STAGIONI - SUSANNA COSTA

Vivere lasciando che il tempo passi, oggi più che mai, senza aggrapparti ai ricordi ma frugando con curiosità nel cassetto dove hai riposto risa, pianti, scrupoli, sguardi, paure, menzogne e verità.

Ti rivedi correre giù per la collina, tra papaveri ed erba alta quanto te. E ruzzolare, ruzzolare in un cadere infinito. Dopo, i graffi e i lividi non si contano, anche se è logico, poi guariranno. Però, però. Mancava una mano che ti aiutasse a rialzarti quel giorno. Hai fatto tutto da sola, puntando i gomiti a terra, facendo leva solo su te stessa. Hai lasciato che il respiro si calmasse, che la paura diventasse meno palpabile. Ti sei rimessa in piedi.
Sei anni o poco più.

Non ti piace. Non ti  piace il mondo che hai intorno. Non ti piacciono le urla, i litigi e i silenzi assordanti che ne seguono. Non ti piacciono le chiacchiere delle amiche e il senso di insoddisfazione che si posa, indurendoli, sui visi a te cari.
E forse non ti piace il tuo volto riflesso e quel corpo scarno che forme non ha. Vorresti più seno, meno naso e dei lunghi capelli composti, un sorriso da regalare e, forse chissà, un amore a cui pensare.
Dieci anni o giù di lì.

Ti accorgi che puoi anche fuggire. Con un libro in mano si possono raggiungere mete mai immaginate, puoi sognare di essere tu. Tu come ti senti dentro, come vorresti vederti, con quello che hai da regalare, che giace sepolto in un angolo stretto di te. Così leggi e leggi. E leggi. Curiosa ti affacci alla vita, voltando pagine e bevendo parole. Intingi lo sguardo in un cielo lontano e crei la tua poesia nelle ore, nei giorni, nelle sere sfuggenti. Tracci i mancati ritorni. Allontani quello che è verità. In un fragile coccio dipinto di blu nascondi segreti.
Qundici anni e sei ancora là.

Innamorata. E chi lo avrebbe detto mai. Col cuore che pulsa, innamorata di lui o dell’amore che importa. Il diario è pieno, pieno zeppo di parole mai dette, di poesie rubate, di baci stampati, di foto che lo ritraggono bello, bello, bello da morire. Strapperesti le stelle al cielo se potessi, ruberesti la luna e ne faresti un letto d’argento per lui se potessi. Ma non puoi, perché non c’è tempo. Certi amori, anche se grandi, chissà perché durano il tempo di un fiocco di neve. Poi lasciano il gelo. Dentro e fuori. Con un dentro che piange ed un fuori che ride. Perché il mondo non deve sapere che tu hai perso di nuovo la voglia di andare, di esserci ancora.
Piccola insulsa storia d’amore. Finita in un giorno d’agosto in frantumi sullo scoglio che il mare ora sferza con rabbia.
Ma era la tua, prima, piccola storia d’amore.
Diciassette anni e un graffio al cuore

La spiaggia non è più quella di qualche anno fa. E neanche gli occhi che ti guardano e nei quali ti tuffi. Ti fidi. Ti fidi di qualcuno forse per la prima volta da quando ruzzolasti giù dalla collina. Hai bisogno di credere. Tanto quanto hai bisogno di bere pensieri sereni come fossero acqua fresca di fonte.

E il tuo costume è color amaranto.
Amare amaro amore tanto.
Se cresci con lui sarà un incanto.
Il tempo di capire, il tempo di sapere.
Rinuncia ai sogni, riempiti il bicchiere
e versa giù veleni a non finire.
Amaro amore amerà lei soltanto.
E non alzar la testa
non dire quel che pensi
Poi giorno dopo giorno poco
dell’amor resta
Amara più non sente altro che l’amore stanco.


