I REMEMBER - DIVAGAZIONI LATERALI

Quando guardo attorno, la cosa più ridicola, la persona più buffa che vedo son me stesso e rido, rido che mi vien un crampo. E ancor più rido quando vedo il resto del mondo che rimane ammutolito di fronte a me, alle cose che dico. Allora penso al comico cosmico, lui, Lui l'Unico Innominabile LUI che dalla sua grassa risata tutto questo nacque. E LUI ride, io (nel mio piccolo) rido.....e mi sento dio (minore, ma dio...)
.....ma tutto quello che vediamo, se lo prendiamo sul serio, non ci resta che l'estinzione, non ho bisogno di credere, il Papa? Ma x l'amor di dio, anzi di Dio. Il Papa è un'uomo, non bisogna prenderlo sul serio....il governo? Chi, cosa.....?.....mettiamoci tutto il resto......
Ora ti faccio un'elenco delle cose in cui credo:
1) in te.
2) in me.
3) in noi.
4) nella matematica.
5) nell'infinito.
6) nella fine.
7) nelle parole.
8 ) nella conoscenza.
9) nelle domande.
..permettimi una disgressione personalissima, è una cosa personale e intima :-)
10) nella bellissima Ceci.

Ma no, è solo il fumo, PDG!!!!

Fabio, io sono molto più coincisa, credo nell'uomo, nella sua possibilità di sopravvivere e creare.
A parte il creare, mi sovviene che l'essere vivente che è sopravvissuto a milioni di anni senza schiattà e senza avere bisogno di evolversi, è solo lo scarafaggio!
Chissà se è un caso.

Daniela Micheli ha scritto:

Ma no, è solo il fumo, PDG!!!!

dici?...può essere, può essere...

Benedetta concretezza!

A proposito, per i non giovanissimi specifico che "mettete dei fiori nei vostri cannoni" sono le parole di una canzone dell'epoca, mi pare dei "I Giganti".
Erano di moda i calzoni a zampa di elefante, li aveva lanciati Celentano. Ogni barrettino della spiaggia aveva i suoi ragazzi con batteria e chitarra, probabilmente tutti si sentivano Beatles.
Fu forse lo scoppio della musica assordante e ritmata, (quella che uccise il ballo del mattone), che ci tramutò tutti in ginnasti spericolati: imparammo a ballare ognuno per conto proprio perdendo l'opportunità di brancicare un poco di ciccia ( leggasi romantici abbracci di assaggio) o riuscire a carpire un bacetto. Che stolti, quante occasioni perse!
Nacque l'hullygully, il surf inteso come musica, il sirtaki da ballare in gruppo ( mai capito come funzionasse).
E fu proprio la musica che inventò i messaggi politici e sociali, arrivando laddove non si leggevano i giornali e la TV contemplava solo sceneggiati storici.
La musica ci unì meglio di Garibaldi, eravamo felici di parlare una lingua unica. I jubox per 100 lire spandeva tre dischi, quando non si fregava le 100 lire ovviamente, allora la musica era una litania di parolacce. Oh, ragazzi, 100 lire erano un capitale. Il cine costava 300 lire, ve l'immaginate? Un ghiacciolo 30 lire!
Gesù, se scrivo ancora mi prenderete per roba archeologica!
Passo e chiudo.

ecco ho trovato la canzone!