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 Elettra (da "Le storie di Antonia")

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anna mininno
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anna mininno


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MessaggioTitolo: Elettra (da "Le storie di Antonia")   Elettra (da "Le storie di Antonia") Icon_minitime4/10/2010, 15:30

Una busta bianca non ancora ingiallita, pur se velata dall’odore acre del tempo, e con il nome del destinatario scritto in grafia sottile ed elegante è lì, nel suo cassetto.
Antonia la guarda con stupita curiosità, ammettendo di non conoscerne la provenienza e, anzi, sicura di non averla mai vista prima.
Solleva il lembo triangolare, sotto il quale intravede la striscia di colla non utilizzata, e, dopo aver estratto il foglio in essa contenuto, si sofferma sul nome della persona cui quella lettera è indirizzata, prendendo atto che avrebbe potuto perdersi nel tempo e nella mitologia.
Invece sa che è un nome vivo e importante nei trattati di psicoanalisi dacché Jung, chiosando Freud, ha portato al femminile quel certo complesso di Edipo.
Antonia si ferma e, decidendo di non indugiare oltre, legge le righe vergate con lucidità e impotenza.

Elettra,
voglio dare forma ai miei pensieri, scrivendoti.
Ti scrivo come facevamo quando eri lontana, per un progetto di vita chissà se fuori da logiche o da ambizioni.
Allora lo facevamo perché così era facile raccontarsi senza rischiare le incomprensioni del vis à vis, come poi abbiamo saputo abbondantemente dimostrare.
E’ doloroso, infatti, scoprire quanto ci si può far male!
Improvvisamente però la comunicazione s’interrompeva.
E puntualmente eri tu a smettere poiché, l’ho capito solo in seguito, ero interlocutrice sbagliata e monopolizzante.
La tua infanzia, scandita da sciocco e inutile rigore, mi aveva reso iperprotettiva.
Occupavo troppo spazio nella tua vita e non mi rendevo conto che, mentre tu edificavi la tua torre d’isolamento, io stupidamente m’inorgoglivo nel significare tanto per te.
Percepisco ora quanto estremi siano i disastri e quanto difficile sia per te vivere da adulta.
Affermi, a ragione, che ti è mancata l’adolescenza, vissuta non secondo l’incoscienza dell’età ma, piuttosto, presa dagli obblighi scolastici e dall’impegno di rendermi felice, quasi fosse l’unico vero senso in un sistema familiare in costante discesa verso il collasso.
Una scelta forse affrettata, ma di sicuro fatta in un momento di bisogno d’amore e in autentica buona fede, si è manifestata fallimentare.
Riserve mentali, indisponibilità al dialogo e molto altro l’hanno fatta da padrone e non hanno lasciato intravedere una soluzione praticabile.
Comunque, c’era la speranza!
Nell’ipotesi di maturità e civiltà e se soluzione ci fosse stata, la vita di ciascuno avrebbe certo subìto mutamenti ma, probabilmente, ci sarebbero state le condizioni per una crescita personale più responsabile.
C’era però la speranza, sempre, a far credere che tutto potesse rientrare in un regolare e accettabile rapporto tra coniugi e tra genitori e figli.
Non è accaduto.
Valori e sentimenti sono stati mortificati e il risultato è quello che viviamo.
E non avrei dovuto sorprendermi quando, in un impeto di ribellione, decidesti di allontanarmi da te.
Lo facesti con violenza ed io ne fui colpita e offesa.
Ancora una volta l’incontrollato orgoglio mi aveva spinto a farti un complimento.
E tu reagisti male, molto male!
Soltanto ora capisco che abusavo della tua fragile autostima.
Io che avevo voluto proteggerti dalle avversità e che invece ti avevo privato delle giuste armi di difesa.
Io che ero e sono la tua insicurezza.
Io che adesso so di aver ucciso il tuo Agamennone e che non potrò mai perdonarmelo.
Clitennestra

Antonia s’interroga sulla presenza di quella lettera tra i cimeli del suo passato e sul significato che essa assume nella sua personale esistenza.
Un monito?
Troppo tardi, a giochi già fatti.
Antonia non ricorda, ma il contenuto di quella lettera sembra spiegare il suo antico e ruvido interesse per l’analisi dell’animo umano. Un interesse che lei ha male coltivato e ancor peggio gestito e che adesso si racconta.








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Annamaria Giannini
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Annamaria Giannini


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MessaggioTitolo: Re: Elettra (da "Le storie di Antonia")   Elettra (da "Le storie di Antonia") Icon_minitime6/10/2010, 01:36

study
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