Oggi guardi con occhi nuovi. Non è cambiato molto. Sei solo diventata più dura tu.
Ruzzoli ancora giù da colline che con il vivere sono diventate montagne.
Ti graffi e, nell’atto di rialzarti non cerchi neanche più una mano che ti aiuti.
Sai farlo da sola, sai farlo benissimo. E lasci anche che il mondo ti guardi mentre lo fai. Ed ogni volta che accade non provi vergogna, né di essere caduta, né di esserti graffiata.
Sfidi il mondo guardandolo in faccia. Ridendogli in faccia, quando puoi.

(Anche se)
C’è solo lo specchio che sa, che conosce la tua verità.
Le lacrime di bimba che tornano a volte la sera, la carezza di una mamma che manca, o forse non c’era, l’ira di un padre che ti doveva domare.
Il ritmo delle onde al tramonto, il senso di vuoto o di pace che sale fino a riempire lo stomaco per poi trasformarsi in un nodo alla gola..
Quel senso d’amore infinito che ti porti dentro per ciò che hai generato.
La paura di perdere ancora: qualcosa, qualcuno.
I tuoi passi decisi in un giorno di primavera che ormai va a finire.
Un baratro sfiorato in un autunno ingrato che ti ha segnato e insegnato.
L’estate è alle porte ti dici, l’inverno e il suo lampo passato.

Conta l’oggi. Il domani chissà.



“E poi e poi, se ti scopri a ricordare, ti accorgerai che non te ne importa niente
e capirai che una sera o una stagione son come lampi, luci accese e dopo spente
e capirai che la vera ambiguità
è la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo esser uomini...
E poi, e poi, che quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere,
ma il qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere….
vivere e poi, poi vivere
e poi, poi vivere...”*

*(Da Canzone della bambina portoghese – Francesco Guccini)

Ci sono??? Ce l'ho fatta????

L'arancione è un colore che adoro. Qui c'è l'eco. PDG Venerdì va a dormire. A domani. Con comodo...

Letta fino alla fine tutta d'un fiato PDG, e sai perché? Perché è così sincera e diretta che ti lasci guidare dalle parole senza opporre resistenza alcuna.
Bella “In un fragile coccio dipinto di blu nascondi segreti.”, ma anche l'idea che rendi con
“Il ritmo delle onde al tramonto, il senso di vuoto o di pace che sale fino a riempire lo stomaco per poi trasformarsi in un nodo alla gola.. “
Brava PDG Venerdì!
Ti auguro una buonanotte
Marco

Ci sei riuscita, Venerdì...
A domani

Ho sentito una musica, hai trasformato le parole in musica, un testo che si può leggere ad occhi chiusi...ascoltando la melodia.
L'estetica formale è plastica e "modellata" sapientemente, con equilibrio ed esperienza. Questo è un testo tridimensionale, non ho spaziato solo in immagini ma ho sentito forme che crescevano, hai reso fisico il dipanarsi delle informazioni delle parole...
Son scherzi da fare PDG? Bonanotte e chi scrive più, dopo questa prova...
Per la mia sensibilità, aperta e curiosa è stato come srotolare un nastro di seta, non seguire un racconto, ma scoprire una vita, almeno una parte.
E si che odio la pesantezza dei stili diversi, del racconto che si fà poesia o canzone, che cita cose conosciute o presumibilmente scritte da altri, che scopro non essere sue...ma non è così con te PDG........salute e dita ferme, mente sgombra, deserto di pensieri che dalle tue dita sgorghi ancora nastri di vite....
L'età sembra infinita nelle tue parole, tra la sospensione e il mito......grazie, cara dolce penna.

si, va bhè...
Va bene De Andrè, il Poeta. Lo adoro.

