S’è steso il manto dell’oscuro
E il lontano abisso di veste
D’inquieta emozione al avvicinarsi suo.
Il nervo sotto il pelo ritto
D’echeggiante timore riverbera
E il silenzio si posa su lui come
Goccia su placido specchio d’acqua,
che al minimo rumore
espande paranoiche fantasie
e l’animo mio cade in tumulto.
Indistinta ombra t’attende
Al fondo d’una via occulta
Legata al tuo vero occhio
E alla quale non puoi fuggire.
Dell’uomo, la quiete, non vive
In assenza di pericolo, ma
In assenza di timore.
Lega l’orecchio al grido della vita
O esso udirà il sussurrio
Dell’eterno.