Stanchi di confondere
il pane con le pietre
partono come figli
di una cagna
assegnata a più padroni
Si salutano con un pianto
e due lamenti sotterrati
Con le mani schiacciano
occhi secchi d’ingiustizie
per fare uscire ai lati
miserie allevate
Passa il tempo
e si disperdono per vicoli
di città refrattarie
a nostalgie
Diventano mattoni
di un mosaico calpestato
che non si può esibire
per nessun ritorno
Poi
qualcuno trova
un calore finto
qualcuno muore
qualcuno dimentica
forse si farà sentire
per Natale
Un giorno forse torneranno
per cercare un’infanzia
in qualche spenta memoria
su un muro abbattuto
o ripulito
Spero dimentichino
di aver vissuto a metà strada
tra il rimanere e il tornare
e per i figli mai un posto
che li chiami in nostalgie
di strazio
per farli tornare
....indietro
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Da:...E!..!! Le Rose Piangono Al Tramonto
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