L’ombrello, come il mio sguardo duro,
declina lo scrosciare ingiusto delle tue parole
al lati d’un cuore secco e crepato.
Ogni mio sorriso si sfalda fluendo
nei tombini tra le labbra.
Sfondi, con il tuo dispiacere,
la diga dei miei occhi.
L’amaro del tuo addio,
tra il profumo delle nubi,
plasma un lampo nel torace.
Non brucia, ma un fumo denso
soffoca ogni mia risposta
spandendosi nel ventre.
Ritraggo l’ombrello,
mentre il tuo maledetto bellissimo volto
mi saluta per sempre.
Il cielo ti presa lacrime dolci
Ma il tuo sguardo cupo non è ferito,
il tuo amore non valica la parola,
e, ora, dal tuo abbraccio scappo.
Il tuo addio è una menzogna,
sei l’eco nella mia ombra,
nel mio buio ancora tu.