi la bugia che quello non era amore. Non poteva esserlo, vista la situazione, e certo nell'intimità dei loro incontri se lo sono detto chissà quante volte. Ma allora l'amore cos'è, se non quell'insieme di sensazioni, slanci, gioia di darsi e di dare, complicità, felicità nel gustare i momenti che la vita ci concede?
L'amore senza sesso verrà, forse, nell'autunno di una coppia, e terrà loro caldo nell'inverno. Ma nella pienezza dell'età migliore, Amore e Sesso tendono a confondersi, unirsi e compenetrarsi proprio come gli amanti. Amanti, ma non è un participio del verbo "amare"?
Un sincerissimo applauso.

Grazie Mario. Si, i termini espliciti usati nel raccontare il sesso sono intimi, senza frange, proprio come una donna li racconta a se stessa.Cos'è l'amore è impossibile definirlo. Il raccontarsi che non era amore forse serve alla protagonista per uscire prima dal groviglio che era quel rapporto per lei. Bellissimo ma che andava contro a qualcosa in cui lei cuicredeva. Ed ad una certa età non è facile cambiare, e nemmeno auspicabile, se fino a quel momento con se stessi si è avuta una tranquilla convivenza basata sul rispetto.Contenta che ti sia piaciuta orso!

Susanna Costa ha scritto:

Ciao PdG. Bella pagina. Tutta da leggere e rileggere. Gli squilli dei telefoni sanno essere devastanti. O appropriati, chissà. Meriti un diecipiù. Un applauso anche da me.

Devastanti o appropriati?
Chissà...certo è che il cellulare a volte sarebbe meglio lasciarloa casa.Un pizzico di nostalgia,
un vestito nuovo da indossare e la consapevolezza che se in quella casa pitturata dallo squilo ci saranno ombre domani non sarà a causa sua. Questo basta alla protagonista.
Grazie anche a te Susanna. Non so se davvero meritati ma i vostri battimani mi fanno un immenso piacere.Sono davvero contenta!

Martino Giusti ha scritto:

Buon giorno

Galeotto fu il trillo... Una quasi confessione questo racconto scritto, a mio parere, con garbo "erotico" che comunque va oltre una semplice storia di letto. Qui è l'introspezione a portare a galla il ricordo ancora vivo di amplessi appaganti su tutta la linea. E' difficile dire se la protagonista NON amasse davvero il suo amico. "Prendo la penna e scrivo di noi, ora che non siamo più niente e posso trasformare in parole il calore che mi hai regalato in pomeriggi di fuoco" In questo passaggio sembrerebbe di no. Il ricordo preciso delle esplorazione linguomanuali e dei suoi baci e il fare all'amore gioioso "complici e grati di quella perfetta connessione di anima e sensi" cos'è tutta questa tempesta di sensi? Sesso e solo sesso? Qualcuno (Sergio) ha in qualche modo "sollevato" una questione morale "cioè di trovarsi bene nel "fare" una cosa e poi pentirsi di averla fatta, per un motivo morale che andava soppesato comunque prima..." Mi chiedo se sia umanamente possibile "soppesare" la passione che tutto travolge come l'onda del porto portando via morali e tabù in quella sua totale incontrollabità che ci fa diventare ciò che siamo veramente ad di sotto delle convenzioni culturali, civili eccetera: "animali" in perfetto connubio con la natura che non ha morali, semplicemente E'.
Sei stata bravissima PDG il tuo è uno dei migliori racconti di questa tornata.
Buon cammino a tutti.

Anche qui non posso che ringraziare del commento e prendere atto di essere riuscita a trasmettere quello che volevo.
Non sa nemmeno la protagonista se fosse amore o no. Preferisce raccontarsi che, in fondo, non lo fosse davvero. E' più semplice guardare avanti.E' più semplice lasciarsi alle spalle una storia che fino a che è durata l'ha fatta sentire donna come era tanto che non le capitava. Ma fare i conti senza l'oste non si può.
Purtroppo no. Mannaggia ai cellulari!

La penna del giorno ha scritto:

Susanna Costa ha scritto:

Ciao PdG. Bella pagina. Tutta da leggere e rileggere. Gli squilli dei telefoni sanno essere devastanti. O appropriati, chissà. Meriti un diecipiù. Un applauso anche da me.

Devastanti o appropriati?
Chissà...certo è che il cellulare a volte sarebbe meglio lasciarloa casa.Un pizzico di nostalgia,
un vestito nuovo da indossare e la consapevolezza che se in quella casa pitturata dallo squilo ci saranno ombre domani non sarà a causa sua. Questo basta alla protagonista.
Grazie anche a te Susanna. Non so se davvero meritati ma i vostri battimani mi fanno un immenso piacere.Sono davvero contenta!

