TU ERI QUEL TITOLO ESATTO (TRA ME E SOPHIA) - ALKIMIAS

ragassi vado a pranzo, ci si vede nel pomeriggio.

BUON PRANZO A TUTTI

riletto con tutte le osservazioni, compreso quelle di nucc che e' perfetta nel sollevare un appunto.
riletto attentamente trovo un punto debole in " prima che.........."
Che rimanda a un sottointeso troppo lungo, a cui bisogna tornarci sopra, ma poi si capisce, poi, perche' e' verissimo che confonde, io alla prima lettura avevo pensato addirittura ad un atto di intimidazione del " Lui" ( difficile davvero dargli un nome a questo lui)
che pero' sfumava in quel rapporto intimo che Sophia ha con il quadro alla fine, e' chiaramente un volere bene, uno stringere forte, come se un adulto abbracciasse il suo io bambino.
e' molto bello, ma bello bello bello, quasi il mio preferito questo racconto.
per quello che vale il mio bello, sicuro.

oh oh.......................................... ma cosa ho detto

goccia ti prego, di qualcosa..... levami da qua

Buongiorno PDG, mi sono portata dietro la tua Sophia e l’ho letta ad ogni pausa. Anch’io sono dovuta tornare indietro, ripercorrere il cammino dell’io ma, non avendo la pace per analizzare i diversi passaggi del testo, mi sono lasciata andare alla sofferenza che trasmette. Anche perché, la verità è che la tua Sophia mi ha preso per mano e mi ha portato nel suo ora-qui- in un modo totalizzante. A me arriva che non ci sono una madre né una figlia in particolare, ma una donna madre figlia sorella compagna. Una Sophia violata che non esita a violare se stessa nel non perdono.
Una molto dolorosa Sophia, ¿sabes PDG? che arriva al lettore in un intreccio voluto di IO diversi
I miei complimenti

ohhhhh mi spiace mouse, non sono Goccia

o noooooooo va benissimo La mar, dicevo goccia perche' vedevo lui collegato
il minimo per avermi levato da questo imbarazzo.

si ma adesso ci sono ritornato

a ri eccomi !
Mangiato bene ?

grazie per gli interventi.

Devo dirvi una cosa.
Questo brano l'avevo riscritto in una versione più abbordabile, alcuni punti li avevo sciolti in maggiori spiegazioni in modo che chi leggesse non dovesse tornare a rivederne senso e logica.
Ma poi.....ci ho ripensato, lasciando la vecchia versione, cioè questa.
Un po' di sforzo anche a voi, no ?

sorcio ha scritto:

si ma adesso ci sono ritornato

sorcino cos'è che ti fa andare in tilt?

almitra ti ringrazio, ma prometto davvero che il mio prossimo sarà sul circo.

Quest'argomento comincia a mettermi angoscia, aiutoooo !!!!

La penna del giorno ha scritto:

almitra ti ringrazio, ma prometto davvero che il mio prossimo sarà sul circo.

Quest'argomento comincia a mettermi angoscia, aiutoooo !!!!

Cara PdG: non far caso ai vaneggiamenti di una vecchia "signorina" come me.
Ho letto da qualche parte che è bene che scrittori non "di mestiere" scrivano attorno ad argomenti che "conoscono" anche per esperienza personale, per risultare credibili. Io mi permetto di dissentire. Una vicenda come questa, narrata qui, io l'ho avvicinata (molto da vicino) qualche tempo prima di ritirarmi dal lavoro. Ti assicuro che non avrei mai potuto scriverne così come hai fatto tu. Anzi, probabilmente la mia coscienza l'ha rimossa al punto che non ne parlerei proprio. Allora mi fece molto soffrire, soprattutto il non aver potuto fare granché in aiuto della bambina in questione; e quando per un motivo o per l'altro mi ritorna in mente, mi assale il mio senso di impotenza, come un'accusa terribile.
Ma tu hai fatto molto bene a scriverne, dando voce in maniera molto chiara (avevo capito che è sempre lei a parlare: la Sophia di dopo a quella di prima) a queste piccole vittime inascoltate, spesso, proprio dai loro stessi parenti...
Ed ora non ci tornerò più sopra, per non sciogliermi, inopportunamente, in lacrime.
Buona giornata PdG e ancora complimenti! Al.

Rieccomi, PDG...
Ed è tornata anche Almitra
:aola:

Citazione :

Ho letto da qualche parte che è bene che scrittori non "di mestiere" scrivano attorno ad argomenti che "conoscono" anche per esperienza personale, per risultare credibili.

Non concordo che si scrive solo di ciò che si conosce, nonono....

nocturna ha scritto:

Citazione :

Ho letto da qualche parte che è bene che scrittori non "di mestiere" scrivano attorno ad argomenti che "conoscono" anche per esperienza personale, per risultare credibili.

Non concordo che si scrive solo di ciò che si conosce, nonono....

anch'io la penso come Nocturna.
Anche perchè scrivo di tutto (e male e bene e così così)

Se fosse capitato a me una cosa così, o a qualcuno di prossimo a me, non avrei avuto nemmeno (forse) il coraggio di pensare un racconto del genere, in tal caso.
Avrei avuto la nausea e quando scrivo cerco di stare bene. Almeno un po'.

Il fatto di scrivere "denunciando" certe realtà è perchè da donna, soprattutto in queste genere di cose, c'è chi non trova la forza di uscire dai propri labirinti. E molte tragedie al femminile vengono vissute proprio in casa.

Grande risposta PDG e altamente condivisa dalla sottoscritta: un po' quello che ho detto col primo commento, circa la durezza della tua pagina, che ho letto proprio come denuncia ed un cercare di dare voce a chi in silenzio subisce.
Magari dove nemmeno pensiamo siano.
Almitra dice che una situazione simile l'ha sfiorata. Hai voglia di parlarne Al?

Io credo che parlarne, in questo caso scriverne, è liberatorio Almitra.
E non vale solamente per episodi analoghi, vale per tantissimo, pagine della propria vita compresa. Vero è che la sensibilità di ognuno di noi è diversa quindi non entro in merito a quanto hai appena scritto

Almitra, carissima, mi spiace da morire aver suscitato in te ricordi angosciosi.
Un abbraccio grandissimo quindi. Non conosco la storia della ragazzina di cui parli, ma perchè vivi con questo senso di colpa estrema ?
Purtroppo a volte nelle cose c'è un limite oltre il quale nessuno è grado di andare. L'importante è sapere di aver fatto tutto in coscienza personale.

ciao a tutte, bentrovate
mi dispiace Almitra... Se si lavora con i bambini e gli adolescenti capitano storie che possono lasciarti molto ammaccata....
Concordo pienamente invece sulla necessità di non scrivere solo con taglio autobiografico. Quello che si è e lo sguardo che si ha sulle cose è già una bella firma. Il che può/deve variare, no?

senti PDG non è che ti dichiari apertamente donna per depistarci tutti? ho perso qualche commento?

Ciao La Mar, ben tornata

La penna del giorno ha scritto:

Sì hai interpretato bene Nuccina.

Sophia si è dipinta il volto che era......perchè prima era una Sophia diversa.
L'io narrante è Sophia sdoppiata. Rinata.
Sophia che parla dinanzi al quadro in soffitta, dinanzi a sè.

Sophia... come sarà adesso?

Che dire... sono senza parole. Davvero complimenti alla PDG.

nocturna ha scritto:

Ciao La Mar, ben tornata

e ciao noct, è un po' che non capitiamo insieme?

Rubinia dove si è intanata?
E' a preparare le zeppole anche oggi, povera?