Ma qui c'è il Maestro, il mio mito. E in una delle canzoni a me più care. E mica puoi fare così PDG.
La prima cosa che ho pensato? Sono sincera? Cavolo cavolo cavolo ( non era proprio cavolo)perchè non ci ho pensato io?
Poi mi è venuto in mente. Anche io avevo inserito " Incontro" nella mia pagina, e ancora c'è il senso della canzone, ma non ho citato Guccini apertamente perchè sarebbe stato come mettere la firma!
E sono felice che l'abbia fatto tu. E siccome sono tremendamente di parte ti eleggo a pagina preferita di questo round.
Non solo per Francesco ( un pò si però) ma perchè nelle tue parole mi sono ritrovata. Bella pagina PDG.
Un round tosto questo, lungo si, ma bellissimo.
Ne approfitto per fare i miei complimenti a tutti ed anche a me, che qui, in questo round sono riuscita a superare uno scoglio.
Domani ci sarà il " chi ha scritto chi" e mai come questa volta sono ansiosa di sapere e di parlare a faccia scoperta con ognuno degli autori, perchè inventate o non inventate, sono sicura che ognuno ha messo dentro un pezzo di se.
Non saremo pubblicati, non saremo famosi, ma dopo questo round di sicuro ci conosceremo un pò di più. E questo mi piace.
Buonanotte pdg, buonanotte penne belle. Siete toste!Fierissima d'essere tra voi.


P.s. pdg, bello stile, leggero e scorrevole.

Pdg venerdì! non si fa così!
Aspetti l'ultimo giorno per tirare fuori dal cassetto questa chicca di struggente dolcezza. Bellissima prova.
Col lievità affronti affanni, sensazioni, innamoramento, delusione, maturità, tutto quel bagaglio di esperienze che via via colorano la vita di una persona. Nella tua pagina ci sono momenti belli, altri per niente, ma sempre ne accenni con leggerezza come si parla di cose amate, come si parla alle persone amate.
Molto molto piaciuta. Non so se questa è l'ultima pagina del round (così mi pare di aver capito). Se lo è, sicuramente è anche la miglior chiusura della tornata che potevamo aspettarci. Complimenti, e grazie.

marcomigliorisi ha scritto:

Letta fino alla fine tutta d'un fiato PDG, e sai perché? Perché è così sincera e diretta che ti lasci guidare dalle parole senza opporre resistenza alcuna.
Bella “In un fragile coccio dipinto di blu nascondi segreti.”, ma anche l'idea che rendi con
“Il ritmo delle onde al tramonto, il senso di vuoto o di pace che sale fino a riempire lo stomaco per poi trasformarsi in un nodo alla gola.. “
Brava PDG Venerdì!
Ti auguro una buonanotte
Marco

Grazie Marco!! Grazie per il commento e per l'attenzione prestata. Ti confesso che il "coccio blu" esisteva davvero...

Ma porcaccia quella miseria sozza!
Scrivo questo turpiloquio per togliermi dalla testa il ritmo, la dolcezza, la profondità, la stupefacente bellezza del tuo scritto. Mica posso stare tutta la mattina a ripensare a frasi come "Intingi lo sguardo in un cielo lontano e crei la tua poesia nelle ore, nei giorni, nelle sere sfuggenti£ o "La paura di perdere ancora: qualcosa, qualcuno.
I tuoi passi decisi in un giorno di primavera che ormai va a finire.
Un baratro sfiorato in un autunno ingrato che ti ha segnato e insegnato."
Mi hai toccato nel profondo, PDG, e miglior finale per questo round non ci poteva essere.
Attendo di sapere a chi devo questi minuti di pura poesia per mandarti un simbolico mazzo di rose rosse, (e lo farei pure se fossi masculo, ecco!).

Fabio Marchiò ha scritto:

Ho sentito una musica, hai trasformato le parole in musica, un testo che si può leggere ad occhi chiusi...ascoltando la melodia.
L'estetica formale è plastica e "modellata" sapientemente, con equilibrio ed esperienza. Questo è un testo tridimensionale, non ho spaziato solo in immagini ma ho sentito forme che crescevano, hai reso fisico il dipanarsi delle informazioni delle parole...
Son scherzi da fare PDG? Bonanotte e chi scrive più, dopo questa prova...
Per la mia sensibilità, aperta e curiosa è stato come srotolare un nastro di seta, non seguire un racconto, ma scoprire una vita, almeno una parte.
E si che odio la pesantezza dei stili diversi, del racconto che si fà poesia o canzone, che cita cose conosciute o presumibilmente scritte da altri, che scopro non essere sue...ma non è così con te PDG........salute e dita ferme, mente sgombra, deserto di pensieri che dalle tue dita sgorghi ancora nastri di vite....
L'età sembra infinita nelle tue parole, tra la sospensione e il mito......grazie, cara dolce penna.

