Un passato presente

E' stato un uomo fortunato Aldo, che ha diviso con te gioie bambine.
Ti ha lasciato un carico pesante in quel prato. E parole a spiegare il suo gesto.
Le speranze e i sogni erano forze, le sole e le quali poterci contare, e niente in regalo e niente in affitto, così ho rubato.
Ora Aldo non ha più nulla da rubare. E' tutto lì, in quel prato, davanti ad un treno ora fermo.

Caspita!!! E' notevole questa pagina....bisogna leggerla piano piano ed entrare dentro ogni riga per riuscire a cogliere ogni singola parola/metafora ...Quasi un lamento a fil di labbra ...una nostalgia per quello che fu e per quello che è...

Molto molto bella complimenti...

Aurora

Nella pancia e più a fondo, nel profondo.
Notevole questa tua pagina.
Ai ricordi ed al passato non aggiungo nulla. Non c'è nulla da aggiungere al passato di nessuno.
Fumo una sigaretta con te.

clelia

"Il cielo mi
prende mi lascia e mi prende, ma non so riconoscerlo prima e neanche
durante, e forse nemmeno. Un treno passava davanti ogni tanto, vicino
al posto, dove andavo a giocare, un giorno salito sul treno cercai, se
vedevo, il passarmi davanti, ma io ero sul treno quel giorno e non a
giocare, ero grande, in un passaggio di treno."

E' tutto qui....


_____gin

è una bellissima pagina. le tue cose non solo si leggono ma ci si finisce dentro e mi piace. ora ci torno e alla fine me la porto fuori da qui. grazie sorcio.

sto leggendo alcune cose col magone, un po' per noia e un po' per intima felicità. anche libri illustrati per la verità, quelli dove si pittano le parole, che a me non escono. non rimpiango questo stacco, leggendoti: oltretutto quel colore azzurro compone una strana continuità con quelli di prima. mi sono soffermato per più tempo sul secondo brano, per come sei riuscito a catturare quello che per chi ti legge, sembra sfuggire come aria; e quel rubare, piccolo strazio, quasi invisibile. eppure da te detto

... con la schiettesa che mi contraddistingue, questo brano è un capolavoro! Anche come originalità della tecnica di scrittura e parlatura (??) delirante, infantile, grandartisticamente giullaresca... Torno subito.

Sorcio, mi dovrai spiegare, perchè possa imparare.
Bellisisma.

... epporca eva!! (sensa offesa per nessuna): stavo per scrivere tragicamente farsesca, all'apparensa, per esempio l'incipit sembra la filastrocca di un bambino sobrio o di un adulto folle, insomma, poi però mi è suonato il telefono, ho perso il filo del commento e del discorso (in realtà è un cordless)... Sorry.

Aldo, aveva lasciato le coordinate al maresciallo.....era a te che pensava, affinchè lo portassi su quel prato.
E' magnifica, è terribile. Insieme.
L'hai scritta molto bene, è una pagina che si fa ricordare.
Complimenti sinceri.

eccola, letta di corsa ieri sera..
assaporata come un frutto
ma mi è stato poi tolto dalle mani.
ho bisogno di più tempo, per assimilare il contenuto.


mentre sono accovacciata in un angolo della mia vita,
pagina letta con occhi spalancati.
sull'onda dell'impressioni che mi hai suscitato,
attraverso l'immagini che mi hai donato,
arricchendo i miei pensieri...
posso solo scriverti, grazie.
Nonostante non sono brava come tanti di voi,
sei riuscito a farmi bere a sorsi, i tuoi versi.

Nefer

a volte la vita, anzi le tragedie ci rendono quasi increduli e poi il dolore ci si sprofonda dentro.
Belle le tue parole che sgorgano da dentro, che non cercano la perfezione
ma solo il dare la strada ad un sentimento di cui ci hai reso partecipi.

Grazie sorcio, mi sono commossa.

grazie a voi tutti per ogni parola.

Le sue parole sono chiaramente inventate in un cercarle uguali al suo male, uguali ad un gesto, uguali ad una vita.
Tutto il resto e, soprattutto il prato sono nella verita'.
Scaturita per dire che a volte il passato e' presente, nei pensieri e nelle parole che, da quella volta, sono cambiati, e rimasti.

uno stile cantilenante, una nenia, una ninna nanna. mi chiedo se sia consolatoria o meno, a volte ci ripetiamo le cose per non dimenticarle, a volte per guarirne. ci sono dolori che non passano, cambiamo noi davanti a questi. resta un rammarico, uno solo, quello di non aver saputo vivere appieno quando si poteva. sorcio, paola, tu non sai quanti strilloni faccio quando mi accorgo che qualcuno non vive davvero ..

sono seduta in quel prato, in silenzio, e aspetto che passino i treni...
Elisabetta

Una prosa che è pura poesia per dire cose che qualcuno ha sentito dentro di sé e forse non è riuscito ad esternare se non con un gesto.
Grande poeta anche nella prosa, il nostro sorcetto...

è un pezzo intimistico, un inno all'amicizia, alla condivisione, al rapportarsi con il passato anche se il passato è una persona
e quanto la persona che rappresenta il nostro passato non c'è più, mi chiedo se abbiamo ancora un passato o se lo immaginiamo per avere la certezza di esistere
bravo mus un gran bel brano, complimenti sinceri
l.

questo - e altri testi - lo leggerò nel futuro. probabilmente stasera

ei grazie Luca, ma guarda che lo hai gia' letto, e ne hai colto la parola.

.. quasi quasi lo ricommento anch'io ...

... e vabè ma allora andiamo a cercare l'uovo nella gallina... (Valeria Marini). INVECE NO: per me quella delle gioie era una frase chiave, per il lettore... Per l'Autore, non so: se fosse il giuoco della P.D.G. potrebbe spiegarlo...