Li meriti veramente tutti.

Rosalba Signorello ha scritto:

Quasi un destino di solitudine ripercorso dall'anima di chi, pur con la gioia del godere, incontra solo figure che poi scompaiono. E se e come scompaiono spesso va al di là di considerazioni morali ma si inseriscono semplicemente nel tessuto di quel destino. Questo mi hai comunicato, questo cerco di restituire come piccolissima riflessione filosofica sull'esistenza. Credo molto nel Fato. Credo molto anche nell'Arbitrio. Come la mettiamo, è questione sofferta e personale. Come la mette la protagonista, lo capisco e condivido fino in fondo. Complimenti, pur se un po' avulso dal restante sviluppo - e quindi auspicabilmente da integrare di più - il cammeo erotico.

Ciao Rosalba. Anche il tuo commento mi dà la piacevole sensazione di essere riuscita a comunicare quel che volevo con uno strumento per me nuovo, quello della narrativa. Che poi non riesca mai del tutto a prescinderla da me stessa è un limite che cercherò di superare.
Anche io credo nel Fato, ma lo attraverso sempre decidendo io come.

Sesso - amore - sesso.
C'è amore nei protagonisti, non solo un rapporto clandestino, ma c'è anche la realtà di un matrimonio.
C'è la solitudine di una fine, non cercata.

Brava PdG

Claudio Esposito ha scritto:

Molto bella: sottilmente erotica, anche nei passaggi più espliciti, intimistica, sofferta, profonda e coinvolgente.
I pezzi seguenti mi sono piaciuti particolarmente:
"...Ricordo il camino acceso che giocava d'ombre sui muri ed ogni pensiero intrappolato nella carne e nel calore e nella pelle che cercava altra pelle..."
e:
"...Ridevamo mentre facevamo l'amore io e te, complici e grati di quella perfetta connessione di anima e sensi, e di quella completà libertà di intenti. Eravamo liberi di chiedere e felici di dare, e riuscivo a guardare i tuoi occhi mentre mi penetravi. Mi sentivo il fodero perfetto per la tua spada e mi stupivo di averti trovato, felice d' aver risposto al tuo richiamo..."

La telefonata della moglie, triste contrappunto a quella parentesi felice e sensuale, riporta alla grigia realtà di un rapporto coniugale che si intuisce scialbo, abitudinario e privo di slanci.

Complimenti Pidiggì, concordo con Martino: "il tuo è uno dei migliori racconti di questa tornata".
A presto e di nuovo congratulazioni!

Già...la telefonata.
E la fuga da quel rapporto di cui la protagonista non avreebbe voluto conoscere il colore.
Grazie anche a te per l'apprezzamento.


zi, zi, fare l'amore davanti al camino regala un'atmosfera davvero magica! Soprattutto se fuori nevica! Adesso c'è il camino, la neve, mannaggia, niente spada! Mi consolo con un bicchiere di vino và!

La penna del giorno ha scritto:

Rosalba Signorello ha scritto:

Quasi un destino di solitudine ripercorso dall'anima di chi, pur con la gioia del godere, incontra solo figure che poi scompaiono. E se e come scompaiono spesso va al di là di considerazioni morali ma si inseriscono semplicemente nel tessuto di quel destino. Questo mi hai comunicato, questo cerco di restituire come piccolissima riflessione filosofica sull'esistenza. Credo molto nel Fato. Credo molto anche nell'Arbitrio. Come la mettiamo, è questione sofferta e personale. Come la mette la protagonista, lo capisco e condivido fino in fondo. Complimenti, pur se un po' avulso dal restante sviluppo - e quindi auspicabilmente da integrare di più - il cammeo erotico.

Ciao Rosalba. Anche il tuo commento mi dà la piacevole sensazione di essere riuscita a comunicare quel che volevo con uno strumento per me nuovo, quello della narrativa. Che poi non riesca mai del tutto a prescinderla da me stessa è un limite che cercherò di superare.
Anche io credo nel Fato, ma lo attraverso sempre decidendo io come.

Infatti, come già scritto, se si crede nel Fato ma anche nell'Arbitrio, le decisioni sono SEMPRE sofferte, in quanto credere in entrambi (come a quanto pare ci è comune) è la posizione più scomoda.

Natascia Prinzivalli ha scritto:

Chissà perché i racconti più erotici sono quelli che meno lo sono, questo è uno di quelli. Delicatezza e saudade contraddistinguono la narrazione odierna, le sfumature di ordine morale non inficiano assolutamente, perché non è di morale che si tratta ma bensì di dignità.

Apprezzato.