Buongiorno Fabio!!! Buongiorno anche a te e grazie della lettura. Hai ragione sai? Non so perché ma quando scrivo penso in musica... è un po' difficile da spiegare. Ma credo tu lo abbia percepito benissimo. E allora ancora grazie..

Non ho parole, non c'è bisogno di commentare, tra una lacrimuccia di commozione e un nodo in gola, io so che questa ragazza si chiama Rita. Più realisticamente, ha il nome di tutti noi.

Giampiero Pieri ha scritto:

Pdg venerdì! non si fa così!
Aspetti l'ultimo giorno per tirare fuori dal cassetto questa chicca di struggente dolcezza. Bellissima prova.
Col lievità affronti affanni, sensazioni, innamoramento, delusione, maturità, tutto quel bagaglio di esperienze che via via colorano la vita di una persona. Nella tua pagina ci sono momenti belli, altri per niente, ma sempre ne accenni con leggerezza come si parla di cose amate, come si parla alle persone amate.
Molto molto piaciuta. Non so se questa è l'ultima pagina del round (così mi pare di aver capito). Se lo è, sicuramente è anche la miglior chiusura della tornata che potevamo aspettarci. Complimenti, e grazie.

E buongiorno anche a te Giampiero!! Momenti belli, momenti meno belli.. Niente va buttato via ma, credo di ogni cosa si debba far tesoro. E andare avanti... Credo anch'io sia l'ultima pagina del round .. credo ... boh!! Adminnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn!!!!!!!!!

Mario Malgieri ha scritto:

Ma porcaccia quella miseria sozza!
Scrivo questo turpiloquio per togliermi dalla testa il ritmo, la dolcezza, la profondità, la stupefacente bellezza del tuo scritto. Mica posso stare tutta la mattina a ripensare a frasi come "Intingi lo sguardo in un cielo lontano e crei la tua poesia nelle ore, nei giorni, nelle sere sfuggenti£ o "La paura di perdere ancora: qualcosa, qualcuno.
I tuoi passi decisi in un giorno di primavera che ormai va a finire.
Un baratro sfiorato in un autunno ingrato che ti ha segnato e insegnato."
Mi hai toccato nel profondo, PDG, e miglior finale per questo round non ci poteva essere.
Attendo di sapere a chi devo questi minuti di pura poesia per mandarti un simbolico mazzo di rose rosse, (e lo farei pure se fossi masculo, ecco!).

Rose rosse??? Sì, mi piacerebbero molto. Anche se fossi masculo... Grazie Mariosignororso... Buongiorno anche a te...

Annamaria Giannini ha scritto:

si, va bhè...
Va bene De Andrè, il Poeta. Lo adoro.

Ma qui c'è il Maestro, il mio mito. E in una delle canzoni a me più care. E mica puoi fare così PDG.
La prima cosa che ho pensato? Sono sincera? Cavolo cavolo cavolo ( non era proprio cavolo)perchè non ci ho pensato io?
Poi mi è venuto in mente. Anche io avevo inserito " Incontro" nella mia pagina, e ancora c'è il senso della canzone, ma non ho citato Guccini apertamente perchè sarebbe stato come mettere la firma!
E sono felice che l'abbia fatto tu. E siccome sono tremendamente di parte ti eleggo a pagina preferita di questo round.
Non solo per Francesco ( un pò si però) ma perchè nelle tue parole mi sono ritrovata. Bella pagina PDG.
Un round tosto questo, lungo si, ma bellissimo.
Ne approfitto per fare i miei complimenti a tutti ed anche a me, che qui, in questo round sono riuscita a superare uno scoglio.
Domani ci sarà il " chi ha scritto chi" e mai come questa volta sono ansiosa di sapere e di parlare a faccia scoperta con ognuno degli autori, perchè inventate o non inventate, sono sicura che ognuno ha messo dentro un pezzo di se.
Non saremo pubblicati, non saremo famosi, ma dopo questo round di sicuro ci conosceremo un pò di più. E questo mi piace.
Buonanotte pdg, buonanotte penne belle. Siete toste!Fierissima d'essere tra voi.


