Alla fine
non è il tempo ammucchiato
sulle mie spalle raggrinzite
a lasciarsi passare
e nemmeno le palpebre
sempre ogni giorno più corte
come il fiato che rimane in bilico
instabile sulle labbra
che non decide se divenire sospiro
oppure scarto di tosse
quello che pesa
è la pausa tra note d'asfalto
a lasciarci strada
quella ancora da compiere
restiamo abbracciati
conosciamo l'addio
vogliamo la notte
quella notte inchiodata al buio
persa nel greto di un vivere stagnante
dove gracidano le opinioni dei più
pronti a confondersi
nell'inutile
è inquietante carpire un tuo sospiro
farlo di nascosto per portarlo via
alla fine rimane un poi