Beccati questo!

“2 maggio 2010”
l primo carabiniere che entrò nella stanza scivolò sul sangue e cadde su un ginocchio, l'altro inciampando nella gamba tesa del primo, che tentava inutilmente di rimanere in equilibrio, tese la mano libera dalla mitraglietta in un gesto di protezione. La contrazione delle dita della mano che tenevano l'arma produsse il noto rumore dei colpi che sventagliando all'impazzata, l'arma eruttava. Non essendoci nessuna logica nel susseguire dei rumori provenienti dall'appartamento, con le grida e le imprecazioni seguite immediatamente a spari inconsulti e irrefrenabili, quindi ulteriori imprecazioni e urla, la squadra di rinforzo intervenne urlando e fracassando quel poco di mobilia che aveva resistito al primo assalto.
La confusione era impressionante, il sibilo dei lacrimogeni, il fumo, l'acre odore della cordite, il rumore degli spari, gli schianti dei mobili ridotti in frantumi, le urla, gli ordini urlati, le imprecazioni i lamenti, tutto era caos e disordine. Eppure tutto aveva una logica, e nella sua posizione, con il corpo del secondo collega riverso su di lui, come a proteggerlo dal caos, il primo carabiniere pensava.
Pensava alla sua vita, a come aveva dovuto tentare la carriera nell'arma per uscire dalla fanga del suo paese. Un piccolo e moderno paese, se si poteva chiamare paese, quell'agglomerato di condomini, disposti attorno a ordinati giardini costruiti per il bello dei nuovi abitanti della cintura urbana della grande città del nord. Immigrato di seconda generazione, lui non aveva neanche lontanamente ricordo dei motivi, la fame, e la miseria che avevano spinto suo padre e sua madre a venire al nord, sembrava che dovesse durare all'infinito il bengodi nordico. Invece non era stato così, e lui era ritornato alle scelte degli anni '50, aveva scelto l'arma.
A questo pensava, al riparo dal caos che era esploso su di lui, perché era stupidamente scivolato su una pozzanghera di sangue.
Lentamente la situazione si stava calmando, il fumo e i rumori lentamente calavano come un sipario su quello sgangherato scenario stravolto. Ancora gemiti e lamenti ma sommessi, come di scusa.
“Merda!” questa fu l'unica e logica parola degna d'ascolto. Sicuramente era Silvano, un ragazzone grande e grosso del Friuli, tutti lo consideravano uno zotico, stupido e ritardato, ma Mario aveva più volte pensato che sotto quello sguardo fesso, un realismo contadino alimentava un corpo da trattore russo.
Si districò malamente del corpo del collega, lo ascoltò e poi decise che non era morto solo svenuto, probabilmente dallo spavento oppure fingeva tentando di scaricare sul svenimento il casino che aveva combinato.
“Merda! Mario, per fortuna che ti sei tuffato altrimenti questo coglione ti avrebbe ucciso!” era Silvano, che con l'arguzia contadina dava lettura della situazione, creando un'interpretazione utile a lui per uscire dal guaio.
“Eh, si, l'ho visto con la coda dell'occhio che 'stà recluta del cazzo, ci stava falciando tutti e mi son buttato!” bene, la soluzione (bastarda) stava prendendo consistenza, con un calcio tentò di rianimare la recluta in questione “Ahi!”
“Ahi, un cazzo! Alzati stronzo! Potevi ucciderci tutti!”
La squadra, in assetto antisommossa, stipata malamente dentro il miniappartamento convenne che il coglione andava punito.
Era sempre così, potevano salvarti la vita in ogni momento, ma il machismo tra colleghi, era tutt'altro che un collante, anzi, non esisteva collante, i superiori ti volevano robot esecutore altro che colleghi su e colleghi giù, in culo tutti e l'arma soprattutto. Il fesso che si lasciava prendere dall'ingranaggio, era fesso e basta.
Ma c'era un ma, era lo sguardo di Silvano.
Silvano, che lo guardava, i suoi occhi lo stavano studiando, Silvano che nel marasma, aveva scelto di salvare lui e non la recluta, anche se la recluta era innocente.
“Ahia!” si lamentò la recluta dal pavimento.
“Stà giù! Ora arrivano i medici, per me puoi esser morto, per quello che mi frega”
Sapeva esser carogna fino in fondo, se ne compiacque.......

Caro diario, ora chiudo, la mamma è già passata due volte a dirmi di dormire, ma dovevo finir di raccontarti la storia di ieri, non potevo tener per me tutto quello che mi era successo. Penso che prima o poi dovrò trovar casa da solo, così potrò stare sveglio a scrivere tutto quello che mi succede, che poi altrimenti me lo scordo, ciao buona notte, Mario.

Chiuse la finestra dell'Openoffice, che stava usando ed osservò l'immagine del desktop, una veduta di monti made in Bill Gates, era assurdo pensare che una scrivania potesse avere un'immagine di quel tipo. Una volta le scrivanie erano scrivanie, di legno con il vetro sopra, con le cose delle scrivanie disposte secondo ordine molto personale, ora era diverso. La sua scrivania, tenuta sulle ginocchia, lo riscaldava, ma non era il piacevole calore della segretaria di turno, che in attesa di carriera, si concedeva al capo area sedendo sulle sue ginocchia, bei tempi quelli. Carne morbida su carne morbida, che s'inturgidiva bastava pensarci un attimo. Ma quell'attimo se ne era andato, tanto tempo fa e la causa era Bill, Bill Gates, bastardo sbruffone di una checca!
Con questo turbinio di pensieri, usci dal suo ufficio dirigendosi verso l'ufficio del socio americano, aprì la porta e sparò a Bill Gates. Una pozza di sangue si allargava ai suoi piedi. Si sparò.

ahahahahah, storia perfetta con risvolti sociali, povero Bill, ma lui che c...centra se la segretaria non gliela dà più e forse la ciccia tenera rimane tenera con l'età?

