Che sapore dare alla malinconia,
cosa affidare al vento.
Parole nuove, timide
come le rose in boccio
velluto di alterne sensazioni.
Sullo specchio del tempo
ripasso il verbo delle labbra,
quel sussurro di dolcezze chiare
all’indirizzo nascosto.
Apri le finestre al mio sorriso,
su di noi saprà fiorire
il nuovo tempo.