La lingua che ci parlera' sara' arcobaleno
ci parlera' ,un giorno, una nuova lingua
una lingua arcobaleno
fatta di sfumature dai mille sapori
dalle mille strade diverse
fatta di mille occhi
e da altrettante mani
che se le stringi tutte
non arrivi nemmno a meta' della vita
che quelle restante impallidisce affannata
ci saranno alcuni che
cercheranno d'ingrigire quei fonemi
magari vomitando ubriacature
sulle tradizioni
le case racchiuse dentro una piazza
[troppo piccola per correre al futuro]
il mercato a raccogliersi la Domenica
dopo la messa
[quando mai loro conoscono la parola di Dio ]
grideranno "al lupo"
mentre le messi saranno placido desco
per amabili pecore
[inutile essere paladini del nulla]
sara' quella la lingua a parlarci
e sara' ,nell'ovvieta' della logica,
la vera parola a discostarci
dal mostro che ci abita
gli occhi non guardano la' dove vorrebbe lo spirito
non arrivano a tanto
limitano il loro volo alla fatica di ali e vento
di ali
e vento