____nat

Esatto! La dignità di tirarsi indietro se non ci sente a posto con se stessi.
Uffa, che noia però!
Grazie anche a te.

Daniele Dossena ha scritto:

Eccomi di ritorno...
Splendido pezzo.E non dico altro
Bravissima.

Daniele

ed io non ti dico altro che sono contenta che ti sia piaciuto. Avevo molti dubbi, ma li avete fatti svanire. Buona giornata Penna.

Giuseppe Buscemi ha scritto:

L’innesto della frase obbligata è pratico ed efficace.
L’inizio confidenziale mi era piaciuto molto. Poi, il rivolgersi a un lui in particolare, quasi in tono epistolare, m’è piaciuto meno.
Poi la telefonata che rompe felicemente la parte centrale (la più prevedibile) e il finale, di cui mi piace molto tutto, ma mi convince poco quel: non t’amavo ... amico mio. Mi convince poco nel senso che mi pare a metà tra il superfluo e lo stonato. Inizialmente lei sembra fare un resoconto da donna tutto sommato vissuta (da cui il superfluo), e anche un minimo nostalgica (“la strada per il mio cuore...”) di un sentimento( e/o relazione) più profondo. Per questo il non ti amavo ma mi piaceva far l’amore con te mi è sembrata una frase poco indovinata, oltre che un po’ vuota.
Dunque le parti che ho preferito sono quelle più a cuore aperto. La parte più strettamente erotica è garbata, forse non originalissima (però spada/fodero mi piacque), e in parte compromessa dall’epistolarità (è solo una mia idiosincrasia: detesto lettere, diari, memorie e simili).

Grazie dell'attenzione con cui hai letto il racconto.Prendo atto delle critiche, sempre molto ben accette, soprattutto per chi, come me, sta affrontando iin questo sito prove nuove.
Anche scriver d'erotismo mi è nuovo, ma devo dire che mi piacque.
Non ho mai scritto racconti ma riempito infinite pagine di lettere a me stessa e questo influisce senz'altro sullo stile usato.Vedremo cosa riuscirò a fare nel prossimo round cercando di uscire un pò da questo schema!
Grazie Giuseppe.

Nuccio Pepe ha scritto:

Sesso - amore - sesso.
C'è amore nei protagonisti, non solo un rapporto clandestino, ma c'è anche la realtà di un matrimonio.
C'è la solitudine di una fine, non cercata.

Brava PdG

Ma uffaaaaaaaaaaaaa
problemi di connessione proprio oggi! Grrrrrrrrrr

A quanto sembra l'ultima frase della protagonista non ha convinto proprio nessuno.
La fine non è senz'altro cercata, la protagonista del racconto si divertiva assai col bel marpione, ma il matrimonio diventò davvero troppo reale. bhè fu bello finchè durò. Mettiamola così.
Aspettavo il tuo commento e sono davvero contenta che sia piaciuto a tutti questo racconto.
'Azzie!

Rosalba Signorello ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

Rosalba Signorello ha scritto:

Quasi un destino di solitudine ripercorso dall'anima di chi, pur con la gioia del godere, incontra solo figure che poi scompaiono. E se e come scompaiono spesso va al di là di considerazioni morali ma si inseriscono semplicemente nel tessuto di quel destino. Questo mi hai comunicato, questo cerco di restituire come piccolissima riflessione filosofica sull'esistenza. Credo molto nel Fato. Credo molto anche nell'Arbitrio. Come la mettiamo, è questione sofferta e personale. Come la mette la protagonista, lo capisco e condivido fino in fondo. Complimenti, pur se un po' avulso dal restante sviluppo - e quindi auspicabilmente da integrare di più - il cammeo erotico.

Ciao Rosalba. Anche il tuo commento mi dà la piacevole sensazione di essere riuscita a comunicare quel che volevo con uno strumento per me nuovo, quello della narrativa. Che poi non riesca mai del tutto a prescinderla da me stessa è un limite che cercherò di superare.
Anche io credo nel Fato, ma lo attraverso sempre decidendo io come.

Infatti, come già scritto, se si crede nel Fato ma anche nell'Arbitrio, le decisioni sono SEMPRE sofferte, in quanto credere in entrambi (come a quanto pare ci è comune) è la posizione più scomoda.

Già, a quanto sembra le strade più difficili sono una prerogativa di entrambe.

Susanna Costa ha scritto:

La penna del giorno ha scritto:

Susanna Costa ha scritto:

Ciao PdG. Bella pagina. Tutta da leggere e rileggere. Gli squilli dei telefoni sanno essere devastanti. O appropriati, chissà. Meriti un diecipiù. Un applauso anche da me.