P.s. pdg, bello stile, leggero e scorrevole.

Annamaria.. sono molto fiera anch'io di essere tra voi. Molto... Grazie per le bellissime parole che hai dedicato ai miei pensieri... un abbraccio

Rita Paleari ha scritto:

Non ho parole, non c'è bisogno di commentare, tra una lacrimuccia di commozione e un nodo in gola, io so che questa ragazza si chiama Rita. Più realisticamente, ha il nome di tutti noi.

Grazie Rita... Buongiorno anche a te...

sonio proprio curiosa di sapere chi sei!

Rita Paleari ha scritto:

sonio proprio curiosa di sapere chi sei!

Boh... per il momento sono una PDG che va a fare un po' di abluzioni mattutine... A dopo!!!!

Eccomi qui....

Ok... Credo siate tutti impegnati con coltelli e forchette... Buon appetito e buon proseguimento. Mi riaffaccerò sicuramente più tardi. Un saluto caro a tutti. Essendo un Venerdì me ne vado a cercare il mio Robinson.....

Come giustamente dice Rita, nel tuo racconto ci possiamo riconoscere tutti noi.
Ciascuno vive con te il ruzzolare giù fra i papaveri, l'insoddisfazione per il proprio aspetto nella preadolescenza, l'amore furioso per i libri che rapiscono ed offrono vite da vivere che non vivremo altrimenti che così.
E poi il primo amore sempre terribile, perchè sempre finisce.
E poi l'incontro determinante, quello con gli occhi che riconosciamo come porto sicuro.
E, alla fine, la consapevolezza della maturità, quella che ti consente di affrontare finalmente il mondo alla pari (almeno esteriormente!).
E non è finita, la lotta continua, ma con la consapevolezza che ci sarà sempre una mano pronta ad aiutarti quando cadi, quando dovrai asciugarti una lacrima, quando ti servirà un abbraccio... ci sarà sempre una mano per te... la tua.

Vero, conta l'oggi... ma come attesti anche tu col tuo bellissimo scritto, direi che conta anche l'ieri, soprattutto per quel che ne resta in termini di esperienza.

Bella prova. Se non la migliore, di certo a livello delle più belle di questa apprezzatissima tornata di forum.
Complimenti PDG!




P.S. devo confessare che anche io non apprezzo l'utilizzo di parole degli altri (chiunque altro) all'interno di questo tipo di componimenti. Sembrano un supporto per dire quello che non si riesce a dire... e tu te la saresti cavata benissimo da sola!

Io non conoscevo quella canzone, ma non ci trovo nulla di male a citare, anche se in effetti sembra di voler mettere la cigliegina sulla torta. Le cigliegine sono comunque sempre le benvenute. Anche a me pare uno dei testi migliori, se non altro perchè ci si identifica in ogni passaggio.

Rita Paleari ha scritto:

Io non conoscevo quella canzone, ma non ci trovo nulla di male a citare, anche se in effetti sembra di voler mettere la cigliegina sulla torta. Le cigliegine sono comunque sempre le benvenute. Anche a me pare uno dei testi migliori, se non altro perchè ci si identifica in ogni passaggio.

Bellissimissima pagina !!
E non dico altro !



Anch'io in un altro round ho usato l'inserimento di pezzi di canzoni, poesie, brani altrui e il risultato provocò molte discussioni ( positive).
Fu definito un ...esperimento ! Ma va bene così ! Ho sempre sostenuto e lo farò fino alla noia che siamo qui per crescere insieme.
Complimenti ancora e splendida chiusura di un round molto bello, " tosto", ed interessante.