Certo questo racconto è stato rapido, rapidissimo...lo vedi che il pc serve bene, soprattutto se non c'è la segretaria?

A qualcuno bisogna pur dare la colpa delle proprie "mancanze"...e in cerca di un colpevole, perchè no Bill?!

scrivi gli incipit prima del round??? Se ti becca l'adm!

L'admin non temo....corro più veloce di lei.....mi prende mica...hanf hanf!!!
.....no, vero è che volevo prender un po' in giro la storia di uno che scivola e batte un ginocchio, mi chiedevo che ne era dell'altro, di ginocchio :-). ciao Anna!

Prove generali di fantasia o prequalifiche?
Caspita! c'hai la penna facile tu, basta un inciampameneto e parte la raffica...

Si gioca, a 53 anni con due giorni duretti alle spalle volevo giocare e no pensare, pensare ad altro....

Fabio Marchiò ha scritto:

Si gioca, a 53 anni con due giorni duretti alle spalle volevo giocare e no pensare, pensare ad altro....

53, solo? sei giovane! Io sono del '56, siccchè... 54
eeeehh ... mi ricordo quando ne avevo io soltanto 53....

l primo
I primo?????
(ti sfango, sòla)

Daniela Micheli ha scritto:

l primo
I primo?????
(ti sfango, sòla)

...mahh ma che voul dire ???

Fabio, sorrido. E ora ti spiego il perché, con la preghiera di leggere e memorizzare ciò che sto per scriverti. Quando entrai per la prima volta su un sito/forum di scrittura, l'urgenza era di scrivere. Gettare sulla carta tutto, in fretta. Era una necessità, quasi. L'idea c'era, c'erano le storie (sempre e solo mascheramenti di ciò che avrei voluto fare nel reale, li ammazzavo quasi tutti) e piacevano. Oddio, a meno che non mentissero tutti, picevano. La forma? Ma chi se ne frega della forma... quella era un palliativo. Poi ho imparato. All'inizio rileggevo una volta. Poi due volte e ora rileggo anche dieci volte (no, non sempre, l'ultima cosa che ho scritto non ho riletto a sufficienza). E in base a ciò che volevo comunicare, al tono che doveva passare al lettore, studiavo le virgole al posto giusto e le giuste pause necessarie. Se tu questo lo rilegessi, visto che la storia è deliziosa, di quei generi che piacciono a me, capiresti che ci sono periodi che ti impicchi a leggerli senza tirare il fiato. Altri dove una virgola messa al posto giusto dà un altro respiro al brano. Fabio, te lo dico perchè so che non ti offendi, non amo fare la maestrina dalla penna rossa ma poichè io riconosco in te la stessa identica passione che mi animava, ti scrivo queste cose col cuore. Ok?
La storia è di quei coup de theatre che adoro...
Baci

Giampiero Pieri ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

l primo
I primo?????
(ti sfango, sòla)

...mahh ma che voul dire ???

che lo rovino... ma assolutamente in modo affettuoso e lui lo sa bene

S'è incazzata ora le prendo....e che palle come a scuola e basta!

Fabio Marchiò ha scritto:

S'è incazzata ora le prendo....e che palle come a scuola e basta!

Leggimi. Quando mi incazzo non mi curo di loro, guardo e passo...

Sarò tonta, ma perchè parlate di incipit?

Amai la maestra, e lei lo seppe subito, ma tutto fù inutile. Tentò pure una perforazione cranica, primitiva, con l'ossidiana, ma l'ossidiana si incrinò, quindi desistette. Io non ho la minima idea di come distribuire quelle cose che tengo in saccoccia e tu chiami virgole e punti e due punti (abbondiamo...) dovrò incominciare a rileggere....è che non mi piace perchè so come va a finire, du' palle conoscere il finale........ma forse hai ragione, non si "violentano" le parole, le storie vanno rispettate, perchè son lette e il lettore merita rispetto....
...SCUSATEMI......
ho come la sensazione di aver lanciato un Boomerang che mi è tornato sui denti....meglio giocare a freesbee.....ciao grazie Daniela, il sorrio sia con voi, andate (a nanna) in pace...

Fabio, ti sei offeso?

Daniela Micheli ha scritto:

Sarò tonta, ma perchè parlate di incipit?

e che ne sò, pensavo lo sapessero gli altri, che son "anziani".....okkei, parliamo di "incominci" allora?


" E dissacrar m'é dolce in questo post...."

sì, ma tu non torni a giocare a fresbee....

per nulla non mi permetto di offendirmicisi.....insomma hai capito?

sto buona, promesso...

Daniela Micheli ha scritto:

Sarò tonta, ma perchè parlate di incipit?

perchè è uno dei 5 incipit del nuovo round Danyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy

Annamaria Giannini ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Sarò tonta, ma perchè parlate di incipit?

perchè è uno dei 5 incipit del nuovo round Danyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy

1 - Il primo carabiniere che entrò nella stanza scivolò sul sangue e cadde su un ginocchio.
Almost Blue di Carlo Lucarelli

OH merda!
Ma non son tracce pubbliche.....si usan e riusan....o vietatissimo è? In macchina ho trovato una testa di cavallo mozzata, sarà un segno??