DISTANZE INFINITE
Ascolta
Le leggi dei prati hanno verde il sangue
Tu eri in giro per la primavera
Ed io vedevo lo studente ansimare
Perché voleva essere il centro del mondo
A vent’anni …
Ma anche la calma paura batteva
All’uscio
Dopo aver abbandonato l’angolo
O era ombrosità di carne e nervi?
Ascolta
Io ricordo ma l’attimo stinge i suoi colori
Come questi pensieri che a rete
Desiderano catturare l’imprendibile:
Ne farò la conta appena torna l’inverno.
È vero siamo sempre in viaggio
Con la canoa rabberciata
E gli zaini cenciosi colmi
Almeno a guardarmi indietro
Così mi sembra dalla quercia inaridita
O dal giardino rivestito a festa
O dalle foglie fluttuanti ad est …
Certo hai dalla tua parte gli archi
E le fontane e le case ospitali
Non ne sai fare un vanto tu:
Per questo risplendi e fai innamorare
Tu …
So che sfiorandoti è la brezza
Ad indicarti i nomi delle strade
E so anche che nelle piazze
Accenni ad un passo di danza gitana
Ma ascolta
Negli orli ruvidi dei muretti
E nelle croste delle pareti di cemento
Nei platani sbucciati ai fianchi dei viali
Ed anche in quei vicoli di silenzio
Ho svolto il mio filo d’Arianna:
Ai tuoi occhi l’orma dispare in luce
Ma c’è senz’altro un pulviscolo aleggiante
Guarda ed ascolta
Quasi tutte le mie parole hanno cangiato forma:
Da suoni e respiro sono diventate
Luna e stelle e cieli sconosciuti
Cioè distanze infinite …