Devastanti o appropriati?
Chissà...certo è che il cellulare a volte sarebbe meglio lasciarloa casa.Un pizzico di nostalgia,
un vestito nuovo da indossare e la consapevolezza che se in quella casa pitturata dallo squilo ci saranno ombre domani non sarà a causa sua. Questo basta alla protagonista.
Grazie anche a te Susanna. Non so se davvero meritati ma i vostri battimani mi fanno un immenso piacere.Sono davvero contenta!

Li meriti veramente tutti.

GRAZIE PER L'ATTESA !!
Mi sento troppo responsabilizzato!

Ragazzi/e vi vorrei tutti a Palermo !!

Vedremo di fare un bel reportage fotografico !

Nuccio Pepe ha scritto:

GRAZIE PER L'ATTESA !!
Mi sento troppo responsabilizzato!

Ragazzi/e vi vorrei tutti a Palermo !!

Vedremo di fare un bel reportage fotografico !

Mannaggia, uffa, uffa.....

Interventino serale nonché comunicazione di servizio poiché sto per andare al cinema, Avatar mi attende in 3D e non sarò presente se non più tardi, quando posterò la pagina. Domani, ahimè, non ci sarò (perchè, oggi ci sono forse stata?) e così venerdì: prima di volare venerdì a Palermo, devo andare in restauro
Venerdì il round finisce con un doppio regalo: una prosa e una poesia ma le posterò entrambre qui sotto, sotto la prosa intendo...
A te, PDG, il mio brava personale poiché (marò se son monotona) sapendo chi sei, so anche che non è un genere che navighi spesso e quindi il mio plauso si aggiunge a quello degli altri che hanno apprezzato il tuo lavoro.
Ragazzi, confesso una cosa che nulla c'entra ma sono emozionatissima... Andrò a Palermo, per la prima volta in vita mia prenderò un aereo... Oh, tenete i cellulari accesi eh, spero che Nuccio non mi faccia parlare troppo ma voi sarete tutti lì, anche gli assenti, con la Dani e in quel volume. Poi la prossima settimana farò il riepilogo del totale da inviare a PARADA Italia, come fu detto all'inizio dell'avventura Volume II.
Spero inoltre che le persone che incontrerò (e di cui poi vi dirò), potranno accettare alcune proposte che mi frullano per la cabeza e delle quali sarete voi i protagonisti.
Grazie, fanciulli.
Per il CHI HA SCRITTO COSA propongo che gli autori che vorranno palesarsi lo facciano ognuno sotto la propria pagina, ma non prima di sabato per favore
Baci tanti e sparsi.

Daniela Micheli ha scritto:

Interventino serale nonché comunicazione di servizio poiché sto per andare al cinema, Avatar mi attende in 3D e non sarò presente se non più tardi, quando posterò la pagina. Domani, ahimè, non ci sarò (perchè, oggi ci sono forse stata?) e così venerdì: prima di volare venerdì a Palermo, devo andare in restauro
Venerdì il round finisce con un doppio regalo: una prosa e una poesia ma le posterò entrambre qui sotto, sotto la prosa intendo...
A te, PDG, il mio brava personale poiché (marò se son monotona) sapendo chi sei, so anche che non è un genere che navighi spesso e quindi il mio plauso si aggiunge a quello degli altri che hanno apprezzato il tuo lavoro.
Ragazzi, confesso una cosa che nulla c'entra ma sono emozionatissima... Andrò a Palermo, per la prima volta in vita mia prenderò un aereo... Oh, tenete i cellulari accesi eh, spero che Nuccio non mi faccia parlare troppo ma voi sarete tutti lì, anche gli assenti, con la Dani e in quel volume. Poi la prossima settimana farò il riepilogo del totale da inviare a PARADA Italia, come fu detto all'inizio dell'avventura Volume II.
Spero inoltre che le persone che incontrerò (e di cui poi vi dirò), potranno accettare alcune proposte che mi frullano per la cabeza e delle quali sarete voi i protagonisti.
Grazie, fanciulli.
Per il CHI HA SCRITTO COSA propongo che gli autori che vorranno palesarsi lo facciano ognuno sotto la propria pagina, ma non prima di sabato per favore
Baci tanti e sparsi.

Mi dispiace tanto non esserci... ma tanto.

Guarda che ci sei anche te, anche se sarai altrove!

Susanna, alla prossima sicuramente !!

Nuccio Pepe ha scritto:

Susanna, alla prossima sicuramente !!

Lo spero proprio... e spero che compleanni e festeggiamenti vari non siano in "agguato"...

Ciao Nuccio, Ciao Dani... sì, comunque ci sarò... (e mi farò sentire!!! Oh se mi farò sentire!!!)