SCIVOLANDO VIA - ANNAMARIA GIANNINI

Piango, mentre scrivo questo haiku.
Il treno è mio padre, la campagna brulla la sua mente, l'inverno è la morte.
O peggio, la perdita completa della memoria, di se stessi, il vuoto nel quale ci si ritrova a brancolare, orfani di vita, senza passato o, forse, senza presente, perchè a volte, per un attimo, ieri riaffiora nella sua mente.
Allora lui ci si aggrappa con rabbia e si finge ancora là, pretende di essere ancora là e ti guarda per trovare la risposta, perchè tu gli dica si, siamo ancora a ieri e niente di tutto questo è vero.
Ha 70 anni mio padre e gli ultimi due anni sono stati un incubo, per lui, per noi.
Un anno fa ero in ospedale, al suo capezzale, pregando che vivesse. Oggi mi chiedo quanta saggezza c'era in quella preghiera.
E' scivolato via,e poco mi consola poterlo abbracciare, le poche volte che me lo permette.

Scusate, dovevo mettere questa col mio vero nome.
Ma l'ho scritto di getto e ora non più voglia di cancellarlo e incollarlo.
Tanto il nome poco importa.
Scusatemi ancora.

va benissimo così, certe parole lasciamole velate senza autore , forse fanno meno male anche a te.